A mali estremi...

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Due mesi dopo in Spagna...

Joey aveva organizzato la fuga nei minimi dettagli, non c'era spazio per errori e Jane era controllata costantemente. L'uomo si era preso molta cura della sua salute e la bruna era ormai vicina al parto, l'idea di far nascere il suo bambino senza Maura la spaventava a morte. Faceva freddo ma non come a Boston, a Jane piaceva Madrid, ma con Joey sempre alle calcagna non aveva molta vita sociale. La casa in cui stavano era carina: in mattoni rossi colorati, con ampie finestre ed una piccola corte interna che in primavera doveva essere un tripudio di fiori colorati. "Baby, oggi devo uscire per fare un po' di spesa, non fare cazzate perché sai già come finisce, ok?" Minacciò baciando Jane sulle labbra mentre si riposava nel letto, troppo stanca e avvilita per reagire, per fortuna Joey aveva avuto molto rispetto nelle sue condizioni e non l'aveva mai costretta a fare sesso, ma non poteva impedirgli di baciarla o toccarla come voleva, nonostante il disgusto che ne seguiva ogni volta. Da quando era arrivata in Spagna non aveva fatto altro che pensare a Maura, sperò davvero che riuscisse a trovarla in qualche modo. Jane si rimise a dormire troppo stanca e triste anche solo per pensare.

A Boston nel frattempo...

"Allora detective Korsak, possibile che non ci siano progressi, non avete nulla?" Chiese Maura stizzita. "Signorina Isles, abbiamo allertato la polizia spagnola e se Joey fa una cazzata lo sapremo...per ora nessun riscontro...si nasconde bene..." sbuffò amareggiato guardando la donna che era andata alla centrale ogni giorno dalla sparizione di Jane per avere notizie. "Ma non è possibile!!" Sbottò battendo i pugni sulla scrivania dell'uomo che sussultò al gesto inaspettato  della donna. "Vi ho dato la lettera...ho fatto una grossa donazione al dipartimento in modo da investire il grosso delle energie nella ricerca di Jane e non avete nulla?" Korsak la guardò con tenerezza. "Mi spiace davvero Miss Isles...appena sapremo qualcosa le faremo sapere!". "Mi farete sapere, tutto qui? Ok, sapete che vi dico? Me la trovo da sola la mia ragazza...i mezzi e le conoscenze non mi mancano...sapete chi è Paddy, vero?" Fissò con sguardo feroce, l'uomo sbiancò. "Volete dire...quel Paddy?" Maura annuì. "Si, quel Paddy! Si da il caso che sia il mio padre biologico...lo contatterò e sono sicura che lui avrà successo dove voi avete fallito!" L'uomo si alzò dalla sedia facendola quasi cadere. "Ma voi non potete...lui è..." Maura lo sfidò con lo sguardo. "Non posso cosa Detective, chiedere aiuto a mio padre? Me ne fotto se è uno dei criminali più ricercati del paese, se può riportami Jane lo chiamerò! E di sicuro non saprete altro su di lui...se mi riporterà il mio amore di certo non lo tradirò e avrà in me la figlia che tanto desidera! La saluto detective!" Si allontanò furiosa. Maura odiava quello che stava per fare ma doveva riavere Jane, non sapere dove fosse e se stesse bene la stava facendo impazzire, così chiamò Paddy dandogli tutte le informazioni necessarie. L’uomo promise che avrebbe fatto di tutto per riportarle la donna che amava e che avrebbe sempre potuto contare su di lui e avere protezione per lei e le persone che amava.

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