Capitolo 28

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Caleb

<Caleb> la voce gelida di Tom mi distrae dai miei pensieri.

<Cosa vuoi?> chiedo in modo aspro mentre continuo a controllare il mio portatile.

<Da quando agisci senza confrontarti prima con me?> sbotta incazzato mentre chiude in modo brusco il mio portatile.

<Praticamente da sempre, infondo le tue aspettative sono sempre state queste> mi alzo dalla sedia mentre afferro il mio portatile con l'intenzione di uscire prima possibile da questo ufficio, non ho intenzione di restare un altro secondo nella sua presenza.

<Entrare in affari con il clan Casaroli è uno sbaglio che non avresti dovuto commettere>

<Non mi interessa quello che tu pensi, Lacroix pagherà per quello che ha fatto, portargli via i suoi alleati è solo l'inizio> esco dall'ufficio dirigendomi verso l'ingresso, non voglio stare in questa casa, soprattutto quando c'è lui. Me ne sarei andato già da tempo ma se sono rimasto l'ho fatto solo per Tessa, non la lascerei mai nelle mani di quella belva.

Sono dovuto stare via per trovare un modo infallibile per attirare dalla mia parte gli italiani, e l'ho trovato, o quasi. Ho scoperto delle cose che molto probabilmente a loro potrebbe interessare.

<Dove è Tessa?> chiedo ai miei uomini appena metto piede fuori casa.

<Si trova a casa di un amica signore>

<La ragazzina> sussurro involontariamente. Si tratta sempre di lei. Può andarmi bene il fatto che e amica di mia sorella ma quello che lei vuole fare con la mia mente non lo posso accettare, anche se non solo sicuro di quello che mi fa, dell'effetto che ha su di me.

Salgo in macchina mentre chiamo Aron al telefono. Questo ragazzo di appena 20 anni è un genio, l'informatica praticamente fa parte di lui ed è grazie alla sua bravura se la maggior parte delle volte scopro tutto quello che voglio capire, soprattutto file criptati che contengono importante prove contro i miei alleati. In questo mondo non ci si può fidare di nessuno e quando si fa affare con altri clan invece di due occhi ne devi avere quattro, mai farsi fregare altrimenti sei fottuto.

<Ho scoperto cosa nasconde Lacroix e non ti piacerà affatto> va dietro al punto appena risponde al telefono.

<Sono tutto orecchie>

<In passato quel bastardo ha tesso una trappola agli italiani, praticamente si è scavato la fossa da solo>

<Mandami via email il file Aron. Cosa mi dici di Tom?>

<Quel bastardo è pulito Caleb. I messaggi che si scambia sono con una donna, qualche puttana probabilmente>

<Non mi fido, tienilo d'occhio> spegno il telefono per poi buttarlo nel sedile accanto a me. Mio padre che si scambia messaggi con un donna? Non ci credo neanche se lo vedessi con i miei occhi.

<Che cazzo> sussurro sconvolto quando mi rendo conto dove la mente mi ha portato, o meglio dire la macchina. Spegno il motore restando però ancora in macchina senza trovare un vero motivo per scendere. Cosa ci faccio qui? Molto probabilmente la chiamata con Aron mi ha distratto facendomi svegliare strada.

<Fanculo> impreco ad alta voce mentre apro lo sportello per poi precipitarmi fuori. Cammino lungo il vialetto e senza esitare suono il campanello aspettando che qualcuno mi apra, infondo c'è Tessa qui no? Potrei usare questa come scusa dato che non so nemmeno io il vero motivo per cui sono qui.

La porta di casa si apre in modo brusco e quando davanti a me si materializza la sua figura la saluto in modo automatico mentre uno strano sorriso si impossessa delle mie labbra.

Il suo esile corpo si attacca al mio ed io rilascio il respiro che non mi sono neanche reso conto di aver trattenuto. Ho potuto notare sul suo viso una strana smorfia, mentre il suo sguardo mi sembrava triste, forse stanco. Questa ragazza non so per quale motivo è come un libro aperto per me e non so se sono diventato così bravo a capire le persone oppure lei stessa si fa leggere inconsapevolmente da me.

Il mio corpo davanti a lei reagisce da solo, come sempre d'altronde e per una volta mi lascio travolgere, la prendo in braccio cercando un ulteriore contato con lei. Nella mia vita non ho mai ricevuto affetto, oltre che da parte di Tessa ma lei con un semplice abbraccio riesce a scombussolare tutto il mio essere. Non ho mai creduto che tramite un abbraccio si possono trasmettere tutte queste emozioni e la cosa che più riesco a sentire e il fatto che lei forse ha sentito la mia mancanza anche se non sono del tutto convinto, insomma non sono bravo in queste cose.

<Anche tu mi sei mancata> sussurro forse senza volerlo come se le parole sono uscite dalla mia bocca per conto proprio.

Sento le sue braccia mollare la presa di me e quando abbasso la testa vedo che ha gli occhi chiusi.

<Cosa le è successo?> chiede in modo preoccupato Tessa appena arriva sulla soglia di casa.

<Che ne so io, da quando non dorme?> chiedo quasi incazzato mentre entro dentro dirigendomi nel salone per poi appoggiarla sul divano.

<Sua madre è stata operata e ha passato praticamente ogni giorno in quel ospedale. Solo ieri sono riuscita a convincerla di tornare a casa ma anche così non ha voluto riposare si è limitata a farsi la doccia e poi siamo uscite nuovamente poi, ecco il resto lo sai, infondo l'hai incontrata ieri> sposto lo sguardo da mia sorella posandolo su di lei è una strana morsa si impossessa del mio cuore di ghiaccio.

Come fa questo scricciolo ad essere così forte?

Sacrificio D'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora