9 -Conoscersi è un bene, frequentarsi è meglio

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9 - Conoscersi è un bene, frequentarsi è meglio.



Un sospiro. Il suono di un prolungato sospiro tremante, accompagnato da due mani che si arpionavano ad una maglietta ed un sorriso emozionatissimo.

Il giovane si abbandono contro il materasso, girandosi e rigirandosi più volte non riuscendo proprio a prendere sonno.

"E' bellissimo!..." Sospirò ancora ripensando a due iridi rosse rubino e dei folti capelli biondo chiarissimo.

"Mi batte il cuore!" Portò una mano al petto, adagiando completamente il palmo sullo sterno, sentendo il muscolo involontario, battere frenetico ad una potenza inaudita

Sempre più su di giri, Eijiro balzo seduto sul letto tirando un bel respiro dando un occhiata alla sveglia che segnava le 2:00 della notte.

"Non riesco proprio a dormire oggi!..." Sentiva il corpo pervaso da inspiegabile stato adrenalinico.

Cercando di fare il meno rumore possibile si alzò scendendo le scale fino a raggiungere la saletta comune del dormitorio degli alfa, sistemandosi su un divanetto con lo sguardo perso a guardare la luna.

"Non vedo l'ora sia domani. Voglio rivederti Bakugou Katsuki!"

Sorrise rannicchiando le gambe al petto poggiando il viso tra di esse, mentre l'ennesimo sorriso si allargava sul dolce e sorridente volto dei giovane con i capelli rossi che ricadevano perfettamente lisci intorno al suo volto.

Con ansia attendeva il momento in cui sarebbe andato al corso di recupero per rivedere quel bellissimo omega che sembrava avergli rapito il cuore con un solo sguardo.

*

Dall'altro lato del cortile, nel dormitorio degli omega, un figura longilinea e con dei capelli indomabili, si aggirava per il dormitorio agitatissimo e con i nervi a fiori di pelle.

Con passo rabbioso raggiunse la saletta comune, totalmente deserta vista l'ora tarda, ma era proprio questo quello che si augurava. Non trovare nessuno per annegare i suoi dispiaceri in un enorme barattolo di cioccolato.

Non era salutare e nemmeno normale, che avesse voglia di cioccolato alle 3:00 del mattino, ma andava così.

"Colpa di quello stronzo e del suo profumo di merda!" Sbottò sedendosi su un divanetto con un cucchiaio tra le mani, mentre trangugiava cioccolato.

Non poteva andare da Deku, non valeva la pena svegliare l'amico per un idiota con degli schifosi capelli rossi tutti sparati per aria, tra l'altro; anche leggermente più basso di lui. Anche se di appena 2 o 3 centimetri.

"E quello sarebbe un alfa?! Sti cazzi! Sono più alto io!" Tornò alla carica sempre più indiavolato.

Proprio non riusciva a cedere all'idea d'aver incontrato quel tipo e che dal giorno successivo si sarebbero visti quasi ogni pomeriggio per impartirgli delle lezioni di recupero.

Con quale criterio sarebbero andati avanti senza lasciarsi influenzare dai loro profumi? Non lo sapeva è non voleva nemmeno pensarci.

"FANCULO!" Sbottò per l'ennesima volta con tono più alto, sbattendo il barattolo semi vuoto sul tavolino basso della saletta.

Proprio non riusciva a dormire quella notte.

*

Un suono, un suono ripetitivo, continuo e duraturo.

"La sveglia..." Biascicò un ragazzo tirando fuori la testa dalle coperte allungando un braccio verso il cellulare per farlo smettere.

Con uno sbadiglio si tirò sù, sfregando i pugni sugli occhi, stiracchiando la schiena. Sentiva la voglia matta di tornare a letto e dormire, ma non poteva.

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