Politica del Lavoro: lo spreco del denaro pubblico - Parte senza titolo 32

0 0 0
                                    

Politica del Lavoro


che spreco di denaro pubblico dover aiutare la gente che muore di fame.


E già! ...sui giornali ci si lamenta che nelle reti nazionali i soldi dei contribuenti vengano sprecati ingaggiando personaggi con cache intorno ai 600.000 euro, che essendo TV pubblica non dovrebbero essere cosi alti, ma se mai: "Che andassero alla TV privata a prendere tutti quei soldi..."


E se questi personaggi, prendono troppi soldi su una TV pubblica, perché lo stesso denaro dei contribuenti deve essere investito in persone che non fanno niente dalla mattina alla sera?

.

.


PROVOCAZIONE... si era una provocazione ...
se sei arrivato fin qui a leggere, forse possiamo ragionare insieme.


Io penso che il male dell'uomo sia il comunismo, io aborro il comunismo, e la causa del default o flop del comunismo sovietico fu proprio che la gente non aveva nessun interesse a produrre. Venivano mantenuti dallo stato: vitto e alloggio e scegliere se studiare o lavorare. Almeno cosi me lo hanno raccontato. E che sia vero o meno adesso non mi è utile al ragionamento. Poniamo che sia sicuramente vero. Non posso che constatare la desolazione di questo sistema senza sprone a far qualcosa e per me, che sono una persona che ama la libertà – in senso lato in quanto come ebbi già modo di dire in altri scritti la libertà non esiste –, vedere che l'unico modo che attuarono per spronare la gente a far qualcosa, anche se male, fu la galera,... lo trovo abominevole da un punto di vista della gestione sociale. Dovresti andare in galera se sei pericoloso per la società, altrimenti ti dovrebbero essere negati gli accessi sociali per un tot anni (pena) per i quali sei stato "illegale".


Quindi perché dare il carcere se uno non vuole ne studiare ne lavorare? Semplice: invece non gli dai un assegno sociale.

.

.


Art. 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.


Tutti devono lavorare e tutti hanno diritto a vivere; se vengono elargiti assegni sociali per la disoccupazione tutte quelle persone devono lavorare per lo stato, COSI NON VIENE SPRECATO il denaro dei contribuenti in quanto rinvestito nel sociale e nelle opere sociali. Magari l'ufficio per l'impiego troverebbe una ragione per ritornare ad essere il collocamento di un tempo.


E per i perniciosi delle APL: tranquilli nessuno vi tocca niente del vostro orticello, stiamo parlando di lavoro pubblico, centro per l'impiego deve gestire al meglio la società lavorativa nella sua base più bassa raggiungendo: "DISOCCUPAZIONE 0 = SPRECHI 0"


E' già cosi il centro per l'impiego? A me non sembra... ci sono tanti che prendono la disoccupazione ma non lavorano.


Quindi vuoi essere aiutato da 0 (stato sociale), in cambio del contributo tu assolvi ad un lavoro per lo Stato. Visto che tutti possono e devono lavorare, il caso di inadempienza al lavoro deve essere certificato da un dottore, quindi secondo le tue possibilità tu devi essere adoperato per la società ad un prezzo base del mercato del lavoro.


PERCHE PREZZO BASE?


Perché non siamo comunisti, se vuoi guadagnare di più vai ai privati


E PER EVITARE CONCORRENZA SLEALE versoi privati, le occupazioni devono essere solo e soltanto per lo Stato senza essere impiegati in asset commerciali di interesse privato che vadano a determinare un chiaro riferimento di concorrenza verso il privato.

.

.


MALATTIA DEL LAVORO

Questo sistema risolverebbe un sacco di malattie psicologiche derivanti dalla disoccupazione, dalla depressione (infatti viviamo in un sistema depresso), al "nulla facentismo" (il neologismo era per essere delicato verso chi ci tiene a mantenersi libero in tutti i sensi, anche dalle responsabilità personali...),...


.

.



In Vis (ion) my Reflex (ion)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora