La festa

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Eccoci qua , siamo arrivati in questa mastodontica villa.
È incantevole.

A renderla ancora più bella è il favoloso tramonto sul lago dietro di lei, le luci soffuse che circondano tutto il giardino e la passerella per arrivare all'entrata, all'esterno c'è un catering con una serie di calici e quelle che presumo siano bottiglie di champagne accompagnate da vari stuzzichini da mangiare, ed è solo l'esterno, chissà come ha fatto allestire Noah l'interno.

Ha fatto le cose più in grande di quanto pensassi.

Come immaginavo è pieno di gente, sono tutti qua per Noah , anche perchè la villa è stata prenotata solo per la sua festa, non sarà aperta ad esterni stasera.

Fantastico.

Non so come riuscirò a trovare un momento per parlare da soli.

Decido di non pensarci per il momento e inizio a cercarlo.

Nulla, di lui ancora non c'è ombra.

«Dite che sarà dentro?»

Sento gli sguardi di Nicole e Cloe su di me.

Cloe mi stringe la mano.

«Amica, rilassati...goditela! sei più tesa di una corda di violino, probabilmente sarà già dentro...»

«Esatto!» annuì Nicole.

«E poi ricordati, nessuno conosce Noah meglio di te, siete cresciuti insieme, non devi avere tutta questa ansia!»

Rimango in silenzio.

Siete cresciuti insieme.

Grazie sorellona per avermelo ricordato.

«Bene ragazze, approfittiamo di quel catering con tutto quello champagne nei tavoli , ho bisogno di scogliere la tensione!»

Presi le ragazze sottobraccio e le diressi verso il catering.

Non avevo nessuna intenzione di ubriacarmi, ma un calice non mi avrebbe sicuramente fatto nulla.

Oddio, a dire la verità, se le cose dovessero andare male ubriacarmi non sarebbe per nulla una cattiva idea.

Mentre camminavamo mi sentii tutti gli occhi puntanti addosso, un paio di schiamazzi e fischi arrivarono verso la nostra direzione.

«Ciao belle!»

«Unitevi a noi, vi offriamo da bere!»

«Eih splendori!»

Dio quanto odiavo questo genere di manifestazioni, sarò anche una ragazza molto giovane, ma amo la galanteria in un uomo e schiamazzare come pescivendoli per cercar di abbordare delle ragazze è qualcosa di estremamente squallido a mio parere.

E poi, mentre parlavamo di quanto fosse incantevole quel posto, tutti iniziarono ad applaudire e ad urlare auguri da ogni dove, si girarono verso il cancello enorme d'entrata e Noah arrivò, bello come non mai.

La sua figura alta e snella era messa in risalto da uno smoking nero elegantissimo , una camicia bianca che risaltava la sua carnagione olivastra, i capelli  perfettamente pettinati all'indietro...

Un schiocco di dita vicino al mio orecchio mi riportò alla realtà.

«Chiudi la bocca Amelie!»

Mi girai verso Nicole che mi stava palesemente prendendo in giro, feci un bel respiro e mi rivolsi alle ragazze.

«Va bene, andiamo a fargli gli auguri! a tutto il resto ci penserò dopo...per ora godiamoci questa incredibile festa!»

Ci dirigemmo verso Noah, sentivo tutti gli occhi puntati addosso e iniziavo a chiedermi se non avessi esagerato con il mio outfit...

Le strane strade del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora