Sto riscontrando un grande successo con i miei biscotti.
È solo un mese che mi trovo alla Edward P. Boland Elementary School, e dopo aver dato i miei biscotti ai miei compagni di classe, ogni giorno nuovi bambini li vogliono assaggiare.
In un solo mese posso considerarmi la bambina più famosa delle elementari.
I miei genitori, i miei insegnanti, Bee e Emily sono molto fieri di me, e devo essere sincera, anche io lo sono.
Vorrei lo fosse anche quel ricciolino che vedo solo nel pullman della scuola.
Dopo quel giorno, quel posto, dove quel giorno sedevo io, accanto a Lui, era sempre occupato, e a volte notavo che mi guardava di sottecchi.
Ne ho parlato con Bee, e molte volte voleva parlargli e dire <<Senti, testa di biscotto, ti muovi a dare un bacio sulla guancia a Sally prima che diventi vecchia?>> ma io l'ho sempre fermata, minacciandole di non dirle più niente.
<<Dai Sally, glielo dico solo una volta e poi basta.>> continua lei, imperterrita. Tormentandomi e torturandomi ogni giorno.
<<Okay! Va bene, basta che dopo non ti lagnerai più con me.>> dico ormai esasperata.
Un'espressione furbetta e felice si impossessa del suo viso roseo.
Senza dire una parola, incrocia le mani dietro la schiena, e saltellando si avvicina al riccio, distante pochi metri da noi.
Vedo che gli bisbiglia qualcosa all'orecchio, con le mani che le coprono la bocca. Lui sorride, per una frazione di secondo, poi subito inizia a tossire e fare un viso serio.
Dice qualcosa a Bee e poi continua a parlare e schiamazzarsi di risate con i suoi amici. Bee torna da me con fare misterioso.
Il mio cuore batte fortissimo e sto aspettando che si muova a dirmi qualcosa, ma così non succede. Incrocia le gambe e ride, mentre si contorce anche le braccia.
<<Ma cosa ridi, Bee? Dimmi immediatamente cosa vi siete detti.>> le urlo, abbastanza forte da attirare l'attenzione di quel bambino di cui non so neanche il nome ma che mi fa battere forte forte il cuoricino.
<<Non posso dirti niente, però non vedo l'ora.>> dice tra varie risatine.
Conosco da poco Bee, ma quando fa così significa solo che non sta nella pelle che succeda qualcosa, e questo qualcosa non mi piace, almeno fin quando non mi fa sapere qualcosa.
<<Non vedi l'ora di cosa? Muoviti Bee ti prego>> piagnucolo.
Lei inclina il capo, e con fare teatrale fa una giravolta seguendo la direzione del capo, e si dirige in classe schiamazzando e dando un'occhiata complice con Lui.
<<Bee, sei odiosa!>> urlo, facendola ridere ancora di più.
Per tutto il periodo delle lezioni, lanciavo palline di carta per infastidire Bee, ma lei non si è mossa di un millimetro, mentre la rossa accanto a me continuava a darmi occhiatacce, ma poco mi importava.
Continuava a ripetere <<Smettila, sei assurda.>>
<<Vorrei cambiarmi proprio di banco e avere una compagna di banco che non fiatasse proprio.>> ma la risposta più eccessiva che ho dato è stata un'occhiataccia, che l'ha finalmente zittita.
Tra una lezione e l'altra, mi avvicinavo a lei e le pregavo quasi in ginocchio di sapere una sola informazione, ma ha sempre sviato raccontandomi cose che non erano inerenti manco un po'!
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RomanceChi l'avrebbe mai detto che da un biscotto potesse nascere una vera e propria storia d'amore?