Max e Charlene

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La cena andò bene, si rise molto e si mangiò altrettanto, le bambine volevano molto bene agli zii della California, come li chiamava spesso Jane per distinguerli dai suoi fratelli che stavano in florida. "Allora...Jane mi ha detto che ci sarete per il cenone..." disse Angela mettendo il dolce fatto da lei nei piatti "Si...pensavamo di trasferirci qui per stare più vicino alle bambine!" rispose Charlene che sorrideva guardando Olivia che faceva le boccacce alla sorellina con la bocca piena di purè "Olivia!" tuonò Jane con sguardo severo, non gradiva che le bambine fossero maleducate, nemmeno per scherzo e soprattutto a tavola con il cibo, la piccola si bloccò mortificata, chiudendo la bocca e masticando il suo pasto. "Sono solo bambine Jane...sei troppo severa...!" disse Charlene guardando la piccola che tratteneva le lacrime "Mia moglie vuole solo il meglio per le nostre figlie Charly...può sembrare rigida a volte, ma credimi ci sono poche bambine di quasi cinque anni sveglie ed educate come Olivia e Camille, sa benissimo che sono ancora piccole...ma Olivia conosce le regole ed io sono d'accordo con Jane!...quindi Olivia per te niente dolce, sono stata chiara?" chiese Maura guardando la piccola mangiare composta "Si mamma Mo...scusa mamy!" Jane si alzò dalla sedia e andò ad abbracciare sua figlia "Questa è la mia piccola!...ora bimbe finite tutto e poi potrete scegliere un film da guardare con gli zii...potete restare nella camera degli ospiti...so che avete prenotato, ma le bambine vi aspettavano così tanto...va bene?" domandò mangiando un boccone della torta che sua madre aveva fatto. I due annuirono felici, finita la cena Angela e Maura sistemarono la cucina, mentre le bambine accesero la tv su disney plus per vedere un cartone "Zio Max hai visto Nemo?" chiese Olivia mettendosi a sedere sul divano con in mano il telecomando "No piccola, è bello?" chiese l'uomo sedendosi accanto a lei "Si!!...Cam ti va dei vedere Nemo?" la sorellina annuì mettendosi anche lei accanto allo zio. "Charlene...posso parlarti un attimo?" chiese la bruna a bassa voce, la rossa annuì "Senti...scusami, lo so che non dovevo dire nulla...erano solo... così dolci...non volevo mettere in discussione la tua autorità...mi dispiace!" la donna era sinceramente dispiaciuta, non ci aveva pensato sul momento, sperò solo che Jane non si arrabbiasse tanto da non farle vedere le bambine. "No...io, lo capisco, non sono arrabbiata...ma se hai qualcosa da dire...non farlo davanti alle bambine...io e Maura le stiamo crescendo in modo che siano responsabili ed educate, certo, come lo possono essere delle ragazzine di quattro anni e mezzo e credimi è dura!...quindi non voglio che il lavoro mio e di mia moglie sia mandato in fumo, ok?" Charlene annuì e si scusò ancora, Jane non era arrabbiata, ma non voleva davvero che qualcuno le dicesse come crescere le sue figlie. "Tutto bene amore?" chiese Maura abbracciandola da dietro "Si...ho solo chiarito il punto...ah...grazie per avermi sostenuta prima con Charly...!" si voltò e le diede un bacio sulle labbra "Sempre!...sai che amo le nostre figlie...ma spetta solo a noi decidere come crescerle e a guardarle bene stiamo facendo un ottimo lavoro!" sorrise mentre Jane le sfiorava il pancione con le mani. "Io ragazze vado a letto...ciao a tutti!" disse Angela prendendo il cappotto, le bambine balzarono giù dal divano per salutarla "Ciao nonna!!" l'abbracciarono guadagnandosi grassi baci sui visini paffuti. "Ciao Mamma!...a domani!" gridò Jane mentre accompagnava Maura a sedersi sul divano "Ciao Angela e grazie ancora!" "Ciao Angela, grazie della cena!" salutarono i Keaton. "Allora bimbe, cosa ci guardiamo stasera?" chiese Maura sprofondando sul divano, che grazie a dio era enorme e poteva contenere tutti senza problemi "Nemo!!" gridarono le piccole in coro "Ok...ok...amore, mi porti un po' di the?" chiese Maura a Jane che si era alzata a prendere una birra "Arriva!" le sorrise. Guardarono il film, poco prima della fine le bambine si erano addormentate su Max e Charlene. Anche Maura si era appisolata "Se le portate a letto voi, io penso a mia moglie...lasciate una piccola luce nel corridoio nel caso si sveglino, ok?" disse Jane prendendo Maura sotto braccio ancora mezza addormentata. "Ci pensiamo noi...buona notte!" dissero alzandosi dal divano con le piccole in braccio. Jane portò Maura a letto non senza difficoltà, la spogliò, le mise il pigiama e la coprì col piumone, poi si cambiò e andò a vedere delle piccole, dormivano beate nel loro letti, prima di tornare in camera passò dai Keaton per un ultimo controllo, bussò piano "Hey ragazzi...buona notte, per qualunque cosa siamo in fondo al corridoio!" i due annuirono prima di spegnere la luce. La mattina dopo Jane si svegliò presto, aveva il giorno libero e Maura era in maternità, andò a vedere delle bambine mentre sua moglie dormiva serena, anche loro dormivano ancora, scese le scale e vide Max e Charlene preparare la colazione. "Ciao Jane...il caffè è pronto!...hai fame?" Charlene si avvicinò alla bruna ancora mezza addormentata "Oh...grazie Charly...ne ho davvero bisogno!" mentre Max preparava uova, pancetta e pancake. "Cosa ti offro?" chiese l'uomo con un sorriso sbilenco "Toast e uova!" Max era davvero buffo con il grembiule di Maura indosso, Jane si ritrovò a ridere e scherzare con i due, erano davvero simpatici e le bambine li adoravano. "Pancake!!" urlò Olivia correndo giù per le scale eccitata "Olivia insomma!...tua madre e tua sorella dormono ancora...non voglio che corri così per le scale...ti ricordi quando sei caduta e ti sei fatta quel bernoccolo?" la bambina si bloccò e annuì "Dai...vieni golosona che lo zio ha fatto i pancake!" Jane le sorrise capendo che la piccola aveva recepito il messaggio, la prese in braccio e le diede un grosso bacio sulla testa arruffata. "Ti voglio bene mamy!" si strinse a lei "Anche io scimmietta!" la mise a sedere sulla sedia in attesa che Max le facesse i pancake. Charlene nel frattempo assorbiva tutto con lo sguardo, aveva celato molto bene il suo interesse per la bruna, nemmeno Max lo sapeva, ma Jane l'affascinava, era stupenda, dolce e autoritaria, ma era anche molto sposata con una donna altrettanto bella e incinta, portare guai in paradiso potrebbe essere davvero rischioso. Rivelare qualsiasi forma d'interesse per lei sarebbe stato molto, molto pericoloso potrebbe rischiare di non vedere le bambine, cosa che le avrebbe spezzato il cuore, così decise di soffocare quello che sentiva, ma Jane con la sua bellezza disarmante rendeva la cosa davvero ardua.

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