20 -Quale spettacolo è l'amore

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20 -Quale spettacolo è l'amore




Dopo quel terremoto scatenatosi, uscire da quello spogliatoio non fù per nulla semplice. Con fatica i due ragazzi, si ritrovarono nello scavalcare cumoli di oggetti oltre alle panche e gli armadietti, che rovesciandosi, bloccarono l'uscita.

Finalmente fuori, Katsuki preoccupato per quel piccolo Nerd piagnucolone, senza perder tempo, lo chiamò attendendo rispondesse a quella dannata chiamata con il cuore che non smetteva un secondo di battere.

"Kacchan?"

"Grazie al cielo Deku! Stai bene?" Sospirò sentendo la voce del suo migliore amico dall'altro capo.

"Sì sto bene. E voi?" Izuku si espresse direttamente al plurale, immaginando già Katsuki insieme a Kirishima in quel momento.

"Sì stiamo bene. Dove sei adesso?"

L'omega dai capelli verdi che intanto stava salendo le scale del dormitorio degli alfa, posò lo sguardo sulla sua mano destra, perfettamente intrecciata con quella di Shouto. Doveva dirglielo così di getto che avevano fatto pace? Meglio di sì, Kacchan avrebbe capito.

"S-sono con Shouto..." Balbettò appena con un filo d voce imbarazzata. "Stiamo raggiungendo camera sua." Continuò con l'imbarazzo alle stelle, incrociando il suo sguardo.

Katsuki basito, si bloccò nel ben mezzo del corridoi elaborando quelle poche parole balbettate dal piccolo nanetto irlandese, sotto gli sguardi curiosi del suo fidanzato.

"SEI CON IL BASTARDO A META'?!" Urlò non riuscendo a crederci, ignorando capelli di merda.

Come diavolo era possibile? Li aveva lasciati un paio di ore prima, con Deku che lo evitava come la peste.

"S-sì!.." Ammise ancora l'altro sempre più in imbarazzo, percependo le gote arrossarsi.

"Ti spiego dopo Kacchan. Abbiamo ancora molto da chiarire adesso!" Asserì ancora, sperando così di riuscire a fargli intuire qualcosina.

Dall'altro capo della scuola, il biondino ancora a bocca aperta elaborò quelle poche parole portando una mano sulla fronte, rilasciando poi un sospiro consapevole.

"Ok, ho capito. Almeno hai avvisato tua madre?"

"Sì, mi ha già chiamato lei."

Sempre l'omega dai capelli chiari incrociò lo sguardo del suo ragazzo, che non smetteva un attimo di fissarlo curioso. "Avvisami quando torni in camera. A domani!"

"A domani. E grazie Kacchan!" Izuku sorrise spontaneamente ripromettendo di raccontare tutto all'amico l'indomani mentre varcava la soglia della camera di Shouto, riattaccando la chiamata.

Dall'altro capo della scuola, Bakugou lasciò andare quel pesante sospiro, ancora un po' preoccupato del il Nerd. Stavano facendo pace, era ovvio, ma non poteva negarsi una punta di preoccupazione.

"Si sono rimessi insieme?" Eijiro aveva intuito qualcosa ascoltando.

"Quasi! Si stanno chiarendo." Sbottò per nulla tranquillo.

"Capisco la tua preoccupazione! E sai meglio di me quanto hanno sofferto entrambi nello stare separati per tutto questo tempo!..." Asserì serio e deciso l'alfa con i capelli rossi. "Concediamogli una possibilità! Penso abbiano imparato dai loro errori." Concluse schioccando un bacio sulle labbra dell'altro.

"Perché devi mostrare questo tuo lato saggio tanto sfacciatamente? Non ti sopporto quando hai ragione!" Sbottò a denti stretti, fissando con astio quello che era un totale idiota a scuola, ma che sembrava possedere molta più empatia di lui.

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