You are not alone

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Da quando Peter era entrato nella sua vita, Tony aveva fatto tutto il possibile per rimettere la propria vita in carreggiata, specialmente cercando di liberarsi del suo problema di alcolismo.
Una notte però ebbe una ricaduta, prontamente seguita da attacchi di panico e d'ansia. Disperato, Tony chiese aiuto a Jarvis, che cercò e contattò un famoso e sicuro numero di un servizio d'ascolto.
Peter stava pattugliando le strade di New York come ogni giorno quando Karen lo avvisò che c'era una chiamata in arrivo per il servizio d'ascolto che lui gestiva. "Rispondi." Ordinò Peter, e quasi mancò la mira quando dall'altro capo del telefono gli rispose la voce distrutta del suo mentore. "Ti prego." Disse Tony tra i singhiozzi. "Aiutami. Sono un alcolista e... e ho problemi di attacchi di panico e... e non ce la faccio da solo." Peter riuscì a reagire nonostante la sua incredulità, capendo quanto il suo mentore avesse bisogno di lui. "Tranquillo signore, ci sono io qui per lei. Adesso la aiuterò a calmarsi e la metterò in contatto con un ottimo psicologo, va bene? Conti con me, avanti. Dieci." Disse Peter in modo professionale. "D-d-d..." balbettò Tony, così perso nel suo panico da non riuscire a rispondere. "Va tutto bene. Dieci." "D-d- di- die-ci." Riuscì a risponere Tony. "Bene, nove." Continuò Peter."N-no-nove." Disse Tony, tornando lentamente a respirare. "Otto." "Ot-to" "Sette." "S-sette." "Sei." "Sei" "Cinque." "Cinque" "Quattro." "Quattro." "Tre." "Tre." "Due." "Due." "Uno." "Uno." "Meglio?" Chiese Peter sorridendo, e Tony annuì ed accorgendosi che la persona dall'altro capo del telefono non poteva vederlo si affrettò a rispondere "Sì... sì." Disse, perso nei propri pensieri. Non poteva succedere di nuovo. Non lo avrebbe retto. "Signore? Se vuole posso metterla in contatto con uno psicologo di fiducia che fa parte del servizio di ascolto che lei ha chiamato." Disse gentilmente Peter, e Tony capì che l'altro stava per riattaccare, e sapeva che non sarebbe riuscito a stare da solo. "Sì ma... ma non mettere giù. Ti prego" Implorò Tony "Certo signore. Crede di riuscire a dormire adesso o vuole parlare un po'?" Chiese Peter, per niente sorpreso dalla richiesta. Molti non riuscivano a stare da soli dopo un attacco di panico. Tony intanto degnutì "Credo... credo di non riuscire a dormire adesso, ma..." "Non si preoccupi." Lo rassicurò Peter vedendo che Tony non riusciva a finire la frase. "Resterò con lei per tutto il tempo necessario." Tony sorrise debolmente al pensiero di non dover per forza stare da solo. "Grazie. Non hai idea di quanto sia importante questo per me." Disse piano Tony cercando di comunicare la sua gratitudine alla persona che c'era dall'altro lato del telefono, senza sapere di non averne bisogno, perchè Peter capiva cosa stava pensando, perchè anche lui ci era passato, e più volte. Il giovane supereroe fece compagnia all'altro per molto tempo, finchè Tony non riuscì ad addormentarsi.

Il giorno dopo Tony si svegliò con un messaggio da un numero anonimo che conteneva i contatti di uno psicologo. Per capire se fossero affidabili il multimiliardario fece ricerche sia sullo psicologo, che si rivelò essere un medico davvero competente, come attestò Tony stesso nei mesi a venire, sia sull'associazione in sè, e scoprì non solo che essa era stata fondata da Spiderman, ma che quest'ultimo era molto attivo per il suo sviluppo e funzionamento e, riascoltando la sua conversazione telefonica, realizzò che aveva parlato proprio con il ragazzo. Tuttavia non disse niente a Peter, non voleva rendere le cose strane ed imbarazzanti per entrambi.
Neanche Peter disse niente per portare a galla la questione, ritenendo fosse la scelta più opportuna dato lo stato del suo mentore durante la chiamata e le confessioni che gli aveva fatto.
Il tempo passava, e la vita di Peter era sempre più frenetica. Tra scuola, amici spiderman e gli Avengers gli sembrava di non riuscire più a respirare, tanto era sopraffatto in continuazione. Perciò non era raro che passasse parte dei suoi pomeriggi e delle sue serate a piangere, cercando di sfogare in qualche modo la sua frustrazione e il senso di impotenza che lo attanagliava continuamente. Una sera però qualcosa cambiò. Tony sentì Peter piangere, e naturalmente si fiondò nella sua camera, in modo da cpire cosa stesse succedendo. Quando Peter vide Tony cercò di far fermare le lacrime e soffocare i singhiozzi, ma invano. Il multimiliardario allora lo abbracciò forte, sussurrando che sarebbe andato tutto bene, e che poteva aiutarlo se gli diceva cosa lo turbasse. "È-è solo che" cominciò Peter "che mi sento sempre così debole ed impotente e inutile, come se qualsiasi cosa io faccia fosse sbagliata." Tony iniziò ad accarezzargli i capelli, e quando il ragazzo si fu calmato disse "Perchè non vai da un terapista? Potrebbe aiutarti. Oppure prenditi un po' di tempo per te, per ricomporti e riposarti." Peter però aveva iniziato a scuotere le testa "No, no, non ho tempo per farlo, ci sono gli esami, e c'è visogno di Spiderman ed Mj e Ned non meritano di essere trascurati e..." "Sai, mi prende sempre di contropiede questa cosa." Lo interruppe Tony. "Cosa?" Chiese Peter, dimenticando momentaneamente cosa stava dicendo. "Come tu riesca sempre ad aiutare gli altri, ma non riesca a vedere quando tu hai visogno di aiuto." Rispose Tony. "Ma... io non riesco mai ad aiutare nessuno. Continuo a fare caaini e..." "Hai aiutato me, immensamente." Lo interruppe nuovamente Tony. "C-cosa?" Chiese Peter "Quella notte, quando ho chiamato il tuo servizio di aiuto." Rispose Tony, e Peter arrossì "Pensavo che non te lo saresti ricordato..." mormorò, e Tony si staccò leggermente dall'abbraccio per guardar eil ragazzo negli occhi. "Tu aiuti semrpe tutti, lasciati aiutare da qualcuno per una volta. Non sei solo." Peter prese un bel respiro ed annuì.

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Okay, non so se fregherà qualcosa a qualcuno perchè non pubblico su questa raccolta da anni, perchè tra la fine delle superiori è l'inizio dell'uni ho smesso praticamente di scrivere, e dato che avevo ancora queste 5 parti nelle bozze ho deciso di pubblicarle adesso.
Devo essere sincera, non ho assolutamente idea di se ricomincerò mai a scrivere, ma per ora sono abbastanza sicura che non cambierà molto.
Se volete farlo commentate, mi fa sempre molto piacere leggervi, e niente

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 16 ⏰

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