ALL'OMBRA DEI SUOI OCCHI

Insicurezze...

Dopo aver salutato Anna per la buonanotte ed essere passata per vedere come stavano le bambine, Jane salì in camera da letto, era tutto buio, una flebile luce filtrava dalle tende, illuminando debolmente la stanza, Maura stesa su un fianco sembrava addormentata. Cominciò a spogliarsi e si mise sotto le coperte "Esattamente perché sei arrabbiata con me?" chiese guardando il soffitto, Maura non rispose, anche se non dormiva. "Piccola...che c'è?" insistette Jane ma Maura non rispose, non a parole. Si mise a sedere e si tolse la vestaglia restando nuda "Voglio essere tua Jane...fammi impazzire...ti prego!...ho gli ormoni sballati...sono sempre arrapata e affamata e tu...!" disse con voce bassa "Tu torni a casa con lei...bella, giovane...in forma...ed...io...faccio schifo con questo pancione!...e il mio seno è enorme e poi...!" Jane le si avvicinò per baciarla. "Tu sei la creatura più meravigliosa della terra Maur!...Cristo mi sono innamorata di te quando non potevo nemmeno vederti e pensi che possa interessarmi il tuo pancione?...che oltretutto è stupendo su di te?...dai Maur...così mi offendi!...io ti amo!...certo Anna è una bellissima donna, ma non è la mia donna, tu lo sei!...eri gelosa di lei?...ma ti ascolti?...è come se il sole fosse geloso della luna!...Maura piccola mia...se vuoi fare l'amore perché vuoi rassicurazioni su ciò che provo per te non serve...ma se lo vuoi perché vuoi me, allora ti darò quello che vuoi...lasciami solo chiudere la porta a chiave...le piccole hanno imparato a bussare prima di entrare ma è meglio non rischiare!" Jane si alzò e fece scattare la serratura. "Solo...Maura...sottovoce...Anna è solo ad una porta di distanza e non voglio davvero che ci senta...sarebbe imbarazzante!" Maura rimase colpita dalle parole di Jane, sapeva sempre cosa dire per farla stare meglio. "Ora piccola mia...mi prenderò cura di te...!" disse baciandole il seno con le labbra per poi succhiarle i capezzoli già tesi, la risposta fu immediata data la sua ipersensibilità dovuta alla gravidanza. "Oh...Jane...!" sussurrò Maura chiudendo gli occhi. "Hai le tette più belle del mondo, morbide e ancora più grandi..." scivolò con la lingua verso il basso soffermandosi sull'ombelico per soffiarvi dentro aria calda, la pelle di Maura venne percorsa dai brividi. "Ti prego...Jane...!" la bruna sorrise tra un bacio e l'altro mentre si avvicinava al suo bocciolo profumato, Maura aprì le gambe in automatico, amava quando Jane passava le ore a darle piacere facendola urlare e contorcere. "Ricorda Maura...piano, ok?..." la bionda annuì buttando la testa all'indietro in attesa del piacere che sarebbe arrivato. Jane le baciò il clitoride rosso di piacere, l'odore di Maura era paradiso ed ora con la gravidanza era ancora più intenso "Mhmm...senti qui che profumino...e hai un sapore buonissimo...!" disse tra una leccata e l'altra. "Oh...Dio...Jane...sì...di più...!" Maura strinse le lenzuola di seta cercando un appiglio per non implodere. "Sei tutta mia!...la mia amata mogliettina...sei così bella amore mio!" Jane continuò con passione a leccarla affamata, poi inserì due dita cercando di farsi strada tra quelle pieghe morbide e calde, Maura ebbe un lieve sussulto, amava quando Jane era un po' più rude, anche se da quando era incinta le sue cure erano sempre state più delicate, ma sapeva che stasera lei voleva qualcosa di più forte, voleva sentire la passione di Jane mentre la baciava, la toccava con fare dominate. "Piccola, sei così calda quaggiù...non smetterei mai di mangiarti!" Jane succhiò con foga le grandi labbra come se fossero le sue caramelle preferite e Maura non poteva che contorcersi e mugugnare di piacere. "Io...Jane...tra un po' vengo...dio...è così bello!!". Maura si stava godendo le cure di sua moglie, sentendosi sciocca per aver dubitato di lei prima, sapeva che Jane l'amava, amava la loro nocciolina e le piccole che sognavano nella stanza accanto. "Si! sì!...eccomi!!" disse Maura un po' più forte, mentre un orgasmo le tendeva la schiena inarcandola come un arco teso verso il piacere.