Sono passate due settimane da quella sera surreale.Non voglio più avere distrazioni fino alla fine dell'anno, non posso proprio permettermelo.
Devo arrivare a prendere il massimo dei voti per entrare all'università.
Sono passate almeno due ore da quando ho aperto il libro di chimica.
Mi cade l'occhio su una frase.
"Un giorno si scoprirà che tutto dipende dalla combinazione delle forze con cui le particelle della materia agiscono l'una sull'altra; e che da tali forze traggono origine tutti i fenomeni della natura"(Ruggero Boscovich)
Il mio stupido cervello inizia a pensare a Noah...
Sono messa proprio male se una citazione di un filosofo nato nel 1700 mi fà pensare a quei baci...
Eppure...
Tutto dipende dalla combinazione delle forze con cui le particelle della materia agiscono l'una sull'altra.
Ma è così.
Lui mi aveva detto che ero come una calamita per lui, e per quanto io avessi cercato in tutti i modi di respingerlo dai miei pensieri...lo stesso valeva per me.Pensavo di avere una cotta per il mio migliore amico, ma il bacio che mi diede Noah all'epoca non aveva scatenato in me una tempesta simile...
All'epoca pensavo di si, ma ora quello sconosciuto ha saputo mettere tutto in discussione.
Ma te lo devi scordare Amelie...ricordi? niente distrazioni.
Decido di andare in cucina e scrivere a Noah, è un sacco di tempo che non passiamo del tempo insieme.
Eih ciao! ti va se stasera andiamo da Joy? beviamo una birretta e magari andiamo al cinema.
Mi preparo la mia tazzona di caffè, ultimamente sento più bisogno di caffeina del solito.
Il mio telefono suona.
Non ci crederai ma ti stavo proprio per chiedere la stessa cosa! Va benissimo, ci vediamo alle 19:30? però niente cinema...devo parlarti di alcune cose.
Cosa mai dovrà dirmi? sicuramente sarà in ansia per l'avvicinarsi degli esami e mi chiederà di passare più tempo insieme per studiare, è sempre stato un pigrone con gli studi e solo con me riusciva ad impegnarsi davvero.
Gli mando una risposta di conferma e torno a studiare ancora un pò prima di andare a prepararmi.***
Noah non è ancora arrivato al locale, provo ad entrare per vedere se ha già preso posto al nostro solito tavolo ma vedo che non c'è.
Strano, non è da lui non essere puntuale, anzi di solito è sempre in anticipo.
Decido di iniziare a prendere posto, ed ordino due birre medie.
Noah appare pochi minuti dopo, gli faccio segno con la mano di raggiungermi.
«Eih, ciao...va tutto bene?»
Non lo vedevo da più di una settimana, gli avevo scritto e mi aveva detto di aver preso una brutta influenza, perciò decisi di non correre nemmeno il rischio di andare a trovarlo, ma ora che lo ammiravo aveva un aspetto davvero sciupato, aveva l'aria di chi non dormiva più di 3 ore per notte.
«Diciamo di si...hai già preso le birre, grazie!»
«Figurati...ordiniamo i nostri soliti panini ti va?»
«In realtà non ho molto appetito, però te ordina pure»
«Te che non mangi? devi averla presa proprio forte l'influenza eh!»
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Le strane strade del cuore
Literatura FemininaCi sono storie che sbiadiscono nel tempo, altre che ti catturano l'anima ma passano in fretta come stelle cadenti e lasciano un segno in tutto il loro splendore. Questa storia racconta di due giovani puntini nel mondo, si incontrano ad una festa, d...