Capitolo 15. Rivelazioni, attese e pigiama party

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Hermione lesse diverse volte il gufo di Neville e Severus, sospirando. Non era del tutto sicura di cosa fare al riguardo, per quanto non avesse alcun bisogno di far trascinare Mia sul giornale, purtroppo non aveva più alcuna influenza su Rita. Ha iniziato a contemplare modi legali anche se non etici per limitare la strega quando la porta si aprì rivelando Kingsley. Hermione sbatté le palpebre per la sorpresa. 
“Kings? Non è da te passare senza preavviso.
"Zio Kings!" strillò Mia, sbattendo contro le gambe dell'uomo.
"ciao, principessa!" 
«Come stai zio Kings? Mi porti il ​​mio Sev'us?
Kingsley si strozzò leggermente, “bene, subito dopo aver parlato con tua madre. Forse dopo una tazza di tè? E temo di aver lasciato il tuo Severus a casa oggi.
Mia fece il broncio, "Vai a prenderlo zio Kings?"
«Non oggi, principessa. Severus è molto impegnato ma sono sicuro che verrà a trovarti presto.
Mia annuì solennemente. "Verrà per il pigiama party, zio Kings".
Kingsley si voltò per guardare Hermione che arrossì, riportando sua figlia in soggiorno e mettendo su Cenerentola.

"Si ferma per un pigiama party, Hermione?" chiese Kingsley, il divertimento chiaro in faccia. "Devo fargli il discorso del fratello maggiore?"

“Kings! No!"

"Oh, mio ​​Dio!" sospirò: "Quanto è seria questa cosa, Hermione?»

"IO…. piuttosto seria suppongo. Mia lo adora.

“E tu?"

Hermione scrollò le spalle, sembrando a disagio. “Sarebbe molto facile innamorarsi di lui”. disse piano. 

"E questo ti spaventa." 

"Sì. So che è stupido, Gesù, mi fido di lui con Mia, ma mi fa comunque paura".

Kingsley le sorrise dolcemente, tirandola in un abbraccio. “Va bene avere paura, sarei preoccupato se tu non lo avessi. Basta non sabotare quello che sta succedendo a causa di ciò.
Ho preparato il discorso da fratello maggiore per anni. Da quando avevi diciassette anni e mi hai salvato il culo sul retro di quel thestral. Non ho mai pensato per un momento che l'avrei usato su Severus Snape, ma ecco qua. Sogghignò maliziosamente: "Sarebbe troppo farlo nell'Aula Magna quando gli studenti stanno cenando, pensi?"

Hermione nascose il viso nel suo petto e gemette: “Kings! No!" 

Kingsley sbuffò: “È mio dovere, Hermione! E Dio, voglio tanto vedere la sua faccia!

Hermione lo colpì al petto. "Kings!" si lamentò: "Per favore, no!"
Kingsley le sorrise di rimando, senza dire nulla. Sbuffando, si voltò per preparare il tè. 

"Presumo che ci sia un motivo per cui sei qui, oltre al tentativo di mettermi in imbarazzo?"
"Sì." iniziò esitante. "Immagino che tu abbia visto il Profeta di ieri?"
"Sì." sospirò, “Anche io ho ricevuto un gufo da Neville e Severus. So che una volta non era registrata, ma ha risolto il problema. Tuttavia, non posso permettere che trascini Mia attraverso i media."

Kingsly soffocò una risata: “Per te, amore, chiuderò un occhio. A seconda di cosa si tratta, potrei anche aiutarti a nascondere le prove. Tuttavia, in questo caso, non è necessario. Harry ha risolto.
“Harry? Harry Potter Harry?"
"Lui."
"Perché?" chiese senza mezzi termini. 

“Sinceramente cara, perché penso che voglia farsi perdonare. Mi ha detto che non aveva bisogno che tu sapessi che era lui, ma ti conosco, saresti sempre curiosa se il problema fosse andato via. Ha minacciato Barnabas Cuffe. Gli ha detto che avrebbe comprato il Profeta e li avrebbe licenziati tutti».
Hermione rise: "Davvero?"

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