21. Una farfalla senza ali

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<<Sei una grandissima testa di cazzo!>> sbottò Selene, non appena l'olandese volante aprì la porta. Subito, incrociò le braccia al petto ed alzò le sopracciglia, in attesa di una risposta che non arrivò. <<Allora? Non hai niente da dire?!>>

<<Di che stai parlando, Selene?>>

<<Sto parlando del fatto che sono ventiquattro ore, ventiquattro, che Maggie piange ininterrottamente perché si è convinta del fatto che abbia rovinato tutta l'amicizia che c'era tra voi due. Mi spieghi per quale cazzo di motivo non la chiami?>>

Max scosse il capo leggermente. Si vedeva che fosse sorpreso da quella visita inaspettata. <<Perché mai dovrebbe essersi convinta di una cosa del genere, scusa?>>

<<Perché è scattata indietro, Max>> fu la risposta secca della spagnola, che abbassò la testa per un solo secondo. <<Perché non è riuscita a oltrepassare i suoi timori>> sussurrò.

<<Io... io credevo che volesse stare da sola, Selene. Che volesse ritagliarsi il suo spazio personale...>> fece il pilota, parlando sinceramente. <<Te lo giuro. Anzi, credevo che fosse lei ad essere arrabbiata con me. Le ho chiesto io di mostrarmi quel passato che le manca, le ho chiesto io di farmi vedere uno spezzone della sua sfilata. È stata colpa mia se ha rivisto un qualcosa che l'ha fatta star male!>>

<<Maggie è... Maggie è una farfalla a cui hanno strappato le ali, Max>> mormorò Selene, abbozzando un sorriso e addolcendo la propria espressione. Aveva già capito quale fosse il problema: si era trattato di un malinteso grande come una casa. <<E proprio perché è una farfalla ferita bisogna imparare a capire come sta>>

<<Ci provo, davvero. Ci provo, ma ogni volta mi sembra di star leggendo un muro>>

<<Non puoi fargliene una colpa per questo, Max>>

<<Non gliela faccio, infatti. È solo che... è solo che vorrei capire perché fa così. Vorrei capire perché una volta mi abbraccia mentre mi fa i complimenti perché ho vinto il mondiale ed un'altra mi guarda come se fossi pronto ad aggredirla da un momento all'altro! Non voglio forzarla, no... però...>>

<<Ascolta...>> incominciò a dire Selene, appoggiandosi alla ringhiera che delimitava il pianerottolo dell'appartamento dell'olandese. <<... non posso scrivere una storia che non mi appartiene, e per questo motivo non ti dirò le motivazioni di Maggie. Però sappi, sappi, che quella ragazza si merita solo il meglio da questo mondo>>

<<Lo so, Selene. Fidati che lo so. Ma non posso vivere con la costante ansia di dire o fare qualcosa di sbagliato. Non mi perdonerei mai se la ferissi. Penso che per te, comunque, valga lo stesso concetto, oppure mi sbaglio? La differenza tra me e te è che lei di te si fida. Di me no!>>

<<Ma lei di te si fida, cabrón!>> esclamò la ragazza, fissandolo con quelle sue iridi verdi così profonde e colme di verità. <<È la prima volta da anni che la vedo aprirsi così tanto con qualcuno. Tu e Victoria... tu e lei siete riusciti a farla ridere, a farla sorridere. Non la vedevo in quel modo dalla sua ultima sfilata! Per quanto mi faccia male ammettere che io ho fallito, so che voi due siete la cosa migliore che le sia capitata! E non posso vivere sapendo che per un malinteso del cazzo lei potrebbe perdervi entrambi, non se io posso fare qualcosa per impedirlo!>>

<<Selene...>>

Ma lei lo interruppe, facendo cenno di no con la testa ed incrociando il suo sguardo. Aveva gli occhi ricoperti da un velo lucido, come se ricordare quello che era stato anche il suo passato riuscisse a riaprire delle ferite che in realtà non si erano mai chiuse sul serio.

Survivor - Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora