Si svegliò la mattina dopo, momentaneamente disorientato, un corpo caldo premuto in modo confuso contro di lui, la sua mano avvolta intorno a qualcosa che sembrava sospettosamente come una tetta. Sbattendo le palpebre lentamente, permise ai suoi occhi di adattarsi all'oscurità, vedendo la forma indistinta di un'altra persona sdraiata accanto a lui.
La sua bocca si piegò in un sorriso prima che potesse fermarlo mentre si spingeva più vicino alla sua schiena, assaporando la sensazione della sua pelle contro la sua.
"Hmmm, buongiorno." mormorò assonnata, premendosi di nuovo contro di lui, traendo un gemito mentre lui abbassava la testa sul suo collo, posando piccoli baci su di esso e lungo la sua mascella, facendo scivolare lentamente la sua mano dal suo seno e lungo il suo corpo.
"Buongiorno, davvero," brontolò, pregando qualunque divinità che potesse ascoltare che Mia rimanesse a dormire ancora per un po'.
"Cazzo, Severus!" sussultò quando la sua mano raggiunse la destinazione prevista, una delle sue braccia protese dietro di lei per avvolgere il suo collo, tenendolo a sé.
"Quello è il piano." mormorò con un sorrisetto contro il suo collo, poteva sentire il suo sguardo roteare senza vederlo prima che cedesse il controllo ai suoi capricci, permettendogli cortesemente di manovrare il suo corpo in qualsiasi posizione si sentisse meglio mentre scacciava ogni pensiero razionale dalla sua mente.
"Potrei semplicemente chiederti di svegliarmi così ogni mattina", rise, senza fiato mentre si distendeva sul suo petto, incapace di muoversi.
Sbuffò con una risata: "Sono un vecchio, Hermione! Stai cercando di uccidermi?" rispose lui, accarezzandole con una mano la spina dorsale mentre cercava di riprendere fiato.
"Dopo la performance di questa notte?" lei rise: "Non è una possibilità! Ho intenzione di trattenerti per molto tempo.
"È così, strega?"
"Hmmm sì." lei rispose rannicchiandosi più vicino: "Potrei abituarmi a questo".
Severus le sorrise tra i capelli, non ancora pronto ad ammettere che avrebbe fatto qualsiasi cosa per assicurarsi di tenerla.
Diverse ore dopo, Severus sussultò leggermente dalla sua posizione sul divano quando sentì una voce che chiamava Hermione prima che la porta si aprisse e George e Angelina irruppero. Angelina ebbe la grazia di sembrare in qualche modo scusata.
"Hermione!" esclamò George con giubilo prima di congelarsi, gli occhi che si spalancavano comicamente. " È... Severus. Sul divano."
Hermione seppellì il viso nella sua spalla mentre nascondeva la sua risata, ovviamente Mia non del tutto sicura di cosa stesse succedendo ma consapevole che qualcosa non andava si arrampicò sul grembo di Severus, guardando George leggermente con cautela.
"Zio George, siediti?" chiese, l'uomo ancora congelato. George sbatté le palpebre, schivando quasi d'istinto quando la mano di Angie si alzò per dargli una pacca sulla nuca.
"Certo Mia. Scusa, il cervello di zio George si è appena preso una piccola vacanza per un momento.
MIa si accigliò, "Dov'è andato?"
"Non ne sono sicuro." rifletté George, apparentemente del tutto serio. "Ora, dove sono le coccole di zio George?"
Dal divano, Severus represse fermamente l'impulso di dire qualcosa di sarcastico. George era la famiglia di Hermione, sfortunatamente non era ignaro di aver bisogno dell'accettazione dell'altro uomo. Lo sguardo sul viso di Hermione suggeriva che sapesse esattamente cosa stava combattendo per sopprimere.
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UN NUOVO CAPITOLO (Snamione)
FanfictionQuando la vita di Hermione va in pezzi, lei scompare, Severus non è sicuro del motivo per cui lo infastidisce così tanto... Questa storia è la prima che scrivo...è molto ispirata da due storie in lingua inglese lette su un'altra piattaforma e tradot...