Ti tengo...

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Una volta a casa Maura si fa una bella doccia calda, si ritrova a piangere sotto il getto dell'acqua ripensando alle belle parole di sua moglie, a quanto è fortunata ad essere circondata da tanto amore e si sente uno schifo per aver dubitato di Jane, insomma ci manca che cammini a testa in giù ed ha fatto qualunque cosa per lei, si ritrova ad ammettere nella sua testa. Jane seguì il consiglio di Anna e si precipita a casa, ha sentito sua madre che si sarebbe occupata delle piccole, le avrebbe portate al cinema finito l'asilo e dopo averle sfamate a dovere. Entra in casa aspettandosi che sua moglie fosse addormentata sul divano davanti a qualche documentario per lei troppo lungo e noioso, la chiama senza ottenere risposta, magari è a letto. Si toglie le scarpe e accende il camino nel frattempo, sale le scale, ma il letto è vuoto, si sente solo il rumore della doccia. Si spoglia avvolgendosi in un caldo asciugamano decisa a raggiungere Maura sotto la doccia. Il bagno è avvolto in una calda nuvola di vapore. "Amore sono a casa!" Urla più forte per farsi sentire. "Tesoro...che ci fai a casa?" Apre di un filo lo sportello della doccia. "Beh...non avevo altro da fare e sono venuta dalla mia mogliettina sexy e nuda per condividere doccia e letto!" Risponde facendole l'occhiolino mentre fa cadere l'asciugamano per terra restando nuda. Maura sgrana gli occhi, non si sarebbe mai abituata alla bellezza del corpo nudo di Jane. "Cazzo!" Dbotta. "Allora...mi fai posto?" Si rende conto che Maura si è bloccata vendendola nuda. Sua moglie annuisce sorridendo. Il getto dell'acqua calda è davvero stupendo, fa venire ancora più voglia di stringersi e baciarsi, cosa che fanno. "Amore?" Jane tiene Maura abbracciata da dietro e le massaggia il ventre rotondo con le mani. "Mhmm...dimmi?" Maura è visibilmente rilassata, tra l'acqua calda e le braccia di Jane avvolte intorno al suo corpo. "Mi dispiace, so che ti sei sentita un po' messa da parte...non sei abituata a non avermi intorno...volevo solo dirti che ti amo tanto e che nessuna, nessuna prenderà mai il tuo posto, non potrei tradirti, Mai! tradire te significherebbe tradire me stessa, non farei mai nulla per mettere a rischio quello che abbiamo...lo sai, vero?" domanda sfiorandole il collo umido con la lingua, cosa che rende difficile a Maura pensare a cosa rispondere. Il piccolo fagiolino va in aiuto perché appena Jane smette  di parlare dà un bel calcio per palesare la sua presenza. "Oh, hai sentito?" Maura è in visibilio, la piccola scalcia molto ultimamente soprattutto con Jane nei paraggi. "Si, direi che la piccola è d'accordo con me." Maura annuisce stringendosi a sua moglie un po' più forte. "Ti amo! Mi sono comportata da sciocca...non sono solo gli ormoni...le cose belle mi spaventano sempre...so che niente e duraturo...e la cosa mi spaventa a morte...ma poi ti guardo, e guardo le nostre figlie e lei..." sottolinea sfiorandosi la pancia. "E tutto passa...ogni dubbio...ogni paura...sei la mia vita Jane, il dono più prezioso al mio cuore!" La bruna la fa girare e le dà un bacio carico di amore. "Ora...usciamo di qui e ti dimostrerò quanto tu sia cara al mio di cuore!" Gli occhi di Jane sono come un buco nero. Maura può solo lasciarsi risucchiare, avvolta da quelle meravigliose ossa lunghe che l'avvolgono come uno scudo, proteggendola e amandola, lasciando solo un piccolo spiraglio aperto al mondo, per non opprimerla ne imprigionarla. Maura può spezzare quelle braccia e sciogliere l'abbraccio con uno sguardo e Jane l'avrebbe lasciata andare, ma le braccia di sua moglie sono una piacevole prigione, ed il suo cuore è come sbarre a cui aggrapparsi per fare l'amore e da cui nulla di brutto poteva filtrare, non finché Jane l'avesse tenuta in quel modo.

ALL'OMBRA DEI SUOI OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora