4. Antipatie

2.6K 84 111
                                    

Maggie non era più la sé stessa di un tempo, quella che amava chiacchierare con le persone e fare amicizia. Era diventata molto più riservata, preferendo stare in silenzio ed ascoltare. Parlava raramente se non c'era Selene al suo fianco ad aiutarla.

Ed anche quel giorno era così. Victoria, tornata a Monaco insieme al suo fidanzato e all'altro figlio, l'aveva invitata a passare un pomeriggio con loro in barca... quando mai aveva accettato!

La sua fengári non c'era, dato che sua madre sarebbe passata a trovarla, e Maggie era rimasta da sola. Si era presentata all'invito solo per non dover passare tutto il pomeriggio senza nessuno e fuori casa, soprattutto.

C'era persino il fratello di Victoria, Max, che cercava continuamente di intavolare una conversazione che potesse coinvolgere tutti quanti, ma senza risultato. Maggie se ne stava lì, silenziosa, sorridendo ogni tanto alle battute di Victoria. E basta.

Ed ogni volta che uno tra Tom e Max si trovava nell'arco di dieci centimetri di distanza da lei, la rossa indietreggiava o si spostava.

Si dava mentalmente della stupida ogni volta per rendere le cose così maledettamente evidenti, ma non poteva farci niente, purtroppo. I suoi movimenti erano troppo spontanei per essere controllati.

Riemerse dai suoi pensieri giusto per sentire ciò di cui Max e Tom stavano conversando. Si sforzavano di parlare in inglese, affinché anche lei potesse capire. Le faceva piacere, per carità, ma allo stesso tempo avrebbe preferito rintanarsi da qualche parte per stare sola con sé stessa.

Non era più abituata alla confusione, seppur Selene facesse più rumore di una mandria di tori.

<<Quest'anno lo vinco io, il mondiale>>

<<Non tirartela da solo, Max>> lo rimbeccava il cognato.

<<Non me la tiro, sono bravo a sufficienza per vincere e battere Hamilton>> sentenziò l'olandese, fiero. <<Sapevo già di essere destinato a vincere, solo stavo aspettando di avere la macchina adatta. Adesso posso distruggere la concorrenza!>>

Maggie non poté fare a meno di pensare a quanto fosse borioso quel ragazzo! Accidenti, aveva, da solo, l'ego più grande di quello di tutta Monaco messa insieme.

<<Hamilton è forte, amico>> Tom alzò le spalle. <<Mi auguro per te che sia così, però non canterei vittoria tanto facilmente>>

<<Secondo me non vinci>> scherzò Victoria, tenendo in braccio il figlio e dandogli dei pezzetti d'uva da mangiare. <<Sei troppo sicuro di te e stai sputando troppo in alto>>

<<Sempre dolcissima, sorellina>>

<<Maggie, secondo te?>> la interpellò Tom, sorridendole amichevolmente. Nessuno di loro sembrava aver notato il tremore che le scuoteva visibilmente le mani, e per fortuna.

<<Ah>> bisbigliò lei. <<Non seguo la Formula 1, quindi... non posso darvi nessun parere>>

Max si voltò a guardarla, gli occhi blu ben fissi su di lei. <<Sono il più forte>>

Maggie dovette aver fatto una faccia stralunata, perché gli occhi del pilota si assottigliarono, in attesa di un altro tipo di risposta. Alzando un sopracciglio, la ragazza scosse il capo. <<Per me sei solo presuntuoso>> le scappò. Si tappò la bocca con la mano subito dopo.

<<Uhhh>> esclamò Victoria, iniziando a battere le mani. <<Fratellino, mi sa che abbiamo trovato la tua anima gemella!>>

Ma Max non rispose, troppo impegnato ad osservare Maggie, che se ne stava lì, ferma, a mordersi la lingua. Maledizione a me e al mio caratteraccio.

Survivor - Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora