Dolore

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Maura si alzò per vedere chi fosse, ma non fece un passo che Casey spalancò con rabbia la porta barcollando. "Eccoti qui! Jane...sapevo che ti avrei trovato qui...te la fai con questa puttana bionda adesso? Non ti piace più il cazzo?" Sbiascicò verso la mora che lo guardava sconvolta. "Casey...sei ubriaco, esci di qui subito e non parlare a Maura in quel modo!" Jane si alzò dalla sedia e balzò nella direzione dell'uomo. "Oh...adesso è Maura, cos'è vi siete già baciate? Lo sapevo che eri solo una lesbica schifosa e ho fatto bene a..." uno schiaffo sonoro lo fece cadere con un tonfo sul sedere. "Ma come ti permetti di entrare qui ed insultarmi? Sono il tuo capo Signor Jones e non tollero scene come questa sul luogo di lavoro! Sei ubriaco, vero? Potresti essere un pericolo per te e gli altri, sei impazzito?" Urlò Maura fuori di sé. Jane era rimasta di sasso, Casey poteva farla licenziare con il suo cazzo di atteggiamento. "Scusa Maura...mi scuso per lui...se non ti dispiace...io lo accompagno a casa...ti prego non licenziarlo...non se lo merita! Non lo perdono per quello che ha fatto...ma questo coglione mi è stato vicino in momenti terribili, non posso abbandonarlo così...ti prego, lascia che lo porti a casa, per favore!" Jane aiutò Casey a sollevarsi da terra, l'uomo si aggrappò a lei piangendo come un bambino."Oh...Janie...mi dispiace, mi dispiace tanto...ti amo, ho fatto un casino...ma ti prego...ti prego non lasciarmi...non posso farcela senza di te...erano anni che non bevevo...è bastato non averti un giorno nella mia vita che...ti prego Jane!" L'uomo si sporse e cercò di baciarla ma Jane si sottrasse. "Non ti lascio solo Casey...sai che ti voglio bene ma non ti amo più e non torneremo insieme...ora andiamo a casa, ti fai una doccia, dormi e domani torni a lavoro e non ti metti più nei casini, ok?" L'uomo annuì con gli occhi assonnati. "Starai con me Janie...per favore!" La bruna annuì tenendolo saldo tra le braccia. "Solo per oggi...andiamo!". Jane si voltò verso Maura per scusarsi. "Ti prego...lascia che lo porti a casa...e se domani farà ancora il coglione potrai fare come vuoi...solo...non oggi, ok?" La bionda annuì, Jane era davvero meravigliosa, anche se il suo ex l'aveva tradita e ferita non si è tirata indietro nel momento del bisogno, questo la diceva lunga sui valori che guidavano la giovane donna, apparentemente fragile ma dotata di una forza di spirito davvero degna di nota. "Va bene Jane, prenditi il pomeriggio libero...stai attenta e se hai bisogno chiamami, ok? Avviso io Kit!" Jane le sorrise con occhi tristi, erano anni che non vedeva Casey ridursi così, ma non avrebbe permesso a questo di intenerirla, non lo amava, non più. Dopo aver sistemato Casey, Jane mandò un messaggio a Maura per dirle che stava bene, si fece una doccia e si mise a dormire anche lei. Portare Casey non era stato affatto semplice e lui per nulla collaborativo, le aveva fatto sudare sette camice anche solo per farlo salire in macchina. Qualche ora dopo Jane si svegliò sentendo un peso sopra il suo corpo. Era Casey che nudo si faceva strada su di lei. "Ma che cazzo fai Casey? Non puoi venirmi addosso così...non stiamo più insieme!" Urlò buttando le lenzuola da parte alzandos. "Dai Jane...sai che ti amo...ho voglia di fare l'amore...quella puttana dell'altra sera non la conosco nemmeno, l'ho incrociata andando in bagno...dio sei così bella!" Disse prendendola per la vita e buttandola sul letto di peso. "No...Casey...no, non voglio! lasciami andare!!" Gridò cercando di divincolarsi dalla sua presa ma lui era più forte, lo era sempre stato e quelle braccia che prima erano state un dolce rifugio per lei, ora la stavano imprigionando, incatenandola ad un destino non voluto. Casey la tenne giù con una mano bloccandole la spalla mentre con l'altra le divaricò con forza le gambe. "No! Per favore...no Casey...se mi hai mai amato, per favore, fermati!!" Gridò tra le lacrime ma l'uomo non si fermò. Le strappò le mutandine e con un colpo di anche le fu dentro, fu brutale, violento, si faceva strada dentro di lei con forza, grugnendo e ansimando di desiderio, insensibile alle sue grida, ai suoi morsi e graffi. Jane continuò a lottare, a piangere a gridare la sua miseria ma nessuno rispose, quando Casey si tolse la voglia si rivestì, lasciandola immobile, priva di anima, lacerata, inevitabilmente rotta. Non sapendo dove trovare la forza prese il telefono e cercò l'unica persona che poteva, Maura. Le mandò un messaggio, non riusciva a parlare, le disse dove trovare la chiave di riserva per entrare e aspettò come un condannato la sua sentenza di morte. Dopo qualche istante la porta si aprì. Maura cercò Jane, non sapeva nulla, la donna era stata molto vaga, dicendole solo di presentarsi a quell'indirizzo e di prendere la chiave sotto la pianta grassa vicino al tappetino all'ingresso. "Jane, Jane...stai bene? sono Maura!" La donna girò per il piccolo caotico appartamento e quando aprì l'ultima porta non poteva sapere cosa avrebbe trovato. Jane era semi nuda, piangeva in modo incontrollato e le lenzuola erano sporche di sangue all'altezza dell'inguine. "Oh mio dio Jane!!!" Maura si precipitò al suo capezzale "Jane!!" ma la bruna era sotto shock, piangeva singhiozzando. "Oh...Jane...che cosa ti hanno fatto? Jane!!" La donna scoppiò in lacrime, salì sul letto e cercò di avvicinarsi a Jane, ma era come se lei non la vedesse, si raggomitolò su se stessa gridando. "No...per favore Casey...mi fai male...non voglio!!" Maura venne attraversata da un ondata di rabbia e paura, Casey aveva fatto questo a Jane. Non sapeva come, ma avrebbe avuto la sua testa. Riprovò con più cautela, cercando di resistere all'impulso di abbracciarla. "Jane...tesoro, Jane...sono io, sono Maura! Sei al sicuro adesso...tesoro, cosa è successo?" Chiese con voce dolce cercando di controllare il suo livore. Jane sembrò risvegliarsi e la guardò terrorizzata. "Maura!!" si alzò sulle ginocchia e si buttò tra le sue braccia. "Oh...Maura...io...non volevo! Casey...Mauraaa...mi ha preso con la forza...ti giuro che non volevo!!" Pianse forte tra le sue braccia, era spaventata, incredula, ferita. "Oh...Jane...ti credo, lo so, mi dispiace tanto!!" Disse tra le lacrime. Rimasero abbracciate a lungo, piansero come se patissero lo stesso dolore. Maura era sconvolta, Casey l'avrebbe pagata, poi la bruna si calmò un attimo e si appisolò fra le braccia di Maura che la stringeva come se fosse il suo bene più prezioso. La notte le sorprese così, avvinghiate l' una all' altra. Casey era non si sa dove, Maura decise di svegliare Jane e portarla in ospedale, aveva bisogno di cure immediate e si sarebbe personalmente occupata di far arrestare Casey per stupro. "Jane...devi svegliarti!" Le sussurrò all'orecchio, Jane si mosse a malapena. "Jane!" La bionda la scosse lievemente per un braccio. "Mhmm...Maura?" Si alzò a sedere e si guardò verso l'inguine, era tutto vero. "È reale allora...è successo davvero?" Chiese portandosi le ginocchia al petto. "Jane...dobbiamo andare in ospedale!" Maura non osava guardarla, temeva che sarebbe crollata se avesse visto il dolore attraversare quei bellissimi occhi color cioccolato. "No...non mi piacciono gli ospedali! Mi farò una doccia e starò bene!" Cercò di alzarsi ma gemette per il dolore. "Sei ferita Jane!Casey ti ha violentato...lui...ti prego Jane!" chiese piangendo. "Io...non posso...non ce la faccio Maura...ho paura!" Singhiozzò tremando come una foglia. "Ci sono io con te, non sei sola...non sarai mai sola Jane, per favore...dobbiamo curarti e denunciarlo per stupro...non possiamo permettere che faccia questo a un altra donna!" Rispose appassionatamente. "Ma non mi crederanno, era il mio ragazzo...chi vuoi che mi creda?" Sbottò tra le lacrime. "Io ti credo Jane e in ospedale ti faranno il kit stupro, vedranno i lividi...non lo lascerò passare, fosse l'ultima cosa che faccio...Casey la pagherà per questo!" Jane vide la rabbia sul viso della donna, Maura sapeva indossare anche le emozioni più brutte con eleganza. "Perché...perché fai tutto questo per me? Sono solo una tua dipendente...so che vuoi migliorare...però..." Maura la guardò come se fosse pazza. "Non ci arrivi davvero Jane?" Sospirò  pesantemente e Jane la guardò senza dire nulla, sospettava che ci fosse un interesse per lei, ma non osava davvero crederci, dai andiamo, sul serio?. "Ok...sarò diretta, so che il momento non è dei migliori...anzi è uno dei peggiori di sempre ma mi piaci Jane...nel senso che vorrei avere una relazione sentimentale con te...vorrei poterti corteggiare, conoscere meglio e vedere dove porta tutto questo...ti sembra che abbia  senso per te?" Chiese con una nota di esasperazione. "Va bene, portami in ospedale ma prometti che sarai ad ogni passo con me e che questa cosa rimane tra noi!" Maura la guardò sorridendo, non le era sfuggito il suo non commento sulla sua rivelazione, ma le sembrò giusto dato quello che era appena successo, adesso la prossima mossa spettava a Jane. Dopo la visita in ospedale e fatti tutti gli accertamenti, Maura chiamò una sua vecchia conoscenza al BPD, Korsak  era passato da poco alla sezione crimini violenti, era un vecchio amico di suo padre Artur, voleva che si occupasse del caso di Jane, con la massima discrezione ovviamente. Dopo che l'uomo prese la deposizione di Jane e questa denunciasse Casey per stupro, le due donne tornarono a casa esauste. Jane era rimasta colpita dalle parole di Maura e ci aveva meditato su per tutto il tragitto, la tempistica faceva schifo ma sentiva che Maura meritava una possibilità e anche lei; con Alviana era stata molto felice e Maura si era dimostrata una splendida persona, dolce, affidabile, bellissima, poteva essere la persona giusta, dopotutto la donna le ha dato un tetto, un lavoro e la sua amicizia, Maura poteva essere davvero quella giusta? Una volta a casa prima di entrare nella guest House Jane disse qualcosa che fece battere il cuore di Maura. "Non ho nulla contro quello...sai? Insomma...se vuoi conoscermi...o corteggiarmi...si...beh, diciamo che non dire di no." Sottolineò col viso in fiamme dall'imbarazzo. "Beh, grazie per tutto Maura...buona notte!" La bionda la vide sparire oltre la porta, a quanto pare Jane le stava dando una possibilità, nonostante quello che le era appena successo, questa splendida donna aveva lasciato il suo cuore aperto all'amore, quanta forza d'animo portava con sé Jane, di certo Maura non avrebbe sprecato la sua occasione.

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