[010] che brutto il demogorgone

155 4 39
                                    

capitolo dieciche brutto il demogorgone

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

capitolo dieci
che brutto il demogorgone


                           IL TRIO AVEVA DECISO DI ANDARE, QUELLO stesso pomeriggio, alla ricerca del mostro — forse chiamarlo così era anche un complimento — per sapere dove si nascondesse e, magari, per ucciderlo anche

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.




IL TRIO AVEVA DECISO DI ANDARE, QUELLO stesso pomeriggio, alla ricerca del mostro — forse chiamarlo così era anche un complimento — per sapere dove si nascondesse e, magari, per ucciderlo anche. Avrebbero iniziato la loro ricerca nei pressi dell'abitazione di Steve, che era il loro unico punto di riferimento.

Nathalie, per l'occasione, aveva riempito lo zaino di accendini, bende, coltellini e attrezzi da giardinaggio. Onestamente non sapeva perché li avesse portati con sé, ma erano pesanti, quindi magari avrebbe potuto lanciarli contro quella cosa.

In quel momento si trovava fuori il garage di casa Wheeler ad allenarsi con la mazza da baseball di Nancy. Stava aspettando che la sua amica si preparasse in quanto avrebbero raggiunto Jonathan nel bosco e sarebbero andati tutti in missione — mentre Dustin, Undici, Lucas e Mike sarebbero andati alla ricerca della Porta che collegava il loro mondo al Sottosopra.

Nathalie doveva ammettere che tutto quello la spaventava molto — insomma, se fossero morti? — ma aveva deciso di mettere la paura da parte. Aveva bisogno di conoscere la verità, e se c'era anche la minima possibilità di salvare Will e Barb, lei l'avrebbe sfruttata.

Con tutta la forza che aveva, continuò ad allenarsi con la mazza da baseball, e, voltandosi, quasi ruppe il faccino di Steve Harrington.

«Ehi! Woah woah woah!» esclamò quest'ultimo, indietreggiando e alzando le mani per difendersi.

Nathalie fece un sospirò profondo per riprendersi. «Che fai qui, Harrington?» chiese confusa. Ricordava benissimo la loro ultima discussione, ma onestamente aveva altre cose a cui pensare. Steve Harrington non era importante.

«Tu che fai qui?!» ribaltò la domanda, osservando la mazza che stringeva tra le mani.

«Che razza di domanda è? Nancy è la mia migliore amica, microcefalo» gli ricordò.

𝐒𝐓𝐀𝐍𝐃 𝐁𝐘 𝐌𝐄, steve harringtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora