Chi fa danno, o chi e' superficiale per dire che... - Parte senza titolo 83

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In linea di principio chi non sa fa danno. Quindi siccome la societa prevede che tu sappia anche quando non sai, va da se che la natura della societa' e' selettiva e ostile verso il diversamente da se stessa.

Infatti l'intolleranza parte dalla mancanza di ascolto dell'altro, dato che violando la nostra personale norma implicita e tacita, E' sicuramente un criminale... peccato che cosi facendo manchi il principio di volonta', cosi che chi senza volonta di violazione e' colpevole.

Inutile dire che senza integrazione e lanciando nella massa persone estranee alla norma, il criminale cosi facendo e' chi induce a delinquere persone che molto probabilmente non lo avrebbero fatto... cio non toglie che esiste chi delinque e fa lo gnorri o non vuole sapere cosi da fare la vittima. Lapalissiano sottolineare come senza integrazione non puo esserci inter relazione costruttiva e legale.

Quindi senza integrazione non si puo permettere di indurre a delinquere chi ingnora la norma.

Il contratto sociale, per la quale tacitamente uno chiede di essere integrato in un gruppo e ' quello di rispettarne le regole se no cosa chiedi a fare di essere integrato in un gruppo?

Di contro molti appartenenti ad un gruppo non conoscono la norma molte volte cosi che tutti indotti in errore creano sistemi isterici o beligeranti o criminali.

E' la legge organizzata in modo tale da prevedere dei gradi in tal senso? non lo so, so per certo che un minore non e' imputabile come un adulto. Ma e'anche vero che i diritti universali dell'uomo cosi come il buon senso lo conoscono tutti, ma cosa e' il buon senso? una masturbazione personale di etica e morale o e' legata a una norma tacita o naturale?

non uccidere sarebbe buon senso e naturale, eppure esistono societa cannibali, e sanno che e 'riprorevole e hanno creato una mitopoiesi culturale con la quale giustificano l'atto culturalmente?

Cosi capite benissimo come il primo tassello di falsificazione della legge e la stessa cultura sulla quale si fonda la legge stessa. Cosi che diventa legale cio che e' illegale e illegale cio che e' legale basti pensare alla liberta di stampa e di opinione e i principi base della democrazia che nelle dittature vengono completamente a mancare... per non considerare ancor peggio le teocrazie e la demenziale idea che per liberta democratica possano distruggere un altro credo accusandolo di dittatoriale, ma, Attenzione, obbligando il proprio alla collettivita': se questa non e' guerra non so cosa lo sia.

E la guerra il piu delle volte prevede due sistemi legali in disaccordo fra loro.

#riflessioni

Paolo Falb


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