Tanto gentile e tanto onesto pare

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Sollievo.

Improvviso, sorprendente, tanto raro da puzzargli come uova marce nel cestino dell'umido.

Si concentra, che la prima impressione non sempre è quella giusta.

Sollievo.

Gli accarezza la fronte, i polsi e le caviglie.

È poroso, morbido, bagnato, freddo.

Non riesce a percepire più l'inferno intorno a sé, quello in cui ha passato i precedenti istanti della sua esistenza subendo un ironico e macabro contrappasso. Il dolore che si ammansisce è un lenire temporaneo di ferite d'inferno che vero inferno non è, almeno non quello minuziosamente descritto da letterati e religiosi, tra i secoli, al di là e al di qua di ogni mare.

In quello, forse, ci brucerebbe più che volentieri.

È semplice da raggiungere - per lui fin troppo facile - ed una volta lì c'è poco da fare, da ribellarsi, da rimediare.

Sempre meglio del mondo in cui vive, sulla cui superficie le fiamme si stagliano nettamente più alte ed incandescenti, capaci di creare un fumo nero e tanto fitto da impedirgli di vedere le cose per come sono realmente, per come realmente devono andare.

E a nulla serve lanciare dadi e tentare il tutto per tutto - che magari così ci allunghiamo la vita e poi ci si ritrova comunque un passo più vicini alla morte.

Che sono sempre gli uomini a rendere la sfera imperfetta e piena di vita in cui abitano un posto che per calore e aridità - umana e non - dovrebbe stare sottoterra, per poi anelare sognanti al paradiso salvifico e, infine, lamentarsi quando si ritrovano ad essere cenere e spirito vagante in una terra di mezzo, che li terrà sofferenti sulle spine - forse per sempre.

Che sono sempre gli uomini a distruggersi, e lui non è altro che un uomo che adempie al suo compito.

Comunque, Manuel non ci ha mai creduto davvero alla storia dell'inferno, del purgatorio e del paradiso, come non ha mai creduto alla lista dei buoni e dei cattivi - crudelmente scritta alla lavagna da un fasullo e soddisfatto giudice supremo.

Non ha mai creduto al doversi comportare bene solo per ricevere qualcosa in cambio - o semplicemente scampare alle punizioni e al dolore - per un fine unico ed egoistico.

Ha imparato, invece, che l'unico valido motivo per essere buoni è quello di prendersi cura dell'altro, in una catena di bene che prima o poi, in un modo o nell'altro, ti restituirà tutto - ma non importa se, non importa quando.

Eppure, essendo solo un uomo in mezzo a tanti altri uomini - contraddittori e traditori per natura - ha tentato di fare ciò a cui non ha mai creduto, dimenticando la lezione che con fatica aveva, invece, imparato.

Destreggiandosi in quel fumo fitto e scuro, in molti hanno tentato di mostrare a Manuel quanto le sue convinzioni fossero sbagliate.

Manuel non ha mai agito per egoismo.

Manuel non ha mai agito per un fine che gli permettesse di guadagnarne a discapito di altri.

Sbagliato - gli ha detto lui, contraddicendoli. - Collabora' co' dei delinquenti che passano la vita a rovina' le famiglie è proprio l'egoismo fatto errore umano.

Finestrini sporchi, anime pure | SimuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora