Siamo dalla stessa parte, no?

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Peter stava praticamente saltellando sul posto per emozione; era così nervoso, non voleva deludere il Signor Stark, ma allo stesso tempo aveva un pizzico di paura; non aveva mai combattuto una grande minaccia, e adesso doveva combattere contro gli Avengers. Sicuramente non l'avrebbe mai fatto se il Signor Stark non avesse minacciato di rivelare la sua identità a zia May. Sospirò e si rimise la maschera sul viso, e appena in tempo perché neanche un minuto dopo Rhodey entrò nella parte dell'aeroplano dove lo aveva lasciato Tony. Rhodey era curioso di vedere che il suo amico avesse reclutato perciò non fu molto sorpreso di vedere una figura sconosciuta vestita di spandex rosso e blu. "Tu chi sei?" Chiese l'uomo; Peter non sobbalzò, l'aveva sentito arrivare anche se era girato di spalle, e si voltò per rispondere al nuovo arrivato. "Buongiorno colonnello Rhodes, signore. Io sono Spiderman. Il signor Stark mi ha portato qui per neutralizzare Capitan America e i suoi amici, o almeno così li ha chiamati il Signor Stark." Rhodey sorrise, ovviamente Tony li avrebbe chiamati così. "Salve Spiderman, puoi chiamarmi Rhodey, dopotutto siamo dalla stessa parte no?" Peter annuì, era bello sapere che quell'uomo lo considerasse un alleato alla sua altezza, lo faceva sentire importante. "Certo, grazie Rhodey." L'uomo stava per chiedere all'altro di svelare la sua identità per sapere precisamente con chi aveva a che fare, ma fu interrotto da Friday che li avvisava che erano arrivati all'aeroporto dove avrebbero incontrato i loro compagni. Rhodey si congedò per andare ad indossare l'armatura, e guardò sottecchi mentre lasciava la stanza il supereroe sconosciuto fare qualche saltello sul posto, quasi per sciogliere i muscoli tesi dal nervosismo. Scosse la testa e andò a tentare di far ragionare Steve con un approccio diplomatico, sperando che bastasse a non far entrare in campo il supereroe sconosciuto.

Ovviamente però Steve non si dimostrò disponibile al confronto, ma non solo, aveva anche arruolato Clint, Wanda e uno sconosciuto che a quanto sembrava poteva restringersi a piacimento. 'Fantastico' pensò alzando gli occhi al cielo e parando un colpo di Sam. Poi però accadde una cosa inaspettata: il tizio che poteva diventare molto piccolo diventò molto grande, e iniziò a cercare di afferrare i membri del team Ironman.

Peter stava combattendo contro Falcon quando il suo sesto senso di ragno lo avvertì di un pericolo, ma non per lui, ma per qualcun altro. Si guardò intorno e vide che Rhodey era a terra e stava per essere schiacciato. Sapeva che non poteva solo lanciare la ragnatela, non sarebbe riuscito a salvarlo in tempo; per questo la cosa più giusta da fare gli apparve cristallina, non ci pensò due volte e si buttò tra il pericolo e l'uomo spingendo via quest'ultimo. Rhodey non aveva capito cosa stesse succedendo, era atterrato un attimo per aiutare Visione, che era stato buttato a terra dal tizio enorme, e non ebbe tempo di reagire in nessun modo. Si girò in seguito alla spinta e al forte schianto e non ci mise molto a capire che qualcuno o aveva salvato spingendolo via. Ma chi? Sam, contro cui stava combattendo si fermò e lo guardò in modo interrogativo. Scott si era accorto che c'era qualcosa che non andava, e per questo si fermò.

Tony, Steve e Bucky lo osservarono mentre accadeva,e Tony spalancò gli occhi, era l'unico a sapere davvero chi fosse Spiderman, che era solo un ragazzo che lui stesso aveva lanciato in qualcosa di molto più grande e incasinato; per questo volò verso gli altri per soccorrere un ragazzo che non aveva fatto niente di male; Natasha, T'Challa, Clint e Wanda si fermarono e lo guardarono volare via verso Scott, che pensò che lo volesse attaccare e perciò puntò i piedi mettendosi in posizione da battaglia. Vedendo chi stava arrivando Rhodey capì velocemente chi si era sacrificato. Ma non aveva senso, Spiderman non lo conosceva così bene da rischiare la sua vita per lui. "Sposta il piede!" Gridò Tony "Cosa?" chiese Scott visibilmente confuso. "Sposta. Quel. Cazzo. Di. Piede." Ringhiò di nuovo Tony. Prima che Scott potesse fare come gli veniva detto sentì una strana sensazione sotto il piede.

A Peter mancò il fiato quando l'enorme piede lo schiacciò. Pensò che fosse la fine, il peso era troppo da sopportare, ma poi pensò a tutto quello che voleva ancora fare, pensò che voleva ancora chiedere di uscire a Liz, che voleva andare al MIT e laurearsi lì, ma soprattutto pensò a zia May, a come si sarebbe sentita se avesse perso anche lui. Decise che non poteva farle quello, e che doveva alzare quel piede gigantesco da lì. "Forza ... forza Spiderman ... forza Peter ... forza Spiderman." Mugugnò mentre lentamente alzava da sé quel grandissimo peso. Riuscì ad alzarlo a sufficienza da riuscire a scivolare via, e quando lo fece la prima persona che fide fu Tony. "Hei signor Stark ..." Disse, per poi svenire subito dopo.

Tony corse dal giovane supereroe appena questo svenne, seguito a ruota da Rhodey. Scott tornò piccolo, capendo finalmente ciò che era successo, provò ad avvicinarsi al corpo immobile, ma Tony lo colpì con il repulsore.

"Hei ... hei ... bimbo ragno ..." Lo chiamò Tony, senza ricevere risposta. Rhodey si avvicinò, uscì dall'armatura e delicatamente gli tolse la maschera. Aveva intuito che fosse giovane, ma non si immaginava che fosse così giovane, diavolo, sembrava un dodicenne. Bucky e Steve stavano scappando quando Bucky si voltò e vide il ragazzo steso a terra che sembrava morto e si fermò di colpo. Anche Steve si fermò di conseguenza "Andiamo Buck! Forza, è la nostra occasione!" "Steve ... che cosa stiamo facendo? Guarda cos'è successo ... possiamo parlarne con il governo, abbiamo già dato per scontato che non ci ascolteranno. Possiamo dire cos'è successo con lo psicologo, possiamo dire dei super soldati, ci sono altri modi per risolvere questa cosa." Steve guardò il suo amico, consapevole che se fossero rimasti lì il percorso sarebbe stato più duro e difficile di quanto sarebbe stato se fossero scappati, ma vide anche il desiderio e la profonda necessità di fare finalmente qualcosa di giusto dopo così tante cose orribili che aveva fatto, anche se involontariamente. Per questo annuì.

Tony si inginocchiò vicino al giovane eroe, cercando un qualsiasi segno che gli dimostrasse che questo stava ancora bene. Provò a chiamarlo, ma non ricevette nessuna risposta, e allora iniziò ad avere davvero paura; tolse la maschera al giovane eroe, e ignorò i sussulti che sentì dietro di lui focalizzando totalmente la sua attenzione sul ragazzo che giaceva inerme sulle sue ginocchia. "Friday? Chiama Helen Cho." Prese il ragazzo tra le sue braccia e volò verso il jet per portarlo alla torre.

Rhodey non riuscì a muovere neanche un muscolo per lo shock che la rivelazione dell'età di Spiderman; come un ragazzo così giovane aveva potuto pensare di mettere la sua vita a rischio in quel modo per una persona che neanche conosceva. Quando però Tony lo prese tra le braccia si riscosse e volò dietro di loro verso l'ala dell'infermeria della torre. Appena gli fu possibile entrambi gli uomini si sedettero al bordo del letto del ragazzo svenuto, e rimasero lì in silenzio a guardare il giovane supereroe per ore, finché a un certo punto Tony chiese a Rhodey se voleva del caffè; Rhodey però non rispose, era come in trance mentre guardava quel viso che sembrava così giovane. Tony si alzò e andò a prendere di tazze di caffè. Passarono alcuni minuti e finalmente Peter si mosse mugugnando; Rhodey saltò in piedi, e iniziò a chiamare il giovane "Spiderman ... Spiderman, mi senti?" Peter aprì gli occhi, e trovandosi in un luogo sconosciuto il suo primo istinto fu scappare, e per questo saltò in alto, atterrando sul soffitto e mettendosi in posizione d'attacco. "Wow ragazzo, siamo dalla stessa parte." Peter allora si calò giù dal soffitto lentamente, ma il movimento prosciugò totalmente le sue forze, che erano già praticamente nulle a causa dello sforzo disumano affrontato prima. Rhodey si risedette, e vide che gli occhi del giovane si stavano lentamente chiudendo per la stanchezza. "Perché l'hai fatto? Perché mi hai salvato?" Gli chiese, desideroso di risolvere questo suo interrogati. Peter sorrise stanco. "Siamo dalla stessa parte, no?" Rispose, e si addormentò. Rhodey sbatté un paio di volte le palpebre, e poi sorrise. 'Questo ragazzo ha davvero un cuore troppo grande per il suo stesso bene' pensò prima di alzarsi e andare a cercare Tony.

I'll always be with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora