Poi Jane fece un grosso respiro e si rianimò furiosa. "Woooah...no carina...tu hai baciato un altro e sono io quella scaricata? Non credo proprio!" Le urlò correndole dietro per fermarla. "Jane non fare la bambina! Ti ho detto come sono andate le cose...hai già sentenziato direi...quindi cosa ti trattiene? Mi stavi lasciando, no? Dunque vai pure!" La guardò stizzita continuando ad allontanarsi a passo veloce. "Ah...sono io la ragazzina qui, vero? Vuoi parlare?...bene...ecco cosa penso...mettiti nei miei panni per un secondo Miss Isles!" Sottolineò con voce cruda. "Se avessi fatto come te...se non ti avessi parlato di Casey come tu hai fatto con Ian...se lo avessi baciato...che cosa avresti fatto? Io sono stata sincera con te da subito Maura...puoi dire lo stesso?" Chiese sarcastica. "Ti ho già risposto riguardo ad Ian...che cosa vuoi che ti dica?...che lo amo?...che mi manca ancora?...va bene, ok...lo amo, contenta?" Rispose furiosa, non pensando minimamente che fosse vero, Ian non era nessuno per lei, eppure le stava appena dicendo il contrario, ma che problemi aveva? pensò nella sua testa. "Contenta? Direi piuttosto delusa ma almeno io ho la scusa degli ormoni a palla per questa reazione! Ok...sono impulsiva e straparlo, scappo dalle emozioni, ma se qualcosa...se qualcuno vale, io resto! Vederti baciare Ian mi ha fatto male Maura e ok...avrei dovuto parlarne, lo so...è un mio difetto...ma sono qui ora e sto cercando di chiarire, di fare l'adulta...lo devo alla creatura che porto dentro...ma tu che scusa hai?" Le gridò gesticolando. Maura rimase di sale, le aveva detto quelle cose solo per dispetto, per ferirla, perché Jane non si era fidata di lei e questo la mandava in bestia, ma si rese subito conto che effettivamente Jane non era in sé e la gravidanza la rendeva più irritabile ed emotiva, mentre lei non aveva scusanti per la sua uscita di qualche attimo fa. "Io..." disse Maura a voce bassa vergognandosi di essere stata meschina, su una cosa Jane aveva ragione, non le aveva mai mentito, mentre lei non poteva dire lo stesso. "Scusami davvero se sono saltata alle conclusioni Maura, ma come potevo restare a guardare mentre lo baciavi? Avrei dovuto presumere che avresti reagito male...ma stiamo insieme da poco e la mia vita è un cazzo di casino, però forse hai ragione...meglio che ti lasci alla tua vita...grazie di tutto quello mi ha dato Miss Isles!" Jane si voltò per allontanarsi. Angela aveva assistito allo scontro, sapeva che Jane aveva fatto un casino, conosceva sua figlia, ma era evidente che le due si conoscevano troppo poco, ma si deve sbagliare per imparare, quindi non disse nulla, prese Jane sotto braccio e l'accompagnò in casa. Maura rimase immobile, a stento ragionava, la testa completamente vuota, che cosa era appena successo?. Cercò di fare mente locale ripensando a come si era svolta tutta la situazione, si era comportata da stronza dicendo a Jane che amava Ian, non era vero e allora perché dirlo? perché voleva ferirla come era stata ferita dal suo atteggiamento, ma non c'erano né vincitori né vinti in questa discussione, solo due donne sciocche che cercavano di comprendersi in modo goffo, ma non conoscendosi bene prevaleva l'autoconservazione e l'ego tendeva a prevalere sulla coppia. Inoltre Jane si era scusata, in modo grossolano ma lo aveva fatto, mentre lei era rimasta ferma lì come una cogliona guardando la donna che amava allontanarsi da lei piangendo tra le braccia di sua madre. "Oh...Dio...Jane!" Singhiozzò con voce strozzata, non aveva le forze di affrontarla di nuovo, così risalì in macchina con la morte nel cuore. "Jane...ho sentito la discussione...sai che non voleva dire quelle cose vero? Non la conosco bene, ma so che si dicono tante cose stupide quando si è arrabbiati!". "Ora stai dalla sua parte ma??" Sbottò Jane buttando il borsone sul pavimento prima di tuffarsi a peso morto sul divano. "Non usare quel tono signorina! Lo dico perché ho visto come ti guarda, quello è amore figlia mia, dovevi vederla quando eri in ospedale...era un fascio di nervi e non ti ha lasciato un secondo!" Sbuffò andando in cucina. Jane alzò gli occhi al cielo, le parole di Maura l'avevano ferita davvero, sapeva di aver sbagliato a trarre le conclusioni senza sapere tutti i fatti, però poteva evitare di alimentare la sua rabbia dicendo di amare ancora Ian anche se sapeva che non era vero, sapeva che Maura amava lei e il bambino, lo sentiva nei baci, nei tocchi lo vedeva nei suoi occhi e nelle sue cure. Angela le portò un po' di cioccolata per consolarla come quando era bambina, non aveva fame ma il bambino non andava trascurato, così rifiutò la cioccolata scegliendo un pasto più salutare come avrebbe voluto Maura. Ed ecco, il pensiero errante. Maura, le mancava da matti, voleva che fosse lì per sgridarla, per farla impazzire e poi coccolarla per toglierle il broncio. La giornata passò troppo lenta, era quasi ora di cena, frustrata si afflosciò più profondamente sul divano, tirò fuori il cellulare dalla tasca dei pantaloni e si mise a sfogliare la galleria delle foto, aveva cancellato tutte quelle con Casey, sostituite da quelle nuove con Maura e la sua famiglia, mentre le guardava cominciò a piangere singhiozzando forte, ma che cazzo stava facendo?. Stava ricadendo negli stessi schemi di sempre, si arrabbiò con se stessa, si asciugò gli occhi con stizzo, si alzò dal divano e uscì, voleva, doveva parlare con Maura e sperò in cuor suo che la donna potesse perdonarla per essere la cogliona che era. Avvisò sua madre e si diresse verso casa di Maura, la casa era illuminata, quindi Maura era in casa, fece un grosso respiro per farsi coraggio, parcheggiò la macchina e scese per chiarire con la donna che amava, ma più si avvicinava più sentiva delle voci alterate provenire da dentro, si avvicinò senza fare rumore e riuscì a cogliere qualche frammento della discussione:
"Oh...ma non mi dire Ian!...che diavolo ti è saltato in mente di baciarmi?...ora la mia ragazza non vuole più avere nulla a che fare con me...bravo!...un vero uomo!...e poi perché ti sei presentato qui quando ti avevo detto che non volevo vederti mai più?" la voce dell'uomo era meno alterata rispetto a quella di Maura. "Ti ho sempre amata...ho lasciato l'Africa per tornare da te e ora tu stai con una donna?...una operaia per di più incinta di un altro?...dai Maura, sei patetica!!" sbottò.
A quelle parole Jane usò la chiave che aveva ed entrò livida come una furia. "Esci di qui! Non puoi parlare a Maura in questo modo!!" Ian la guardò furioso. "Jan...!" disse Maura con la paura negli occhi, non aveva mai visto Ian così arrabbiato. "È colpa tua se Maura non mi vuole più!" E così dicendo si scagliò su Jane dandole una spinta che la fece cadere di pancia a terra con un tonfo, la bruna si riparò il ventre con le braccia mentre una smorfia di dolore le attraversava il viso facendole perdere i sensi.
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COSTRUISCI UN CUORE IN CUI ABITARE
FanfictionMaura capo ingegnere è piena di entusiasmo e progetti per il futuro, adora il suo lavoro, ha una famiglia che la sostiene...ma non riesce a mettere radici nel cuore di nessuno...cosa accadrà quando incontrerà Jane, nuovo operaio saldatore che lavora...