Siamo dei fruitori seriali, delle spugne; le informazioni ci sorvolano intorno come nettare che rifiutiamo ma che passa, perche passano lo stesso... causano una reazione e nel causa effetto, azione e reazione, diventiamo lo schema passivo di una struttura a cascata di input ed output. Che ci piaccia o meno siamo gia "robot",... o forse i robot sono la nostra stessa natura, cambia soltanto l'elemento principale, il quale non si puo dire di certo essere il carbonio o il silicio, perche tanto tutto muta nella struttura, tranne il fatto che siamo schiavi delle nostre passioni.
Siamo dei fruitori seriali, di film e ogni cosa che ecciti la nostra prostata non letterale. Siamo impennati dall'eccitamento di essere qualcosa che nel momento stesso che la realtà ci guarda, ci fa sentire quanto siamo flaccidi verso di essa, ecco in quel preciso momento la rifiutiamo, abbiamo un rigurgito talmente totale, che la devianza diventa tossicodipendenza.
La tossicodipendenza non è solo correlata a sostanze stupefacienti, esiste anche tutta una serie di voyerismo informatico, mediatico narcotizzante. Siamo narcotizzati da qualcosa, ma la domanda, la vera domanda è: da che cosa?
Ego. Un fottuto ego che non accetta niente. Progresso un cazzo. Siamo in balia di un enorme velo, un oppio peggiore dell'oppio, una pantomima talmente incontrollata che definire l'essere umano un masturbatore seriale è un dovere. Un dovere alla ragione.
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In Vis (ion) my Reflex (ion)
PoetryLa libertà è il frutto di una lotta eterna, senza sosta, contro la propria stessa convinzione che la libertà sia se stessa.