41 -Amarsi è una promessa di felicità
Dicembre...
In fondo l'arrivo di dicembre, significa solo: tanto freddo, il natale alle porte e un altro anno che inesorabilmente stava terminando, portandosi via tutti i ricordi ad esso legati, belli o brutti che siano.
Osservando il cielo scuro e la pioggia battente da dietro la finestra di casa sua, il giovane tirò un piccolo sospiro, sentendo un brivido di freddo stagliarsi per tutta la schiena nell'immaginare le temperature all'esterno.
"Odio la pioggia!" Sbottò. L'inverno non gli dispiaceva tutto sommato, ma non aveva mai apprezzato particolarmente la pioggia.
Tornando al suo operato, allontanò la mente dai mille pensieri che in un attimo stavano prendendo piede, minacciando di distrarlo rischiando di rovinare la cena, che con grande fatica aveva preparato, osservando la pioggia farsi solo più forte.
"Speriamo smetta!" Sospirò.
"Katsuki! Ti serve aiuto?"
Udendo la voce squillante del SUO capelli di merda, l'omega fissò la figura del fidanzato con la coda dell'occhio.
"No. Tieni d'occhio Harumi e Haruki!" Asserì serio, dando una controllata al forno.
"In questo momento sono tranquilli. Ti serve aiuto? Sei sicuro di riuscire a preparare tutto da solo?" Tornò a chiedere il rosso, avvicinandosi ai fornelli allungando una mano verso una delle pentole posta sul fuoco, sentendo una sonora manata infrangersi sulla sua mano.
"Non toccare!" Lo fulminò il biondo infastidito.
"Ahia! Volevo solo aiutarti!" Si lamentò l'altro.
"Se proprio vuoi aiutare... Apparecchia la tavola mentre io mi occupo della cena!" Concluse il biondo sicuro di sé.
Offeso, Eijiro rivolse un intenso sguardo al partner inarcando le sopracciglia, mentre quello tornava ad occuparsi della cena ignorandolo, preferendo lasciar perdere facendo quanto richiesto.
Dopo una trentina di minuti circa, Kirishima udì il citofono di casa, catapultandosi velocemente all'entrata per accogliere i suoi ospiti, mentre il fidanzato completava gli ultimi preparativi. Frettolosamente aprì la porta d'entrata osservando Izuku entrare rapidamente stringendo Sumire tra le sue braccia, con Shouto che reggeva l'ombrello per ripararsi dalla pioggia battente.
"Questa pioggia non ci voleva!" Sospirò Todoroki pesantemente, sentendo un brivido gelido lungo la schiena, riponendo l'ombrello fradicio in un angolino sfilando le scarpe.
"Ciao piccola! Da quant'è che non ci vediamo? Vieni da zio Eijiro!" Euforico, l'alfa con i capelli rossi si rivolse alla bambina, che altrettanto entusiasta, si gettò tra le sue braccia felicissima, volgendo poi la sua attenzione anche ai genitori della bambina invitandoli ad accomodarsi.
Repentina la coppia, entrò in casa alla ricerca dei gemelli che stranamente, stavano tranquilli nel passeggino, mentre la loro mamma continuava a trafficare dietro i fornelli.
"Kacchan!"
"Siete arrivati finalmente!" Ma il biondo si vide ignorato platealmente, a favore dei suoi due figli.
Stregati da quei due piccoli e adorabili bambini, che appena il giorno prima avevano compiuto 3 mesi di vita, Shouto e Izuku ricevendo un cenno positivo dal padre dei neonati, li presero in braccio rapiti dalla loro tenerezza, mentre Eijiro continuava a giocare con Sumire felice di rivederla, con Katsuki che roteò gli occhi al cielo infastidito, intimando coloritamente tutti i presenti nel prendere posto a tavola.
STAI LEGGENDO
Something just like this (Omegavers/mpreg)
Fiksi PenggemarStoria nata da semplice desidero di buttarmi a capofitto nell'omegavers, sperimentando nuovi scenari e esperienze tutte nuove. (Super long del 2021) Vi stupirò! O almeno è ciò che mi auguro di poter fare. La storia sarà un omegavers/mpreg, No quirk...