Capitolo 15

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CHERYL'S POV.
Harry mi ha invitato in discoteca con lui, anche se odia le discoteche e i luoghi affollati; alcune volte non riesco proprio a capirlo perché deve essere così complicato quel ragazzo? Prima rivela una cosa, ma poi si smentisce dicendo il contrario.
La mia domanda è: lo capirò un giorno? Magari.
L'ultima volta che sono entrata in un edificio caotico dove la gente si struscia, va con il primo che capita e chi più ne ha più ne metta; mi sono sentita male: ho avuto un'attacco di cuore e questa volta non deve succedere, non può accadere io non voglio deludere Harry.
Trasferisco in secondo luogo cosa indosserò stasera, per pensare ad Harry. Io penso sempre ad Harry.
Quando mi bacia sembra un sogno, adoro il fatto che appena lascia un tenero bacio appoggiando le sue labbra contro le mie apre d'istinto gli occhi come per essere sicuro che non sta immaginando questi momenti preziosi, per poi guardarmi con le sue giade che suscitano dentro di me delle reazioni strane, esatto perché prima di Harry non ero mai riuscita a provare queste sensazioni.

"Cheryl sei sicura?" Sbuca Louis abbracciandomi da dietro, ogni volta che si dimostra dolce nei miei confronti penso che si sia fatto qualcosa. Solitamente passiamo il tempo a tirarci frecciatine, mentre la sera ci sdraiamo insieme sul divano a guardare partite di calcio e non so chi bestemmi di più.

"So che ci sei anche tu nel locale, starò bene." Confermo per rassicurare Louis, o forse anche me. L'ultima volta non è stato bello, preferisco non ricordare.

"Chiamami per qualunque motivo." Interpreto la sua risposta più che come una domanda, come un'imposizione. Louis sarà sarcastico in qualunque situazione, acido o menefreghista ma in realtà è la persona più affidabile e autorevole che conosca; non a caso è il mio migliore amico.

"Non ce n'è sarà bisogno." Il castano annuisce e contemporaneamente il citofono suona, è Harry sono più che sicura. Abbraccio Louis, e gli mordo la guancia. Sicuramente ci incroceremo nel locale. Conosco il mio amico, a lui Harry non piace, per ora non lo convince ma spero che cambi idea. Harry è fantastico, magari dico solo cazzate ed è solo la mia infatuazione nei suoi confronti a farmela pensare così.

"Ehi Cheryl." La schiena di Harry è poggiata contro il suo macchinone nero, il suo corpo è così in armonia anche in questo momento. Alzo la mano in segno di saluto, e non appena mi avvicino a lui; lo abbraccio.
Le sue braccia che mi stringono a lui, è una sensazione afrodisiaca perciò rimaniamo per qualche minuto stretti l'uno all'altro, non c'è bisogno di aggiungere altro è tutto perfetto; così come in questo momento.

"Come stai Harry?" Scivolo fuori dalla sua stretta, per poterlo guardare negli occhi.

"Non male." Ridacchia prendendo la mia mano fra la sua, è dolce mentre smuove le nostre braccia all'unisono come fanno i bambini.

"Non trovavo niente da indossare, Marie deve far partire ancora il lavaggio." Il mio Harry imbranato è adorabile. Non abbiamo parlato della nostra possibile relazione, i nostri cuori ancora sono lontani ma tutto questo indefinito mi emoziona e mi convince a continuare, riesco a pensare che Harry sia giusto con tutti i suoi modi burberi e teneri.

"Siamo nel ventunesimo secolo, hai ventiquattr'anni ed ancora non riesci a far partire una lavatrice?" Il suo sguardo torvo, ma divertito riesce a farmi ridere. Improvvisa di essere offeso, anche se in realtà è l'opposto.

"Ti vieto di prendermi per il culo."

"La finezza Harry, come sempre." Mi bacia dal niente, mi ha sorpreso. Le sue labbra rosse e carnose in contrasto con le mie, per creare una combinazione a incastro perfetta.
Seguo i suoi movimenti furbi, lasciando che la sua lingua si unisca con la mia. Odio baciarlo nel mezzo della strada, dove ognuno può vedere, mi piacerebbe essere più riservata ma Harry è Harry.

The scientist ||H.S.|| (INTERROTTA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora