Mi appoggio a te...

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Maura le fece strada dentro il locale, ma prima si fermò un attimo per parlare con Albert. "Jane aspettami un attimo!" La esortò arretrando di qualche passo, Jane annuì guardandosi in giro curiosa. "Albert!" Lo chiamò Maura in tono secco. "Si...Miss Isles?" Chiese timidamente facendosi piccolo davanti alla donna. "Spero che non capiti mai più una cosa del genere...non siamo quel tipo di locale...non discriminiamo! Inoltre Jane era con me...ti avevo detto che era mia ospite di riguardo...se succede ancora sarai licenziato! Sono stata abbastanza chiara?" La voce dura della donna fece rabbrividire l'uomo, che abbassò gli occhi arretrando di qualche passo per ritornare alla sua postazione. "Si Miss...non accadrà più!". Jane vide Maura parlare animatamente con l'uomo, ma non capiva bene cosa si dicevano, sembrava arrabbiata, sperava solo che non lo fosse con lei. "Allora Boss...lo hai grigliato per bene, eh?" Rise dandole una piccola gomitata. "Solo un piccolo promemoria, allora...hai fame?" Maura le sorrise avanzando tra i tavoli per farle strada. Il suo tavolo era appartato in una zona tranquilla, Jane rimase a bocca aperta: luce soffusa, musica dolce in sottofondo e gente ben vestita, continuava a pensare di essere fuori luogo lì, ma non voleva essere sgarbata con Maura che si era dimostrata così gentile con lei. "Siediti Jane, ordina quello che vuoi...sei mia ospite!" Si mise comoda sulla sedia di velluto rosso, la bruna annuì sfogliando il ricco menù. "Wow...quante cose buone! Se non avessi mangiato quell'hamburger proverei i cannelloni al sugo...ma credo andrò diretto al dolce...il tiramisù, son secoli che non ne mangio uno!" Jane rise come una bambina a Natale facendo sorridere anche Maura. Cenarono allegramente, poi dopo una breve passeggiata nel giardino del locale tornarono verso casa. "La guest house è sempre pronta ma se ti serve qualcosa Jane puoi chiedere...sarò nella casa principale...ad una porta di distanza!" Jane annuì pensierosa, era ancora convinta che fosse una stronzata questa cose della coinquilina ma per il momento non voleva vedere Casey ne tanto meno subire un' interrogatorio da parte di sua madre, quindi ingoiò orgoglio e paura e sfidò la sorte affidandosi a questa bella sconosciuta, tanto, peggio non poteva andare, pensò alzando le spalle in un gesto automatico. Una volta arrivate, Maura parcheggiò nel garage e guidò Jane nella casa degli ospiti. "Ecco...qui c'è la sala da pranzo e cucina, una camera da letto in fondo al corridoio e sulla destra il bagno!" Maura descrisse la casa mentre Jane si guardava intorno a bocca aperta. La casa era davvero bellissima. "Casa degli ospiti hai detto ma è enorme! Non oso immaginare la casa dove stai tu, sicura che ti va bene se resto qui...non rubo, sai?" Disse ridendo nervosamente. "Jane, non l'ho mai pensato!" Sottolineò un po' offesa. "Hey, stavo scherzando Maura! beh...grazie allora...solo.. non ho niente con me...vestiti o altro...dovrei andare e prenderli da Casey ma proprio non mi va di vederlo!" La guardò sconsolata al pensiero di rivederlo. "Manderò qualcuno a prendere la tua roba non ti devi preoccupare...ora sistemati come vuoi...domani ti faccio fare un giro per la proprietà, ok?" Maura era eccitata al pensiero di avere Jane così vicina. "Mhmm...ah, ok...va bene Maura...grazie mille ancora...ora vado a letto che è tardissimo e sono davvero cotta!" Maura annuì sorridendo. "Ma certo...notte Jane!" Sorrise dirigendosi verso casa ma Jane la bloccò per un braccio facendola voltare. "Io...posso abbracciarti? Sai, noi italiani siamo molto fisici e...non mi sembra adeguato salutarti solo con un ciao...certo...però se è troppo...dopotutto sei sempre il mio capo!" Maura la guardò con un sorriso radioso sulle labbra. "Mi piacerebbe...di solito non mi piacciono gli abbracci ma con te l'idea non mi dispiace!" Si lascia avvolgere dalle braccia di Jane. Maura avrebbe voluto costruirsi un bozzolo tra quelle braccia e come una farfalla rinascere a vita nuova. "Buona notte Maura!" Le sussurrò nell'orecchio facendole venire i brividi su tutto il corpo. "Notte Jane!" Staccarsi fu molto dura per Maura, quelle braccia erano così confortanti e l'odore di fiori selvatici che sprigionava la pelle liscia e abbronzata di Jane erano un invito a restare. Maura ne inalò a pieni polmoni prima di lasciare la presa e darle le spalle per tornare nella sua casa.

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