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Somethin' 'bout you makes me feel like a dangerous woman
-Ariana Grande

Clare

Ho seguito Aron fino a casa sua con la mia macchina, mi aveva proposto di andare con la sua ma questo avrebbe significato che domani sarei dovuta andare a prendere la mia.
E domani mattina devo anche tornare a casa per cambiarmi dato che lavoro, perciò non potevo proprio lasciarla al locale.

Non particolarmente stupita quando mi ritrovo davanti ad una villa di lusso, vedendo come si atteggiano me lo aspettavo. Mi sorprende più vedere che nonostante il lusso e lo sfarzo abbiano creato un ambiente molto confortevole. Sembra davvero emanare un calore, un'aria di famiglia.

La casa è immersa nel buio e nel silenzio più totale, l'unico rumore che si può udire sono i nostri passi che riecheggiano lungo il corridoio desolato.
Ci sono per l'esattezza dodici porte lungo questo corridoio, tutte quante chiuse. Suppongo siano le loro camere.

Aron entra nella penultima, accendendo la luce e tenendo la porta aperta finché non entro anch'io, poi la chiude alle mie spalle.

La sua camera da letto non è lussuosa come credevo, non saprei bene come definirla... forse provocante, quest'aggettivo le si addice.

Il letto è più grande di un semplice letto matrimoniale, credo sia un king size. Ha la testiera in pelle nera, le lenzuola rosso sangue e le coperte nere.

In realtà è tutta sui toni del nero e del rosso, le pareti, i mobili, gli armadi, persino i libri nella libreria. Anche i led che ha acceso sono rossi.

Se non sapessi che non esistono, in questo momento penserei di essere nella camera di un vampiro.

<< cosa stai facendo li ferma? Non ti mangio mica >> dice con tono sarcastico prendendo dei vestiti dall'armadio.

Poso la borsa e le chiavi della macchina sulla sua scrivania, mentre continuo a guardarmi intorno.

Non ho mai visto camere del genere a casa di nessun ragazzo, credo che l'unica volta in cui ne ho vista una simile era in video porno. E non l'ho guardato per mia volontà, sia chiaro, ma soltanto perché avevo quattordici anni e i ragazzini in classe mia ne parlavano perciò volevo scoprire che cosa fosse.

Alla fine ho continuato a guardarli ogni tanto, quando non avevo niente da fare e mia sorella era a lavoro.

Capitava spesso che fossi sola a casa, e quando capitava cercavo di tenermi...impegnata.

<< tieni metti questi, immagino che quel vestito sia scomodo per dormire. Anche se non mi dispiacerebbe >> mi lancia una sua tuta e una maglietta, prima di prendere qualcos'altro dall'armadio e chiudersi in bagno.

Si chiude a chiave, come se io avessi intenzione di entrare mentre si cambia.

Approfitto del fatto che lui non ci sia per cambiarmi, l'avrei fatto anche se fosse stato qui ma in sua assenza mi sento più a mio agio.

Dato che sotto il vestito non indossavo il reggiseno mi cambio velocemente.
Lui esce proprio nel momento in cui io mi sto infilando i pantaloni. Inizialmente mi lancia uno sguardo veloce, passandomi oltre, per poi tornare su di me e fissarmi le natiche scoperte che in pochi secondi copro con il tessuto dei pantaloni.

Mentre io ripiego attentamente i miei vestiti, ovvero il vestito e il blazer, lui si butta a capofitto sul letto, scombinando le lenzuola.

Appena mi volto verso di lui, avendo finito di sistemare le mie cose, Aron mi lancia una coperta addosso che mi copre la visuale.

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