49. El Campeón

1.2K 73 64
                                    

Il sole spagnolo splendeva oltre le lenti scure degli occhiali di Maggie Soler, illuminandola e facendole brillare la pelle con i suoi raggi. L'atmosfera profumava di casa sempre di più ogni secondo che passava.

<<Dio>> sussurrò, rivolta ai suoi accompagnatori di fiducia. <<Mi era mancata la Spagna>>

<<Possiamo tornarci ogni volta che vuoi, meisje, lo sai>> Max le passò il braccio intorno alle spalle, camminandole accanto. <<Basta solo una parola e giuro che ti ci porto per tutto il tempo che vuoi>>

<<Sei un paraculo, sai?>>

<<Mai detto il contrario>>

Victoria rise, tirando una manata sulla spalla del fratello e portandolo ad alzare gli occhi al cielo.

Il bastone di Maggie batteva regolarmente contro il suolo del Circuito di Barcelona-Catalunya, rendendo ogni passo più faticoso a causa del calore intenso. Nonostante questo, però, sorrideva.

Max non ricordava l'ultima volta in cui l'aveva vista tanto felice.

Dopo aver spostato qualsiasi impegno in agenda, aveva scelto di accompagnare il suo fidanzato proprio al Gran Premio di Spagna. Ed era lì, infatti, pronta ad incoraggiarlo e a vederlo vincere.

Pronta a strillare il suo nome quando l'avrebbe visto sul podio.

Perché, pur di vederla tifare per lui, Max avrebbe spinto a mani nude la sua macchina fino al traguardo se fosse stato necessario.

<<Ci sono un paio di persone che vogliono conoscerti, schatje>> le annunciò, notando già la crescente preoccupazione che albergava in lei. <<Ma sta tranquilla, piccoletta, non è nessuno di completamente normale! Non farai brutta figura!>>

Seppur stesse scherzando, Maggie lo fulminò in una maniera tale da spingerlo a ricacciare indietro tutti i brividi che gli stavano squarciando la schiena.

Era veramente inquietante quella ragazza quando ci si metteva!

<<Ti conviene tacere>> gli fece presente sua sorella, ridacchiando sotto i baffi. Per fortuna che Selene non c'era, altrimenti quelle tre avrebbero formato una squadra impossibile da gestire!

<<Ho notato>>

Senza aggiungere altro, si diressero verso l'entrata del paddock, scambiandosi soltanto qualche occhiata e qualche sorriso quando i fotografi li avvistarono in mezzo alle altre persone.

La cosa che fece veramente piacere a Maggie, però, fu il notare come nessuno, nessuno, si stesse concentrando sul suo bastone. Le sembrava di essere tornata al Natale passato in Olanda, in compagnia della famiglia di Max, perché anche lì, esattamente come in quel momento, si era sentita una persona libera. Una persona che non andava in giro zoppicando, una persona che non doveva per forza appoggiarsi a qualcosa per riuscire a muoversi.

Una persona come tutte le altre.

Riconobbe al volo il ragazzo girato di spalle, intento a chiacchierare con un meccanico della Ferrari. I capelli scuri e leggermente arruffati erano riconoscibili anche da cinquecento metri, ma il segno che lo contraddistingueva era un altro: il tono di voce.

La parlantina fresca, rigorosamente in italiano, era la caratteristica che più le faceva dire "Ah..."

Questo è Charles Leclerc.

Il giovane pilota monegasco si voltò non appena Max lo chiamò ed i due si salutarono con una stretta di mano tipica di amici ed un piccolo colpo sulla spalla, portando la spagnola e la sua amica a sorridere.

Survivor - Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora