La società va a rotoli perché gli aristocratici hanno escluso il principe. Ma mentre l'aristocrazia non lo è per principio, il principe non vuole la merda dell'aristocrazia. Lo stesso regno è il suo interesse, mentre gli altri pensano a come succhiargli tutte le energie, perche non lo sentono loro, il regno non gli appartiene, il principe invece lo sente suo e lo cura.
E' del Re il regno non degli aristocratici. Migliori in cosa? non hanno responsabilità ma solo diritti commerciali e accidia, superbia, avidità, gola, lussuria, ira, superbia... non sono migliori e i principi aristocratici sono sempre caduti. Come i loro regni.
Pensano di avere escluso l'aristocrazia. Ma c'è sempre una nuova aristocrazia che si insinua in tutti i sistemi, cambia forma faccia e appartenenza. Ma non è del regno, non è il regno e non opera per il regno.
La democrazia è il regno il principe è la coesione del regno.
In un mondo vuoto e materiale non c'è un Principe... e se il principe di questo mondo si fa avanti, si è gia fatto avanti è lo spirito dell'aristocrazia con molte teste e ambiguità da vendere. Ma il Principe non ha secondi fini ha solo un interesse, il suo regno.
Come un albero che da frutto cura l'orto affinche l'albero cresca e nutrendo la terra la terra nutre l'albero che a sua volta nutre la terra e l'uomo.
Cosa che invece non fa l'aristocrazia.
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In Vis (ion) my Reflex (ion)
PoetryLa libertà è il frutto di una lotta eterna, senza sosta, contro la propria stessa convinzione che la libertà sia se stessa.