Cantando cap. 8

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Alice

I giorni seguenti mi sono sentita al telefono col mio spero futuro CC a suon di battute, lui non mi racconta niente di sé, non si apre, non so cosa pensa veramente di me, di noi... spero che non abbia già capito che io sono pazza di lui, anche se riflettendoci non so veramente chi sia... oltre quell' aspetto accattivante, le battute salaci e maliziose. Ho seguito il consiglio di Silvia e non ho ceduto subito rinviando l' inevitabile, cioè di finire nel suo letto visto che lui nel mio a Sacrofano non può venire, troppo lontano.. e poi la presenza di nonna lo inibirebbe anche se fa tanto lo splendido... e poi una parte di me ha paura che dopo aver ceduto, lui  toltosi finalmente lo sfizio... mi darà un arrivederci. Tremo al solo pensiero, intanto devo rimandare la cena insieme, devo aiutare un amico, ma a Claudio dico solo che ho un impegno, lui non mi chiede nulla come le altre volte, anche lui ha un impegno. Quando stacco mi sovviene un dubbio... e se ha un appuntamento con un' altra? Io conosco e ho visto di persona la sua fama di donnaiolo... e se continua a vedere altre donne anche se si sente con me? Si può dire che ci frequentiamo perché ci siamo visti qualche volta ? e lui insiste per stringere? Quando glielo chiedo lui risponde sempre con una battuta, come l' ultima volta...

Gelosa piccola? La mia attenzione è tutta per te.

Ormai non me la prendo più per questo nomignolo che mi ha appioppato dopo il ragazzina, è diventato un intercalare affettuoso... o almeno credo.

Ritornando al mio amico d' infanzia Giuliano, lui è un cantante professionista, canta nei locali e per ricevimenti...  per oggi ha avuto un impegno doppio e per non perderne uno mi ha convinto a prendere il suo posto. A cantare direte... si a cantare, a me piace molto e sono pure brava ma non l' ho voluto far diventare un lavoro, è rimasto un divertimento, quasi un hobby, mi diverto cogli amici col karaoke o comunque nei locali, nelle feste ed ogni tanto aiuto Giuliano. Io poi fondamentalmente sono timida e tranquilla, non riuscirei a vivere questo modo, serate con tante persone che ti fissano... con l' ansia delle organizzazione... anche se certe volte è più pericoloso, preferisco mille volte il mio lavoro... Non c' è neanche bisogno di fare le prove, è già capitato qualche tempo fa e la sua band conosce la mia tonalità, basta provare prima che vengano gli invitati. Mi ha detto che una serata tra professionisti. Il locale già lo conosco, ci sono andata con Silvia che neanche può venire, è ad un convegno, mannaggia mi sarebbe servita la sua presenza, anche se conosco la band. In queste condizioni io generalmente indosso un' armatura per non far prevalere la mia timidezza, faccio finta di essere un' altra...  per cantare devo lasciarmi andare per far trasparire le emozioni e far emozionare anche il pubblico, altrimenti sarei perfetta, ma fredda. Mi hanno chiesto, anzi hanno chiesto a Giuliano una musica soft, niente di gridato, repertorio italiano classico dagli anni sessanta ad oggi, che io conosco e preferisco, anche se alcune canzoni attuali sono carine, ma come tutti tormentoni certe volte lasciano il posto che trovano. Entrano i primi avventori, sono tutti eleganti, io indosso una camicia ed un pantalone, semplice ma elegante. Michele dice che mi dovrei presentare con un vestitino, più accattivante, ma non è da me, non mi sentirei a mio agio, soprattutto quando devo sedermi sullo sgabello. Anche Michele canta di tutto, è un professionista, passa dal cantautore più impegnato a quello più leggero e naturalmente a gruppi di diverso genere, visto che qua vogliono il genere soft mi ha preparato già una scaletta con anche canzoni dei Pooh e Matia bazar.  Inizio proprio da una canzone dei Pooh... sarò un pò antica ma è il gruppo che preferisco...  c' è un posto nel tuo cuore, cantando queste parole  penso a CC... ai pensieri di prima... starà con qualcuna?

Riposa gli occhi e non pensare
C'è la notte che ti aiuta
E dormi e lasciami giocare
A quando non sarai più qui...

 Guardo le persone che entrano ed una figura mi fa sobbalzare, per un attimo mi trema la voce, ma mi riprendo subito... quel dannato Giuliano doveva avvertirmi che era una serata dei medici legali... io gli avevo parlato di CC, perciò non l' ha fatto quel cretino... temeva che mi rifiutassi di venire... proprio ora devo dire queste frasi?

Da allieva a poliziottaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora