La mattina dopo, Maura si alzò al pianto della piccola. "Hey batuffolo, shss...lasciamo dormire la mamma, ok? Tra poco conoscerai meglio nonna Angela, ti piacerà!" Tubò alla piccola che si lamentava per la fame. La bambina aveva i lacrimoni, era decisamente affamata, per fortuna Jane aveva preparato un biberon con il suo latte, lo avevano fatto su insistenza di Maura nel caso la piccola fosse molto impaziente e Jane poco collaborativa. "Dai tesoro, adesso la mamma ti dà il biberon...shss..." le sussurrava cullandola per calmarla, dopo aver fatto le scale scesero in cucina. Maura mise il biberon nel microonde e poi lo diede alla piccola. "Ecco...così...brava!" Si mise con Isabely sul divano. Il sole stava sorgendo timido da oltre le tende. "Amore piccolo...sei così bella, sai? Ho avuto così paura...di perdere te e la tua mamma...sai Isa...ero così sola prima di incontrare la mamma...si ho tutto quello che si possa desiderare...o meglio, ciò che il denaro può comprare...ma questo..." disse con voce tremante. "Tu tesoro...tu e tua madre siete così..." non sapeva come continuare. "Voi siete così inestimabili...vi amo così tanto, sai?" ribadì ridendo tra le lacrime, guardando la piccola che mangiava con gusto. "Anche tu! Ci hai salvato Maura e noi saremo tue per sempre!" la bionda guardò alle sue spalle, Jane avvolta in una maxi felpa le sorrideva. "Jane...io...da quanto sei lì?" chiese asciugandosi gli occhi con la mano attenta a non disturbare il pasto di Isabely. La bruna le si avvicinò e s'inginocchiò davanti a lei. "Abbastanza...Maura...non sarai mai più sola! Sei sua madre quanto me...so che forse non è il momento ma...ti andrebbe di adottarla? Voglio proteggerla soprattutto da Casey...non si sa mai...hai visto com'è andata con Joey...dio che ingenua sono stata!". "Non dire così! Non potevi sapere che ti avrebbe rapito, hai fatto tutto quello che potevi per salvare la bambina...e si, mi piacerebbe essere l'altra mamma di questo batuffolo...ma guardala!" La osserva con occhi lucidi mentre la piccola si riaddormentava ormai sazia. "La vedo...attraverso te...ho occhi solo per te...non dimenticherò mai quello che tu e Paddy avete fatto per noi...a proposito l'hai sentito?" Maura annuì mentre Jane si allungava per darle un bacio. "Ora che siamo tornati...quando ricomincerai a lavorare? Io io non prima che Isa faccia almeno un anno...ma tu sarai indietro con i tuoi progetti, mamma sarà felice di badare a sua nipote quando saremo occupate!" disse abbassando gli occhi sentendosi un po' in colpa. "Tu e Isabely siete più molto più importanti...per un po' farò il part time...non voglio trascuravi e si, tua madre dovrebbe essere qui a breve!". "Sicura che non..". "Shss...sicura amore, ora rimettiamo a letto questa bestiolina...che cosa vorrai fare oggi?" Maura si alzò piano per non svegliare la bambina. "Letto, pizza e coccole!". "Ok...ci prenderemo un po' di tempo per sistemarci...vuoi farti una doccia mentre preparo la colazione?" Jane annuì mentre la sua ragazza portava in camera la piccola. Dopo una bella doccia rinvigorente, Jane si vestì con una tuta per poi fare colazione. "Hai fame amore?" Maura mise su un deca per Jane e dei pancake con frutta fresca. "Muoio! A che ora viene ma? Dio, era così fuori di testa in ospedale! Meno male che non è entrata in sala parto o mi avrebbe messo ancora più in ansia!". "Si è stata molto paziente, dai mangia, prima che nostra figlia si sveglie e ti reclami!" Maura le mise davanti un piatto con frutta fresca facendole storcere un po' il naso. "Frutta la mattina? C'è nulla di più depresso?" sbuffò con un sorriso mentre beveva il suo deca, la bionda alzò gli occhi al cielo. "Devi mangiare bene Jane...perché tutto quello che mangi passerà ad Isa con il latte!". "Va beneee!" Rispose mentre qualcuno suonava alla porta. "Vado io amore, sarà Angela per la piccola." Maura si precipitò ad aprire, ma rimase di sasso, non si aspettava chi era davanti alla sua porta. "Madre?". "Ciao cara...posso entrare?" Chiese Constance impeccabile come sempre. Non vedeva Maura da un po' e non sapeva molte delle novità che c'erano in ballo. "Io...ma si...non ti aspettavo!" La guardò titubante. "Hai ospiti cara?forse avrei dovuto chiamare.". "Amore, è la mamma?" chiese Jane alzandosi per raggiungerla alla porta, Maura la guardò imbarazzata. "Oh...salve...io sono Jane!" la bruna tese la mano con un sorriso non capendo l'imbarazzo di Maura. "Piacere mio...cara non mi presenti alla tua amica?"Constance guardò sua figlia nel pallone. "Lei...è Jane...è la mia ragazza Madre...per favore accomodati, ho molte cose da dirti!" la donna fece come detto. "Maura se ti serve privacy io vado da Isabely. " Si allontanò cogliendo la tensione della situazione. "No, va bene...resta tesoro...tua madre sarà qui a breve per occuparsi di lei..." Jane annuì e si diresse in cucina per finire di mangiare. "Facevamo colazione madre...vuoi del tè?" Maura si diresse verso la cucina mentre Jane continuava il suo pasto in silenzio. Proprio mentre stava per rispondere le grida della bambina attirarono l'attenzione di tutti. "Vado io, tu parla pure con tua madre...se la mamma arriva mandala in camera da letto, ok?" Maura annuì mentre Jane si allontanava. "Mi scuso...a quanto pare ho interrotto più di qualcosa...non ti vedo da tempo tesoro...come stai? Chi è quella donna? È davvero molto bella!". Maura mise su il tè. "Lei è una ragazza che lavora nel mio cantiere, ci siamo conosciuti mesi fa...stiamo insieme da dieci mesi...come sta Artur?" domandò cercando di spostare l'attenzione. "Lui?..oh...sempre in giro! Tu piuttosto, ti aspettavo a Parigi ma non sei più venuta...tutto bene cara?" Constance si mise a sedere sul divano mentre Maura le porgeva una tazza di tè fumante. "Si...sono stata molto indaffarata e sono cambiate molte cose da allora...e poi..." non finì perché Jane entrò nella stanza con la piccola in braccio. "Scusa Maur...puoi tenerla mentre uso il tiralatte? Non vuole stare nel lettino." La bionda si alzò in piedi e prese la piccola tra le braccia. "Hey nocciolina...stai già facendo impazzire la mamma, eh? Tra poco arriva nonna Angela e starai un po' con lei...si...shss...buona amore...la mamma è qui...". "Mamma?" domandò Constance non capendo. Maura la guardò come se si fosse accorta solo allora della sua presenza. "Te l'ho detto che sono cambiate molte cose in questi mesi...madre." sorride sistemando meglio la piccola tra le braccia in modo che potesse essere ben vista. "Ti presento nostra figlia, Isabely Grace Rizzoli Isles!". "Isles?" chiese scioccata la donna alzandosi dal divano e rovesciandosi un po' di tè addosso. "Si, Isles, è figlia di Jane e anche mia...non ufficialmente...non ancora...ma lo sarà presto...Isabely...saluta nonna Constance!" Maura prese la mano della piccola stretta a pugno e la baciò cullandola dolcemente. "Ti spiegherò tutto madre...ti dico solo che la situazione non è negoziabile...in nessun modo...se non accetterai quello che ti dirò, quella è la porta ma se esci non ti disturbare a tornare!" Constance guardò sua figlia negli occhi non l'aveva mai vista più bella e determinata ed un lampo di orgoglio le attraversò il viso con un sorriso. "Molto bene, aggiornami allora!" disse rimettendosi a sedere seguita da Maura che sorrideva alla piccolina tra le sue braccia.
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COSTRUISCI UN CUORE IN CUI ABITARE
FanficMaura capo ingegnere è piena di entusiasmo e progetti per il futuro, adora il suo lavoro, ha una famiglia che la sostiene...ma non riesce a mettere radici nel cuore di nessuno...cosa accadrà quando incontrerà Jane, nuovo operaio saldatore che lavora...