Capitolo 21. Tomi e Pergamene

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Solomon Cadit guardò Hermione divertito mentre la osservava camminare nel suo negozio, le sue dita quasi accarezzavano i libri.

"Posso aiutarla, signorina Granger?" chiese mite.

Hermione sobbalzò: “Signor Cadit!! Scusi, ero in un altro mondo".

Nascose la sua risata, conosceva bene la signorina Granger dai tempi della scuola. "Uno piacevole, spero?"

Sorrise dolcemente, scrollando le spalle. «Ho sentito che sta pensando di andare in pensione, signor Cadit?»

Poi sbuffò: "Sono più di quarant'anni che penso alla pensione, signorina Granger, e ogni volta che lo faccio mi viene in mente che gli studenti hanno bisogno di una libreria". sospirò leggermente, "Nessuno vuole una vecchia libreria polverosa a Hogsmeade Miss Granger". "E se qualcuno la volesse?" chiese, guardandolo con aria speculativa. 

"Vorrei che firmassero i documenti che ho nel mio ufficio dal 1966!" ha risposto con una risata. 

Rise con lui prima di raddrizzare la schiena. "Scherzi a parte, signor Cadit, sta cercando di andare in pensione?"

“Dio sì! Non hai ascoltato?" Alzò le spalle: “Una cosa è considerare, un'altra cosa è farla. A quanto la vorrebbe vendere?" "Buon Dio Miss Granger, ti interessa comprare?"

«Forse, signor Cadit. Gestisco una libreria nel mondo babbano, mi è stato suggerito di parlare con te quando il ministro ha tentato di riassumermi.

L'uomo la guardò a bocca aperta per un momento prima di riprendersi visibilmente. «Venga signorina Granger, andiamo a prendere del tè». Facendo scorrere la bacchetta per chiudere il negozio, entrò nella stanza sul retro con Hermone che lo seguiva, chiedendosi se forse questa volta avrebbe finalmente ottenuto ciò che aveva sognato per anni.

Hermione se ne andò diverse ore dopo con un piccolo sorriso sul viso e la testa piena di idee. Sospirando leggermente a se stessa, riconobbe che non poteva più rimandare di parlare con Helena. Pensando velocemente decise di fare una deviazione, forse poteva esserci un modo per evitare che tutto dovesse cambiare.

***

Le ginocchia di Harry stavano rimbalzando mentre aspettava, Ginny lo guardò con decisione facendolo sussultare. 

"Calmati!"

"Penso che potrei essere malato, Gin." mormorò. 

"Per l'amore di Merlino, calmati o il professor Snape ti mangerà vivo" Harry si bloccò, "stanno arrivando?"

"Pensavo" Ginny rispose con un'alzata di spalle: "Mia adora l'uomo e lui ed Hermione stanno insieme da alcuni mesi ormai." "Fanculo." respirò, impallidendo ulteriormente. “Sono abbastanza nervoso per Hermione senza preoccuparmi di dover essere civile anche con lui! Mi odia!"

Ginny alzò gli occhi al cielo, “Non ti odia. Semplicemente non gli piaci particolarmente. E ad essere onesti, non sono sicuro di poterlo biasimare, voi tre gli avete reso la vita più difficile di quanto doveva essere e questo prima ancora di come vi siete comportati con Hermione” Harry trasalì al ricordo dei propri errori prima di borbottare: "È riuscito a perdonare Hermione per tutti i problemi che abbiamo causato a scuola".  

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