Il cuore conosce ragioni che la ragione non conosce.

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«Amelie, a che ora ti sei svegliata?»

Mia sorella Nicole, ha ancora l'aria di chi starebbe volentieri a letto,  i folti capelli neri arruffati, gli occhi gonfi di sonno e le labbra con il classico gonfiore mattutino, sembra una bellissima bambina appena sveglia.

«Buongiorno raggio di sole, oggi è un giorno complicato per me, non riuscivo più a dormire, sono sveglia dalle 6.30 del mattino , forse anche da prima a dire il vero, caffè?»

Nicole prende in mano il suo telefono poi mi guarda e addolcisce il suo sguardo.

«Si ti prego, caffeina... un giorno complicato eh...si tratta di Noah giusto?»

Mia sorella ha sempre saputo tutto ovviamente, non abbiamo mai avuto segreti fra di noi, nemmeno con mia mamma a dire il vero, noi tre siamo sempre state molto affiatate, soprattutto da quando mio padre 12 anni fa ci ha lasciate per trasferirsi all'estero con la sua amante, ormai compagna, ma a mia mamma non potevo dire di Noah,  le nostre famiglie erano unite da quando io ne ho memoria, la mamma di Noah, Angela, era un'amica d'infanzia di mia mamma, nonchè migliore amica nell'adolescenza e testimone di nozze del matrimonio dei miei genitori e chi più ne ha più ne metta, insomma, apparte per il DNA diverso io e Noah siamo cresciuti come fratelli , e dire a mia mamma che mi ero presa una bella cotta per il mio migliore amico sarebbe stato un pò complicato.

«Già... non so se riuscirò ad essere sincera con lui, ho paura che questo possa cambiare tutto...beh lo sai no, con la mamma con Angela e tutto il resto»

Inizio ad armeggiare con la macchinetta del caffè e ne faccio uno a Nicole, guardo il caffè che esce e finisce nella tazzina creando una densa schiuma, lo porgo a mia sorella che mi guarda pensierosa.

Bene, adesso siamo in due ad avere lo stesso pensiero.

«Ascolta, anche io ho pensato che questo possa complicare le  cose, ma d'altronde non siete parenti, anche se praticamente siamo cresciuti come se lo fossimo, siamo tutti amici di famiglia e non è giusto che tu tenga nascosta questa cosa a Noah, è un peso che non puoi portarti dentro ancora per molto... poi l'unico modo per capire se in qualche modo lui abbia mai avuto un interesse sentimentale per te è provare a parlarci»

Interesse sentimentale... quella parola era proprio da Nicole, parlava delle relazioni e delle cotte con termini aziendali, d'altronde, era una cacciatrice di teste e perciò il linguaggio che usava aveva spesso termini lavorativi.

«Non credo che lui provi o abbia mai provato un interesse per me... me ne sarei accorta!»

Nonostante avessi 18 anni, non sono mai stata una ragazza casa e chiesa, ho avuto anche io le mie " storielle",  ma non sono mai andata fino in fondo...nonostante i miei impulsi molto passionali, ho sempre ritenuto giusto e corretto riservare un esperienza simile ad una persona per la quale provi un profondo sentimento.

«Magari si, ma ha semplicemente paura di dirtelo proprio come te ne hai avuto per tutto questo tempo»

Nicole, per quanto su se stessa e tutto ciò che riguarda i suoi ipotetici sentimenti sia incredibilmente cinica, quando si tratta di me riesce sempre a trovare un barlume di speranza.

«Cara la mia sorellina...»

«Sorellona prego, rispetta i miei 5 anni di differenza in più di te»

Da una posizione goffa sulla sedia si mise eretta con la schiena mentre pronunciava queste parole, come se dirle in una posizione autoritaria potesse darle più tono e di conseguenza più potere, ha sempre voluto marcare negli anni la sua posizione di sorella maggiore.
Nicole ha sempre avuto una figura snella, il suo fisico slanciato però non migliorava le cose perchè evidenziava ancora di più la magrezza, ha sempre avuto un ottimo appetito ma le sue forme non si svilupparono un granchè, al contrario mio, che dai 12 anni in poi,  la mia altezza non si evolse, sono rimasta piccola di altezza ma al contrario suo ho le forme in ogni punto giusto, e chiunque ci conoscesse per la prima volta ha sempre dato per scontato che io fossi la sorella maggiore, e di questo Nicole ne ha sempre sofferto.

«Certo, sorellona vostra grazia, tornando a Noah, vorrei ricordarti un nome... Elisa!»

Le sue labbra si incresparono in quella che sembrava una smorfia di ripudio, come quando assaggi un frutto aspro e di conseguenza le tue labbra si arricciano...

Elisa è stato il primo amore di Noah, la conobbe all'età di 15 anni, la ragazza per cui perse il cuore e la testa, e con essi anche la ragione... io non avevo nulla in contrario, all'inizio addirittura ero stata io a fargli notare che lui ed Elisa avessero tante cose in comune, ma poi l'anno scorso, qualcosa dentro di me cambiò, anzi, qualcosa cambiò in un preciso periodo , quando 1 anno fa Noah si lasciò e cosa si fa alla nostra età di solito quando vuoi affogare i tuoi pensieri e non pensare? alcol.
Oddio non solo alla nostra età, ho visto adulti fare anche peggio.

Pessima idea, decisi di uscire insieme a lui, anche perchè nel periodo in cui era fidanzato con lei io e lui ci vedevamo solo alle nostre riunioni delle nostre rispettive famiglie e quasi sempre c'era anche Elisa, perciò ormai non stavamo più così tanto insieme, allora quella sera mi convinse ad uscire, proprio come i vecchi tempi, pensai fosse la cosa giusta da fare dato il brutto periodo che stava attraversando, aveva scoperto di essere stato tradito, perciò mi sembrava il minimo accettare il suo invito... non sapevo però a cosa sarei andata incontro.

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