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def intellix artificiale - Parte senza titolo 87

Al dominio del creatore soggiace la creazione e non differentemente, dato che solo con gli strumenti che il sistema possiede puo egli stesso organizzare e computare informazioni.

Per intenderci l'Aritmetica non e' analisi, non e' prevista nella prima l'utilizzo degli strumenti della seconda, non mi si dica che l'aritmetica e' creatrice dell'analisi perché sarebbe in termini una castroneria senza precedenti dato che la omnia matematica che racchiude tutte le matematiche e tutte le include ancora non la conosciamo, e definire Padre qualcosa che conosciamo e la scoperta di cio che gia esiste come figlio sarebbe una stupidata a testa in giu.

Quindi se un sistema possiede determinate funzioni esso opera con le funzioni che ha, se date funzioni sono date dall'uomo che non conosce nemmeno i misteri della propria intelligienza come puo una macchina conoscere qualcosa che esuli dalle regole con le quali nasce?

Se la creazione possedesse l'algoritmo della creazione egli stessa sarebbe creatrice, l'uomo e' a immagine e somiglianza del creatore crea, ma non comprende "perché?" e infatti non e' padrone della realta' che lo circonda, opera dominio ma non la cambia per proprio vezzo e non la comprende dato che la scienza non smette di scoprirla e ADATTARE nuove teorie, ergo descrizione e non affermazioni, su vecchie teorie.

Quindi in termini di paragoni l'IA senza girarci tanto intorno e' il prodotto inferiore di un intelligienza fallace, ed essendo inferiore ma con una potenza di calcolo senza precedenti rispetto all'uomo e' di fatto pericolosa dato che genera potenzialmente deficienza in modo esponenzialmente piu elevato, dato che per esempio non capisce la retorica, i paradossi e l'irrazionale ma si limita come una macchina a descrivere in modo spasmodico l'utilizzo delle proprie regole bloccandosi nell' "ERRORE ERRORE", generare errore non vuol dire mentire, che sarebbe un'applciazione secondaria dell'intelligienza ma sarebbe soltanto, incapacità di calcolo.

E quindi il Deus ex machina dell'uomo, che ama idolatrare un essere inferiore non e' altro che un espressione arrogante e narcisistica di regressione, dato che adorare significa seguire, se segui la decrescita il tuo prodotto sara' inferiore e dato che l'IA si nutre dell'uomo sara la ricerca in modo esponenziale di una regressione costantemente accelerata.

Questa nuova simbiosi intraspecie e' parassitaria, un cancro della mancanza di intelligienza che cerca la decrescita dato che non riuscendo a relegare una caffettiera tecnologicamente efficiente la innalza a oracolo di deli-zione.

La nuova tribu ha decretato la rinuncia all'eredita degli antenati molto piu intelligienti dei loro frutti. E quindi in un certo aspetto e' un problema vecchio quanto l'uomo. La comoda virtualita' che annebbia la virtu della capacita'.

EVOLUZIONE?

L'evoluzione non centra con la mia considerazione dato che la stessa evoluzione prevede le funzioni di delezione e addizione casuali e/o adattative che per mezzo della selezione naturale operano nella scelta statistica della migliore adattabilita' o come la stessa epigenetica studia, senza cambiare la sequenziazione del gene avviene il cambiamento. E quindi possiamo affermare tranquillamente che l'evolzione e' programmata in noi. E la nostra pericolosita' con le nostre stupidita' ha gia prodotto innumerevoli danni.

Quindi se Dio esiste, ecco spiegato il nostro isolamento adattativo ma seguito e curato invisibilmente (per enunciarlo religiosamente)... ma il libero arbitrio che l'uomo potrebbe cercare di dare ad una macchina sarebb soltanto ad oggi un atto di stupidita' e arroganza infinita'. Dato che lo stesso Uomo e' stato cacciato dall'eden prima che toccasse dell'albero della vita. Proprio perche a questo punto, il paradiso se lo doveva meritare, cosi scelse: voleva conoscere e allora la scoperta comporta partire dall'errore.

Ma l'uomo vuole affidare il proprio alberello "scoperto" a chi lo distruggerebbe e gia lo sta facendo.

#riflessioni