Prendimi...

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Finita la doccia, Jane e Maura passano il resto della giornata tra coccole e relax. Angela ha le piccole per la notte e le avrebbe riportate il giorno dopo finito l'asilo. "Maur hai sentito i Keaton per caso?" Jane si sistema sul divano pronta per vedere una bella partita dei Sox. "No amore, hanno detto che sarebbero venuti per la vigilia, so che non manca molto ormai...". "Stavo pensando...magari potremmo invitare anche Anna, non conosce molta gente e la sua famiglia è ad Atlanta tranne sua sorella che sta a Londra, mi dispiacerebbe che lo passasse da sola." Maura guarda sua moglie con tenerezza. Jane è sempre così altruista, e lei sa bene cosa significa essere soli, non avrebbe mai negato una cosa del genere, a nessuno. "Ma certo amore, se non ha altro, si può fare! Saremo davvero in tanti, la tua famiglia, i Keaton e Anna, ci sarà da divertirsi!" Sorride porgendo a Jane una birra mentre si siede accanto a lei con una tisana calda. "Come sta la nostra nocciolina?" La bruna le bacia la guancia e Maura appoggia la testa sulla sua spalla. "Stiamo bene, la tua voce fa miracoli, appena ti sente si tranquillizza...non vedo l'ora che nasca!" Si sfiora la pancia e Jane si abbassa per darle un piccolo bacio. "Sono così felice piccola...ho così tanto! Ne sono successe di cose da quando mi hai letteralmente colpita in testa!" Maura ride al ricordo di come si erano conosciute. "Non ricordarmelo, che figura barbina, ma ringrazio il cielo per averti colpito o non saremmo qui...abbracciate, felici, con due figlie belle e sane ed una terza in arrivo...a proposito, chissà che nome sceglieranno le piccole, spero niente di assurdo!" Jane ride al pensiero di certi nome che le bambine hanno suggerito. "Oh...si, l'altro giorno Olivia mi ha chiesto se il "baby" si poteva chiamare mela, capisci? mela! e quando le ho chiesto il perché mi ha risposto che a lei piacciono le mele!" Entrambe scoppiano a ridere di gusto alla tenerezza delle loro figlie. "Si...cavolo, spero davvero che scelgano un bel nome, glielo abbiamo promesso e non possiamo tirarci indietro, ma niente nomi assurdi, mi rifiuto!". Sta per iniziare la partita quando il cellulare di Jane squilla, la bruna alza gli occhi al cielo, spera che non sia lavoro, vede l'id ed è Anna. "Hey bella, dimmi...spero non sia lavoro!" sbuffa in italiano. Maura si irrigidisce un attimo, odia non capire quello che dice ma è anche tremendamente sexy sentire sua moglie parlare in italiano. Jane si alza dal divano e comincia a camminare per il salotto mentre Maura sorseggia la sua tisana calda. "Oh...che bello! dai sono felice per te! Va bene, mi racconti poi domani a lavoro, ciao Anna e grazie!" Dice prima di riattaccare. "Tutto bene?"  Maura è sul filo della curiosità. "Oh...si, era Anna, mi ha detto che sua sorella Angelica viene a Boston per salutarla e voleva presentarcela...magari mangiando qualcosa al Robber...ti andrebbe amore?" Jane si rimette a sedere accanto Maura. "Si, sarebbe carino...beh, dai mettiamo su questa partita così potrò molestarti mentre sei distratta!" Jane la guarda con occhi sbarrati. "Non fare la puritana Jane, non ti sei mai lamentata di quando ti toccavo!" Jane rimane senza parole. "Forza, fai play e lasciati toccare come piace a me!" Maura si avvicina in modo lascivo a sua moglie e le sfiora il collo con la lingua calda. "Cazzo! Sarà una partita interminabile Maur!" la bionda ride soddisfatta. "Se vuoi ti dico chi ha vinto...tanto è una replica!" La prende in giro. "Non oseresti Maura Isles Rizzoli!!" sbotta quasi balzando in piedi. "Si, lo farei ma stasera voglio solo coccolarti...ti farò urlare il mio nome e ti scorderai della partita Jane Rizzoli Isles!" Maura la sfidò con lo sguardo. "Partita...quale partita?!" Jane spegne il televisore e sprofonda sul divano con Maura eccitata sopra di lei.

ALL'OMBRA DEI SUOI OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora