Fastidio

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Jane avvisò Maura che sarebbe tornata con Marianna. "Amoree?...siamo a casa!" urlò Jane aprendo la porta, erano quasi le nove di sera e le piccole erano ancora in piedi perché volevano aspettare la loro mamma. "Mammaaaa!!" urlarono le gemelline andandole incontro. "Piccole pesti!!" disse Jane abbracciandole e riempiendole di baci. "Jane, amore mio!...salve Dottoressa DiCarlo...avete fame?" chiese Maura avanzando lentamente con una mano appoggiata sul pancione. "Anna, la prego dottoressa...e si, muoio di fame, Jane?" chiese sfilandosi il cappotto. "Si anche io!". "Mamma?...nonna ha fatto la pasta al forno...io e Cam abbiamo già mangiato e ci siamo lavate i denti, però volevamo vederti prima di andare a nanna!" disse la piccola Olivia sorridendo. "Ciao Signora...sei un'amica della mamma?" chiese Camille guardando la donna accanto a sua madre. "Oh...ciao tesoro, io sono Anna e sono una collega della mamma, piacere di conoscerti!" la donna le tese la mano e la piccola la strinse sorridendo. "Ciao...io sono Camille e lei e la mia sorellina Olivia e abbiamo quasi cinque...!" mostrò con le sue piccole dita cicciotte. La donna sorrise dolcemente alle bambine. "Che bellezze le piccole, complimenti Jane!" la bruna sorrise orgogliosa e si avvicinò a Maura per darle un bacio sulle labbra. "Grazie! ma molto è merito di Maura...!" disse guardandola dolcemente, facendo arrossire sua moglie. "Bene...mentre noi mangiamo voi andate a giocare, siediti Maur, ci penso io...!" disse mettendo via pistola e distintivo. "Allora Anna...per favor, chiamami Maura, come va al BPD? sono tutti molto in gamba vero? il mio staff è tra i migliori del paese!" la donna era molto fiera del suo lavoro e dei suoi collaboratori. "Oh...si...e Jane agevola molto il mio lavoro con le sue intuizioni, anche io ho la tendenza a non fare ipotesi senza prove, però, ammetto che la mente del detective è molto in linea con la mia...è davvero molto intelligente e impaziente!" disse ridendo sapendo che quest'ultimo commento avrebbe fatto alzare gli occhi a Jane. "Anna!...non sono impaziente!...mi piacciono le cose veloci!" la bruna scosse la testa. "Si beh...ci bilanciamo Anna, io sono impaziente e tu compensi non mettendoci le ore ad arrivare al punto...!" rise mangiando il suo boccone, Maura rimase un attimo male all'ultimo commento di sua moglie, ma cercò di non darlo a vedere. Anna era rimasta subito colpita dalla giovane Detective, non solo era bellissima, ma sul lavoro aveva un talento innato ed era divertente e sarcastica al punto giusto. La cena fu allegra e piena di risate, Maura osservava gli scambi tra le due donne, erano molto affiatate e qualcosa le pizzicò il fondo dello stomaco, non sapeva cosa fosse, ma Jane era così a suo agio con Anna e dai molti racconti che si scambiavano aveva la sensazione di essersi persa qualcosa. Decise di scrollarsi quei pensieri dalla testa, non aveva motivo di risentirsi, era bella, sana, sposata con una donna bellissima e madre di tre figli, che cosa poteva desiderare di più?. "Beh...mentre finite porto a letto le bimbe...!" disse Maura alzandosi lentamente dalla sedia. "No piccola, ci penso io!" la bloccò Jane alzandosi da tavola. "Bambine? si va a nanna!...salutate tutti!" le piccole salutarono la mamma e la loro ospite e poi andarono a letto tranquille. Maura si mise a sparecchiare, ma Anna si offrì di farlo al suo posto "No...Maura permettimi di aiutarti, già mi avete dato da mangiare e mi fate restare per la notte...a proposito, grazie ancora...!" disse mettendo i piatti nel lavello. Maura annuì contenta, la schiena le dava fastidio e anche i piedi "Oh...ti ringrazio Anna...vado sedermi un po' sul divano allora...!" la bruna annuì sorridendo. Dopo qualche attimo Jane tornò in salotto "Dormono come due  sassi...oh...no Anna! sei ospite, ci penso io o mia madre mi tirerebbe le orecchie...faccio io qui, perché non ti siedi con Maur e parlate delle vostre cose scientifiche...magari potete vedervi uno di quei documentari d'accoppiamento della scimmia del Borneo...!" disse ridendo. "Jane!...sei così divertente!...grazie della cena e della compagnia, ma preferisco aiutarti...già mi hai dato una mano...facciamo che tu lavi e io asciugo?" chiese prendendo in mano lo strofinaccio vicino al frigorifero, Jane annuì facendole una smorfia giocosa. Mentre Jane lavava i piatti parlavano e ridevano tra loro, Maura non riusciva a capire tutto per via della distanza, ma vederle così affiatate le dava fastidio e non sapeva perché, non c'era niente di male e allora perché le dava fastidio? Che fosse gelosa?. Continuò ad osservare i loro scambi in silenzio, non aveva mai visto Jane così a suo agio con qualcuno che non fosse lei, poi un moto di rabbia le attraverso le ossa quando sua moglie, in un moto giocoso, schizzò con la mano un po' d'acqua verso Anna che sul momento la guardò scioccata per poi scoppiare in una sonora risata. "Detective!!...ah!...lo trovi divertente?" chiese con finto cipiglio, Jane rideva. "Si...Anna, molto! dovresti vedere la tua faccia!!" la donna buttò lo straccio sul bancone e si mise a fare il solletico a Jane che si divincolava divertita. "Allora Detective...lo trovi ancora divertente?" chiese solleticandola ovunque. "Ok...ok...mi arrendo...ok...!!". "Tu che ti arrendi?..." chiese Anna ridendo insieme a Jane. Maura stava bollendo di gelosia, odiava il modo in cui Anna chiamava sua moglie, non ne aveva il diritto, Jane era la sua "detective", ma detestava di più sua moglie, sembrava si fosse dimenticata di lei nella stanza, fece per alzarsi dal divano ma non ci riuscì. Jane la guardò con la coda dell'occhio e si precipitò da lei per aiutarla, ma Maura la respinse stizzita "Posso fare da sola "Detective"!" sottolineò con voce seccata. Jane la guardò stranita, non capendo "Vado a letto, buonanotte a tutti!" disse allontanandosi al passo che il suo pancione le permetteva. Jane rimase di sasso, non capiva che cosa fosse successo, guardò Anna che fece spallucce.

ALL'OMBRA DEI SUOI OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora