"Louis è impegnato questo fine settimana. Starai a dormire da me." Scossi la testa in disapprovazione. Non mi piace quando Harry si impone, ma fa parte del suo carattere combattivo. "Non mi pare fosse una domanda!"
"Sei gentile, ma non possiedo nessun deficit!" Risposi sbuffando, dopo quattro giorni in ospedale mi avevano rimesso finalmente ed Harry era stato sempre con me. Ora però esagerava, stava prendendo il posto di mia madre.
"Se anche fosse so che mi vuoi!" Sorrise maliziosamente mentre in maniera pericolosa annullò la distanza fra i nostri corpi, sentii i suoi riccioli solleticarmi il collo mentre dei brividi salivano lungo la mia schiena. Cercai di allontanarlo, ma come resistere alla sua presa?
"Hai vinto Styles, ma decido io la prossima volta." Lo baciai, mi strinse ancora di più contro il suo corpo. Le sue labbra erano l'incastro perfetto delle mie, così mi lasciai guidare dal maestro. Baciava così fottutamente bene.
Quando mi allontanai da lui, andai per svuotare la borsa con i vestiti."Cher quella ti servirà, voglio mostrarti una cosa." Lasciò un bacio a stampo sulle sue labbra prima di andare in camera sua, probabilmente a preparare la sua valigia. Era così sorprendente a volte. Sapevo che Harry era un persona incasinata e difficile, ma mi piaceva anche se contemporaneamente ero sicura che qualcosa avrebbe rovinato il nostro piccolo angolo di perfezione. Una cosa che mi colpì molto fu che in casa non teneva fotografie, tranne i suoi innumerevoli attestati. Perché? D'altronde anche lui doveva avere una famiglia, solo che non ne parlava mai... nascondeva qualcosa? Aveva paura di cosa?
Ero conscia del fatto che per sapere qualcosa avrei dovuto aspettare lui, e prima o poi il momento sarebbe arrivato.
Quando Harry mi chiamò, tutti questi pensieri si volatizzarono. Il viaggio in macchina fu un po' lungo: due ore, ma era anche stato breve dato che avevo preferito dormire invece che chiacchierare con Harry. "Siamo arrivati Cheryl!""Harry ma è bellissima!" La casa era mozzafiato, un piccolo cottage sul lago e come sfondo una foresta. Sembrava proprio un film, una vera e propria favola dove i protagonisti eravamo io e Harry. Il ricciolo si avvicinò a me, e mi circondò le spalle con un suo braccio. Baciò la mia guancia in modo furtivo per tornare a guardare il panorama assieme a me.
"Sono felice che ti piaccia Cheryl. Propongo di poggiare le mercanzie, poi vorrei andare a fare una passeggiata sempre se ti va. Ti piacerebbe?" Annuii sorridendogli, per poi baciarlo lentamente ma con molta passione. Finalmente le cose andavano per il verso giusto.
Prese entrambi i nostri borsoni per portarli in camera, era semplicemente attraente con quei pantaloni neri attillati ed il maglione rosso che indossava.
Quando tornò giù mi prese per la mano senza dire una parola, ed uscimmo dalla casa. Il suo sguardo si fece più cupo, percepivo nell'aria che qualcosa non andava per il verso giusto ma lasciai sfuggire ogni mio piccolo pensiero.
Volevo stare con Harry. Il lago era bellissimo, ed i riflessi color indaco che l'acqua assume era mozzafiato. Harry mi invitò a sedermi al suo fianco su un pontile, le nostre gambe erano a ciondoloni sul lago."Cheryl vorrei parlarti di una cosa..." La sua voce diventò così profonda che quasi non sembrava più la sua, mi fece anche paura. Annuii, mentre guardavo le nostre sagome unite nel riflesso. "Sai questa casa era di mio padre, ogni estate venivamo qua. Io, mia madre, Joshua e papà. In quelle calde serate io e mio fratello con l'aiuto esperto di quest'ultimo ci mettevamo a pescare e quando nell'amo finiva qualche pesce soddisfatti lo portavamo alla mamma chiedendole se per favore poteva cucinarcelo. Questo è l'unico ricordo lieto che ho di mio padre, solo quando veniva qua cambiava il suo modo di essere mentre a casa mi obbligava a studiare giorno e notte, e annullava la mia persona screditandomi e urlandomi contro che non ero abbastanza. Ed aveva ragione. Ma le cose degenerarono presto, la sua ditta di farmaci fallì e incominciò a bere sempre più e a casa tornava pochissimo solo per chiedere soldi a quella buona donna di mia madre. Quando iniziò a metterle le mani addosso, mi feci coraggio e andai con l'aiuto di mio fratello a denunciarlo. Non l'ho più visto fino al giorno del suo funerale, dove non cacciai fuori neanche una fottuta lacrima."
"Harry..." Lo fissai. Come sempre riusciva ad avere il controllo di se stesso, era impassibile come se questo racconto fosse irrimediabilmente la normalità. Sapevo che compatirlo significava farlo incazzare perché lui è forte.
"Non torno qua da quando ero bambino." Provai a parlare, ma mi zittì posando un dito sulle mie labbra. "Cheryl io non riesco a dirti quella parola magica, è ancora troppo per me ma te lo giuro che la penso. Mi è molto difficile, sei la prima persona a cui racconto un frammento della mia vita e so che probabilmente domani mi pentirò di questa mia azione, so anche che domani potrei cambiare idea sulla nostra relazione, so che non sono quello giusto per te, so che potrei lasciarti da un momento all'altro ma so che ora voglio vivere questo giorno con te e infine so che voglio chiederti una cosa importante e so che voglio impegnarmi quindi: Cheryl vuoi essere la mia fidanzata?"
"Correrò questo rischio." Stringendo il suo maglione fra le mie mani lo spinsi verso di me, attirandolo sul mio corpo per poi baciare quelle labbra in maniera così intentsa. Harry mi avvinghiò a se, senza lasciare un minimo di spazio fra di noi e mi sentii rassicurata. Concluse il nostro bacio, mordendomi il labbro per poi andare a stuzzicare il mio collo facendomi venire dei brividi non indifferenti.
"Sei mia Cheryl Wood." Sussurro contro il mio orecchio in maniera seducente. "Ti voglio."
Lo presi per mano e corremmo verso casa, ero pronta a compiere il grande passo. Non appena entrati, preso dalla foga del momento mi sbatte contro la porta per baciare ogni singola parte che avevo scoperta con avidità. "Ti scoperei anche qua."
"Harry santo cielo." Sbuffai, mentre mi divincolavo dalla sua presa ma mi riafferrò all'istante e così decisi di lasciarmi andare. Ero completamente sua. Quando riuscii finalmente a levargli il maglione potei notare i suoi addominali, non erano molto evidenziati ma a me piaceva così.
Ci sdraiammo sul divano mentre lui cercò di levarmi la maglietta, ed intanto mi baciava con passione.
In quel momento sentimmo il chiavistello girare, così ci ricomponemmo subito ed un'altra coppia entrò in casa. Harry si rivestì, ed io feci altrettanto."Vi abbiamo interrotto?" Chiese una ragazza con tono infastidito. "Per questa volta lascerò correre, forse mamma non vi aveva avvertito che io e Robert saremmo giunti questa sera. Se risuccederà una cosa di questo genere verrete licenziati."
"Non siamo i suoi fottuti maggiordomi. Fuori da casa mia." La ragazza rise, ed il suo fidanzato fece altrettanto. Presi per mano Harry, ma tanto ero convinta che nemmeno sotto il mio tocco si sarebbe calmato.
"No guardi, LEI fuori da casa mia. Sono Darcy Charlotte Styles, e forse non sa con chi sta parlando." Harry la fissò incredulo, e quando i loro sguardi si incontrarono erano identici: stessa forma degli occhi, stesse tonalità di verde e stessa espressione dura.
Darcy Charlotte Styles era la sorella di Harry Styles.Angolo autrice:
Buonasera,
BOOM COLPO DI SCENA
So che probabilmente ho rifilato nel capitolo qualche errore di grammatica ma vi prego di essere clementi perché con la scuola non è affatto facile aggiornare la storia.
Vi prego di commentare o stellinare, per favore, perché almeno io capisco se la fan fiction è di vostro gradimento o no... ci terrei a un vostro parere!
Con affetto,
Eleonora xx
TWITTER: @SHEVLOCKHOLMES (se volete farmi qualche domanda questo è il @/nick)
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The scientist ||H.S.|| (INTERROTTA)
FanfictionStavo solo calcolando cifre e numeri, mettendo i tuoi problemi da parte. Problemi di scienza, scienza e progresso non parlano forte come il mio cuore.