Omissione

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Un mese dopo...

"Dai Maura...voglio solo uscire di qui!" Sbuffò Jane sull'uscio di casa mentre la sua ragazza le allacciava una scarpa. "Lo so Jane ma devi fare attenzione, ora che ti toglieranno questa fasciatura dovrai fare terapia per la spalla ed il braccio...quindi fai la brava!" Maura adorava i capricci di Jane, era dolce quando metteva il broncio. "Dai andiamo a toglierci questa imbracatura e poi ti porto a pranzo...hai fame?" Chiese dandole un bacio sulla guancia. "Come sempre Maura...essendo incinta...direi che ho sempre fame!" Rise dandole una pacca sul braccio. "Certo che tua madre l'ha presa bene la storia del bambino..." Jane alzò gli occhi al cielo al ricordo di quanto sua madre fosse contenta di avere un nipotino. "Non ricordarmelo...ho ancora i lividi sulle braccia per via dei suoi abbracci soffocanti...tu invece...come stai?...Ti sei talmente concentrata su di me e questo bambino ...che...". "Io?...sono spaventata...ho paura di non poter amare questa creatura come vorrei...e se somigliasse a lui? Insomma...so che vuoi tenerlo e sono felice di questo, però...se lui volesse farne parte...io che ruolo avrei?" finalmente Maura riuscì a tirare fuori tutti i suoi dubbi. "Saresti sua madre, come me...se lo vuoi e non c'è posto per Casey nella mia vita...non dopo quello che mi ha fatto...in quest'ultimo mese mi sei stata vicina, per me e il bambino e io ti amo e sono felice...ma capisco se non te la senti...non voglio costringerti a fare qualcosa per cui non sei pronta...quindi...direi...che sei libera Maura!" Jane fissò la sua ragazza con gli occhi lucidi. "Che cosa...che cosa mi stai dicendo Jane?" Maura era davvero spaventata adesso. "Quello che ho detto...non voglio scegliere tra te e il bambino ma rispetto che tu non ti senta pronta, non ti giudico anzi...ma a lui non rinuncio!" Pianse stringendosi il ventre ancora piatto con le mani. "Cosa?? No...Jane non hai capito...non ti sto chiedendo di scegliere no...io volevo solo dire cosa mi fa paura, ma ci sono, ci sono e ti amo e non voglio che ci lasciamo, ok?". "Ma lui c'è...e non posso garantirti che non somiglierà a Casey...o...che lui non mi cercherà per vederlo o altro...non posso proteggerti da questo Maura...ma non voglio che tu ti senta costretta a..." Maura la prese per le mani e l'attirò a sé. "Amore...ci siamo insieme, affronterò questo e altro...ti amo...e lui o lei è anche mio se lo vorrai...Casey starà in galera per parecchio...non voglio pensare a quello che sarà...e Joey è diffidato dall'avvicinarsi a te!" Jane si strinse con forza al corpo della sua ragazza, il profumo di Maura la calmava sempre. "Allora...dai andiamo!" Maura prese Jane sottobraccio e la portò in ospedale per vedere se la spalla era guarita bene. Per fortuna tutto era ok, così decisero di andare a pranzo e festeggiare. "Ah...non mi sembra vero di essermi liberato di quel peso...Maur!" Jane sollevò il braccio lentamente per saggiarne la forza. "Si...ma vacci piano, i tuoi muscoli sono fuori esercizio e ci vorrà un po' prima che tu possa tornare a lavoro." Maura la guardò seria. "Ok...ok...ma con la storia del bambino penso che ci vorrà molto...so che non è l'ideale lavorare in un cantiere con il pancione!" Sbuffò mentre mangiava la sua insalata di pollo, non era molto contenta del pasto, ma la sua ragazza voleva che mangiasse in modo più sano e non aveva davvero voglia di lottare per le minime cose. Le nausee mattutine erano la cosa peggiore, oltre agli sbalzi d'umore, solo qualche giorno fa aveva messo su un muso lungo solo perché Maura aveva finito i suoi biscotti preferiti. "La polizia ha trovato Joey...si era nascosto in Oregon da dei parenti...so che non lo hai denunciato per aggressione...non sono molto d'accordo...ma rispetto la tua scelta...spero per lui che non si avvicini mai più a noi...non con te in queste condizioni!" Le diede un bacio toccandole il ventre. "Si...lo spero anche io Maur...senti...so che è successo tutto così velocemente...ma sei sicura che vuoi che stia da te?  Insomma...so che stiamo insieme...ma lui..." disse toccandosi la pancia. "Lui...non è una tua responsabilità...insomma...non posso importi questa cosa...hai la tua vita...ci stiamo conoscendo...stiamo insieme da poco...!" La bruna fissava il suo bicchiere di succo all'arancia cercando di evitare il suo sguardo. "Jane...quante volte te lo devo dire? Ti amo e non mi stai costringendo a nulla...ti ho scelto...te...pacchetto completo, ok?" Le accarezzò la guancia guardandola dritta in quegli occhi che aveva imparato ad amare giorno dopo giorno. "Dai...smettiamola con queste sciocchezze e andiamo a casa a riposare un po'...se fai la brava stasera pizza, ok?" Jane annuì sorridendo "Yee...pizza!!" Una volta fuori dal locale si diressero alla macchina quando Maura venne intercettata da una voce fin troppo familiare. "Maura?" Urlò un uomo alto, bruno con un sorriso affascinante sul viso. La bionda si voltò di scatto, sperando che non fosse chi pensava, fu prontamente delusa. "Oh...ciao Ian.." lo guardò nervosamente mentre Jane la guardava strano. Ian, il suo chirurgo, perché Maura sembrava nervosa davanti a lui?. "Ero in zona per delle commissioni...ciao Jane ti vedo bene...tutto bene il braccio?" Chiese guardando la mora. "Si Doc...grazie mille, ha fatto un ottimo lavoro!" Sorrise non capendo il nervosismo di Maura. "Beh...noi...ci vediamo, ora dobbiamo andare...ciao Ian!"  Maura corse in macchina, non voleva che l'uomo dicesse qualcosa di inopportuno, non aveva detto nulla di lui a Jane, perché non era importante per lei, ma solo ora capiva che avrebbe dovuto parlarne, sicuramente Jane farà delle domande sulla loro confidenza e le dovrà spiegare perché ha omesso un particolare importante della sua vita. Solo non in quel momento, una volta a casa le avrebbe raccontato tutto. Sulla via del ritorno nessuna delle sue parlò, Jane con mille domande in testa e Maura con nessuna risposta plausibile da dare. Sperò solo di non doversene pentire.

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