XLII

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Pov William:

Mi accendo una sigaretta per concentrarmi nonostante l'ora tarda,tra poche ore dovrò andare all'università e voglio prima mettere insieme delle idee.
Scrivo alla lavagna degli appunti e dei pensieri.
Sputo fuori del fumo e guardo la lavagna poi sorrido "ecco" soffio.

...

Vado in direzione e poso il mio piano sulla scrivania.
Il preside mi osserva "l'università per tutti,ha bevuto Moriarty?".
Scuoto il capo "ci sono ragazzi meritavi anche fra chi non è nobile e non può permettersi un'istruzione".
"È impossibile!".
"Anche sposare un uomo lo era! E guardi un po'!"mostro la fede "era impossibile avere un bambino ed io sei mesi fa l'ho partorita! E maledizione ho passato la mia vita a cercare di cambiare questo mondo,questo sistema... lo faccio io! A titolo gratuito,un solo giorno alla settimana dia la possibilità a chiunque lo desideri di seguire le mie lezioni!".
"Cosa spera di ottenere?".
"Un cambiamento,se il popolo viene istruito,se i ragazzi riescono a leggere e a scrivere potranno un giorno accedere a dei lavori e avere una vita dignitosa,con l'istruzione possiamo combattere buona parte della alfabetizzazione che c'è fra le strade di Londra! Lei è il rettore qui... agisca per amore degli studenti non per amore del denaro".
Lui sospira pesantemente "non so se il governo approverebbe".
"Lo farà! Ci parlerò io! Mi faccia fare una prova".
Lui mi guarda "Moriarty,se vostra figlia crescendo vi somiglierà,povero vostro marito".
Sorrido soddisfatto "e non ha visto mio marito,grazie"esco soddisfatto.

...

"Un giorno alla settimana in cui tutti,di qualsiasi ceto sociale possono partecipare a delle lezioni mirate,sei davvero un rivoluzionario"Mycroft sputa fuori un po' di fumo dalle labbra posando la sigaretta "se non firmassi tuo fratello mi lincerebbe e il mio mi offenderebbe ma soprattutto,io me ne pentirei per sempre,eh sia".
Sorrido "grazie".
"Costruiamo un mondo più pulito in cui la piccola Sophie può crescere serena"firma il permesso.
Sorrido dolcemente "per lei,per Sherlock,per Louis,per Albert e per chi verrà... il mondo è un posto meraviglioso,se lo aiutiamo un po' può cambiare".
Mi passa il documento.
"Magari poi,Sophie potrebbe avere un cuginetto".
"Lo spero William,lo spero tantissimo".
Sorrido ed esco.

...

Sospiro pesantemente e poso la cesta con dentro Sophie vicino alla cattedra "bene iniziamo!"dico ai miei alunni,iniziò a scrivere alla lavagna "come abbiamo già visto in precedenza è la costanza che cambia tutto e-"
Sophie si lamenta.
Non volevo portarla qui,ma Sherlock è stato convocato da Lestrade,Louis è a lavoro e Albert era occupato con qualche affare del governo.
La prendo in braccio senza smettere di ripetere e la poso in braccio a Tate che sussulta a disagio "molto bene! Avete delle domande?!"
"Signore lei è una nuova allieva?".
Sorrido "si,la prima ragazza del corso"scherzo.
"È molto carina!".
"Direi di sì".
Il preside passa e vede la bambina "Moriarty".
Faccio spallucce continuando a spiegare.
"Lei lo sa che non può rivoluzionare così l'università vero?".
"Oh andiamo ho degli esami da fare e non avevo nessuno a cui lasciarla quindi avrei dovuto mancare alle mie responsabilità di professore e o di genitore e non mi sembrava logico".
"Non è logico portare una bambina in classe".
"Nessuno viene disturbato".
"Maledizione Moriarty!".
"Ho tutto sotto controllo".
"Non mi sembra"
"E invece si! Ah! Ho ottenuto il permesso".
Lui mi guarda "riesce ad ottenere ciò che vuole sempre eh?".
Faccio spallucce "so avere argomenti convincenti".
"Non avrà la mia approvazione,ho ripensato bene"va via.
Mi poggio alla cattedra "vorrei parlare con voi di qualcosa che ha poco da spartire con la matematica ma che so possa essere interessante per molti di voi".
I ragazzi mi guardano.
"Non siete stanchi delle classi sociali che ci dividono e ci qualificano come se fossimo dei meri oggetti di poco conto,il valore di qualcuno si vede quando può competere ad armi pari con un suo pari,non siete nati per conformarci alle regole,avete una testa pensante ed io ho piena fiducia di ognuno di voi"mi siedo sulla cattedra.
Lucien si alza "cosa possiamo fare?!".
Sorrido soddisfatto "quando un sistema non è più disposto a conformarsi e a stare a certe regole collassa e lì avviene la rivoluzione,una rivoluzione che non porterà più nessuna Frieda a sacrificarsi ingiustamente solo per aver amato qualcuno di un'altro ceto sociale,non esisteranno più ragazzi costretti ad umiliarsi per poter avere una possibilità".
"E cosa rimane?"mi chiede timidamente un alunno.
Sorrido "la libertà".
Lucien "occupiamo l'università finché non accetteranno di aprire le porte a tutti!".
Gli altri asseriscono.
Sorrido e guardo la mia bambina,guardami. Guarda cosa preparerò per te mio piccolo tesoro.

...

Osservo soddisfatto i ragazzi davanti all'università che si rifiutano di entrare e di far entrare altri,hanno coinvolto anche altri ragazzi di altre classi,nessuno può adottare violenza contro di loro,sono tutti figli di nobili facoltosi,intoccabili.
Il preside parla esasperato "mi capite?!".
Ti vedo e sorrido lievemente "Holmes!"
Sorridi fumando "ma non mi dire,non avrei mai detto che ci fossi tu dietro a questi pazzi"scherzi "che stai combinando?".
Faccio spallucce "cerco di far arrivare pacificamente alla direzione delle novità".
"Lucien!"é suo padre "che sta succedendo?!".
Il ragazzo lo guarda "mi oppongono ad un sistema sbagliato".
Il preside si avvicina "così stai buttando via la tua felicità ragazzo!".
"La mia felicità si è buttata da un ponte per colpa di gente come voi che vede confini in ogni dove! Padre! Non dovrei essere qui io! Dovrei essere in Frieda e col nostro bambino! Tutto questo mi è stato strappato via e voi lo sapete,non voglio ci sia qualcun altro come me! Aprite le porte anche a chi non se lo può permettere la società ha bisogno di unione! Basta distinzioni!".
Sorrido fiero.
Sputi un po' di fumo "ma che hai combinato?"sorridi "è questo che fai tu,accendi il fuoco nelle persone".
Il preside sospira pesantemente "eh sia!"

...

Bevo una tazza con te alla caffetteria dell'Università "sono felice,ieri ho portato Sophie con me".
Sorridi "ho l'impressione che se crescesse come te mi farà perdere i capelli".
Rido e ti sfioro la mano "io spero somigli a te,in tutto..."soffio a bassa voce.
"A me?"sorridi "ma se ho un sacco di difetti che mi elenchi di continuo"scherzi "dico che metto sempre tutto in disordine"
"Amo ognuno di questi,senza di te casa é in ordine ma terribilmente vuota e priva di anima... odio tornare a casa prima di te il giorno,mi sembra persino troppo fredda".
Sorridi guardandomi "sono pazzo di te"soffi "ma questo lo sai già".
Sorrido annuendo.
"Io appoggio tutto quello che fai ma ti prego non esagerare,mi sembri così stanco,non dormi da un paio di notti vero?".
Sorrido abbassando lo sguardo e guardando la tazza del thé.
Mi stringi la mano "lui te ne sarebbe grato,so che tutto questo è per lui".
Sgrano gli occhi e ti guardo.
"Vuoi evitare nascano altri Mark... vuoi che tutti quei bambini abbiano un futuro è un'istruzione proprio come sognava lui vero? Una volta ti disse che avrebbe tanto desiderato che tutti i suoi amichetti sapessero leggere come lui".
Sorrido lievemente ed annuisco piano "non renderò vana la sua morte,ogni tanto... ho l'impressione di vederlo" soffio "sento il suo profumo e la sua risata,è successo anche quando è nata Sophie,non riuscivo a risvegliarmi e l'ho visto,mi sorrideva e mi diceva che tu mi stavi aspettando... e che non dovevo preoccuparmi,il posto in cui è adesso è davvero incantevole ed ha tanti libri" soffio,mi trema la mano.
La stringi e mi sorridi.
Chiudo gli occhi un secondo "volevo rimanere lì con lui"ammetto "stavo così bene,non esisteva più nulla ma ho sentito la tua voce ed ho capito che dovevo tornare per te,per Sophie anche se..."mi porto una mano sul viso "sono così stanco Sherlock"ammetto in un mormorio "sento di non avere più la forza di nulla,certi giorni mi sento così inutile e sporco e mi chiedo,se non lo avessi preso con me,se non lo avessi amato tanto lui sarebbe ancora vivo,ma allora perché? Perché continuo a toccare Sophie? La mia presenza la compromette le mie mani sono sporche di così tanto sangue che non è giusto...se tu avessi scelto chiunque altro..."mi blocco.
"Liam"mi scosti la mano dal viso "non hai motivo di sentirti così,Mark aveva bisogno di te,Sophie ne ha bisogno e anche io,tu sei una persona speciale,avrei tanto voluto conoscerti prima per poterti allontanare da tutto questo,smettila di farti del male,va avanti avanza e vinci questa battaglia per chi ti ama e per chi non c'è più".
Ti guardo.
"Questi ragazzi hanno rivoluzionato tutto non per gioco ma perché si fidano di te! Perché sanno cosa hai fatto e non sono spaventati ma ammirati perché hai le tue colpe eh ma hai provato a cambiare un sistema di merda e so che lo cambierai,ho bisogno che tu creda in te stesso come ci credo io amore mio".
Arrossisco "sei con me?" Soffio.
"Ci puoi scommettere!"
Sorrido grato "ti amo".
Sussulti non te lo aspettavi non così in un luogo pubblico ma poi sorridi "sapessi io"

|| Sherliam || don't let me go || Moriarty the patriotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora