HARRY'S POV.
Sogno o son desto, non ho mai portato una donna non di abili costumi in casa mia. È indescrivibile come possa cambiare l'atteggiamento di una persona in base alle situazioni, poiché se la ragazza stava bene non sarebbe entrata nel mio appartamento.
Adagio Cheryl sul divano, mentre mi precipito in camera a prendere una tuta dall'armadio: lo ammetto, le starà un po' grande ma forse è meglio così."Cheryl ti ho preso questa." Indico il pantalone che tengo in una mano, a domino la felpa che tengo nell'altra. Annuisce continuando a tenere gli occhi puntati al soffitto, come se provasse ad uscire sgretolando il muro per raggiungere il cielo. La libertà.
"Harry puoi aiutarmi?" Sono troppo sciocco per capire d'anticipo la sua mossa, incomincia a spogliarsi dei suoi indumenti, ed io cazzo... devo proprio stare calmo. Un passo in avanti ed arrivo vicino a Cheryl sedendomi ai bordi del divano.
Harry è tutto apposto, in realtà no ma l'autoconvinzione è la più grande cazzata mai inventata. Devo dire che è utile, dopotutto.
Alza le braccia, ed io porto via la camicia di Cheryl; vedo i brividi formarsi lungo la spina dorsale tranne dove le mie mani la sfiorano.
Ed è strano, sarò noioso ma è insolito per me."Puoi sganciarmi il reggiseno?" Deglutisco a fatica, voglio aver capito male. Appoggio i capelli scuri della giovane sulla sua spalla destra, mentre le mie dita si combinano con il ferretto; le spalline ricadono delicatamente lungo le braccia di Cheryl.
I miei occhi scarniscono la schiena della fanciulla, è come una calamita per quante distrazioni ho intorno a me, l'unica che arrivi a toccarmi nel fondo è Cheryl.
Non avrò mai una spiegazione specifica a ciò, forse è meglio così.
Delicatamente abbassa i pantaloni, sotto il rossore delle sue guance a causa dei miei occhi puntati su di lei.
Prende dal bracciolo del divano i pantaloni della tuta, e posso confermare che il suo lato B è mozzafiato perfino per un cieco. Harry, Harry ritrova la retta via.
È buffa con indosso i miei vestiti, non li ho mai prestati ad una ragazza prima di oggi; sono enormi, rendendola ancora più minuta ed è bello. È bello perché ora, con i miei capi a coprirle la candida pelle, mi sento parte di lei. Complice nella sua vita, ed è ingiusto quanto i colori dell'arcobaleno: non per forza possiedono solo sette sfumature.
L'aiuto a stendere sul divano, appoggiando la testa sulle mie gambe; chiude gli occhi mentre io, le ciglia lunghe baciano le guance candide e rosacee per l'imbarazzo.
Contemplo Cheryl come la luna invidia noi ed i nostri sogni, accorata solitaria in cielo. Il satellite infondo è analogamente simile a me freddo, irraggiungibile e abbandonato."Cheryl." Sfioro con le nocche la sua guancia, che sfuma in un rosso vivo. La sua pelle reagisce sotto il mio tocco, potrei abituarmi al mio effetto su di lei quando siamo a contatto. E poi, chi lo sa.. magari mi piacerà.
"Credi in qualcosa?" Sussulto prima di chiedermi credo in qualcosa?
È una domanda difficile, è improbabile pensare che una cosa sia la ragione per cui si rischia tutto, in cui si entra a capofitto imbarcandoci fino alla sazietà.
Stronzate, l'uomo inventa metafore per rafforzare la sua esistenza ed amare ciò che gli viene offerto. Se ci delude?
Pianamente trasfiguriamo in vento, sentiamo senza vedere.
Un resoconto? Io non credo in niente, la crudezza della superficialità rende priva di significato l'astrazione."No." Le iridi ombrate della giovane mi colgono alla sprovvista, sento avvamparmi.
Le mani sudano freddo, non ho mai capito la psicologia.
Cheryl mette le mani nei miei capelli, i miei riccioli. Nessuna prima di lei, ed è stato fottutamente piacevole: ammiro le ragazze che agiscono d'impulso, le sue dita fra i miei capelli assomigliano alla chiave per entrare nel Paradiso.
Per una frazione di secondo, sono stato felice. Felice anche io."È impossibile Harry." Frustato, come potrei trovare in un minuto cento qualità di Cheryl incornicerei anche i suoi difetti. Dio, non riesce a farmi mai i cazzi suoi e mi fa parecchio sui nervi.
"Non sai nulla di me, quindi è meglio se stai zitta." Vorrei chiedere scusa, ma non posso. Cheryl deve piantarla, mi ha stancato con il suo modo ficcanaso. Avete ragione, miei cari lettori, soprannominatemi pure bipolare, lo sono.
Cos'è la bipolarità? Tutti noi non siamo bipolari? Non provate sensazioni più vive quando state con certe persone, che invece con altre? Non avete atteggiamenti differenti? Bene, queste sono sfumature di ciò che crediamo sia una malattia la bipolarità: ne soffriamo tutti, che vi piaccia o no.
La mia è accentuata, ma quando guardo Cheryl è così: il mio cervello è spaccato in due, la parte razione e irrazionale.
La ragione mi prega di lasciarla in pace, di credere che nessuno mi sarà mai amico e non avrò regali dalla vita. L'intelligenza mi induce a pensare di Cheryl come una minaccia, una mia debolezza ed ha ragione: mandare a fanculo la Donna sarebbe la scelta ideale, trattarla male e con freddezza è la soluzione. L'irrazionalità mi impone di provarci, di buttarmi nel fiume della vita anche se incontrerò dighe, mulinelli, massi e correnti che mi impediranno la via. Alla fine riuscirò nel mio obbiettivo, arriverò al mare e sarò un uomo nuovo, libero. Non ho ancora valutato cosa farò, presto darò il mio verdetto finale."Fottiti." Assottiglia le labbra talmente tanto, che le sue parole sono come un sibilo. Sono stato troppo acido, chi se ne frega.
"Offendermi non ti renderà migliore, e non farà sentire in colpa me." Stiamo litigando? No, no, no stiamo parlando animatamente poiché i nostri punti di vista (o d'occhio) sono incoerenti gli uni con gli altri."Stronzo." Ridacchio esasperato, è pane quotidiano sentirmi tirare dietro un fanculo, testa di cazzo, stronzo, figlio di puttana.
Sono abituato agli insulti."Continua pure.." Controbatto ironico, ella sospira mentre prova ad alzarsi come posso stare calmo? Ha la testa appoggiata sulle mie gambe, eppure se debole ha più forza di un uragano.
"Sei un coglione." Musica per le mie orecchie, sorrido sfacciato mentre Cheryl impreca mentalmente cose che io non scoprirò mai.
"Smettila okay? Non ti ho portato qua per parlare male di me in mia presenza." Cucio le sue labbra, appoggiando la mia mano sopra di esse. Perché l'ho trascinata con me, a casa mia? Giusto, mi fa molta pena e il pretesto è la sua malattia e il suo ingranaggio lacerato, cioè il cuore.
"Harry ci sono modi e modi di dire le cose." Rido malvagiamente, Cheryl sospira stanca di tutto. Una cosa l'ho sentita in quel suono emesso dalle sue labbra, è stanca di me.
"Fatti i cazzi tuoi Cheryl." I suoi occhi parlano, raccontandomi quanto delusa sia dal mio comportamento ed in effetti ha ragione. Io sono così che le piaccia o no: scorbutico, irascibile, testardo e cattivo. Cattivo per odio, per vendetta: la mia vita ha sempre fatto schifo e forse lo farà per sempre, non conosco altri modi per comportarmi poiché ho vissuto ventiquattro anni della mia fottuta realtà sotto quest'ottica.
La giovane prende le scarpe, il giubbotto prima di fermarsi appoggiando le mani sul tavolino per aspirare aria."Harry perdonami se sono stata invadente, ora ho intuito che non è di tuo gusto avere un amica." Chiude rumorosamente il portone, rimango gelido e inerte come una statua scolpita nel marmo costretta a durare per l'eternità.
Le sue parole centrifugano la mia mente, Cheryl cercava solo di essere mia amica.
Amica, un vocabolo assente nel mio dizionario."Non sbattere la porta!" Urlo invano. Ho cacciato Cheryl, la mia unica amica; sono stato io e non mi importa perché se fosse una cosa da tenere conto l'avrei rincorsa. Mi sdraio sul divano alzando gli occhi al soffitto e guardo l'universo, il mondo, l'oblio.
ANGOLO AUTRICE:
Ringrazio tutte le ragazze che hanno commentato la mia storia: avete vinto un orsetto gommoso. Chiedo perdono, se ci ho messo molto prima di pubblicare il capitolo ma ho avuto molti impegni che riguardano la scuola.
Che ne pensate di questo Harry? Io mi rispecchio un po' in lui.
Vi immaginate Harry scienziato? Imparerei con più felicità la chimica/biologia.
Ho bisogno del vostro aiuto, c'è qualcuno/a che riesce a fare i trailer per le fanfiction?
Per ultimo, ma non meno importante ricordate di votare e commentare questa volta vincete un gelato 🍧Alla prossima, baci Ele.
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The scientist ||H.S.|| (INTERROTTA)
FanfictionStavo solo calcolando cifre e numeri, mettendo i tuoi problemi da parte. Problemi di scienza, scienza e progresso non parlano forte come il mio cuore.