33 -Guarda al futuro e vivi il presente

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33- Guarda al futuro e vivi il presente



Infastidito dal suono della sveglia, il giovane allungò un braccio da sotto le lenzuola spegnendo quell'aggeggio infernale. Molto stancamente, si tirò su sentendo un abbagliante raggio di luce proveniente da sotto le tende della sua camera da letto, colpirlo dritto in faccia, cominciando ad imprecare contro il mondo intero già di prima mattina. Se non era riuscito a farlo irritare la sveglia, ci era riuscito tutto il resto.

Compiendo uno sforzo immane, l'omega da corti e ribelli capelli biondi uscì dalla camera, dirigendosi verso il bagno, scendendo poi le scale di casa con estrema calma, lasciando scorrere la mano sinistra sul corrimano, mentre un piccolo sorriso si allargava sulle sue labbra. E con quel senso di felicità nel cuore varcò la soglia di quell'adorabile cucina, spalancando le tende, dando una rapida occhiata al piccolo e grazioso giardino.

"Devo prendere un tagliaerba elettrico! Quello che abbiamo non va bene!" Annotò a mente.

Subito azionò la macchinetta del caffè per poi accomodarsi dietro il tavolo osservando, ogni minimo dettaglio di quella cucina dalle discrete dimensioni, ma ben organizzata, con un sorriso che si dipinse sulle sue labbra.

"E' mio!... Qui dentro, è tutto mio!" Affermò con una nota di felicità, continuando ad osservare il suo piccolo e modesto nido d'amore.

Paragonata all'immenso e lussuoso attico della madre del bastardo a metà, casa sua era davvero molto piccola e umile. Ma lui la trovava perfetta da ogni punto di vista.

Di lavori da fare c'è n'erano ancora parecchi. Mancavano tutti i mobili del salotto, l'ingresso e le due camerette. Oltre a tanti altri piccoli dettagli come: quadri, tende, tappeti, lampadari e soprammobili di cui si sarebbero occupati man mano. Ma la cosa più importante adesso! Era essersi finalmente trasferito in quella casa, che considerava davvero sua.

"Anche se abbiamo arredato solo cucina, bagno e camera da letto. Va più che bene per adesso!" Sospirò fissando il pavimento e le piastrelle.

Aveva trascorso l'intera estate a scegliere piastrelle e mattonelle di ogni genere per la loro casa, insieme a capelli di merda, vedendolo poi sparire insieme al piastrellista che si sarebbe occupato dei lavori, mentre lui andava all'università e poi a lavoro, affidando ogni cosa nelle mani del suo alfa. Passando poi alla cucina e la camera da letto, che avevano scelto insieme e senza litigi. Entrambi perfettamente d'accordo su tutto.

Ma a lavoro ultimato, poteva ritenersi più che soddisfatto. La loro piccola casa era stupenda!

"Meglio darsi una mossa!" Sospirò alzandosi in piedi dandosi da fare.

Eijiro si era alzato all'alba quella mattina, lasciandolo a letto per poi correre a lavoro, mentre lui si era deciso nel voler lasciare il pranzo pronto per il fidanzato, prima di scappare in università.

Adesso che non viveva più con Deku, era tutto sulle loro spalle. Non poteva più appellarsi all'aiuto di nessuno. Ma con un po' di buona organizzazione e tanto sacrificio, potevano gestire ogni cosa.

Veloce si diede da fare, preparando il pranzo che lasciò in frigo, insieme ad un biglietto attaccato sopra, e che informava il compagno del pranzo già pronto. Per poi darsi un ulteriore mossa rassettando la cucina, correndo in bagno a prepararsi.


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Da quando Katsuki ci era traferito nella sua nuova casa insieme a Kirishima, vivere in quel grande appartamento comportava abitudini e ritmi completamente differenti.

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