capitolo 2

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Mi risveglio poco dopo,mi guardo attorno e noto che sono ancora a casa mia. Non sento rumori a parte lo scricchiolio delle scale e il ticchettio dell'orologio a pendolo. È sera. Come al solito sono sola,mia madre e i miei fratelli torneranno a momenti. Tolgo le cuffiette. Il mio telefono ormai è scarico e quindi lo attacco alla carica. Sono tanti i messaggi accomulati e,naturalmente,nessuno mi cerca,sono solo i gruppi classe.

"Che bello,anche oggi niente cena " esclamo ironica.

X:"da quanto non ceni?" Sento una strana voce dietro di me.

"Oh Jack ciao,no,non ceno da giorni però sto bene."

LJ:"mh.." rimane ad osservarmi,gli sorrido e poi mi dirigo in camera mia. Lui mi segue a ruota incuriosito dal mio comportamento che,ai miei occhi è più che normale. Continua a fissarmi e sembra non trovare una spiegazione ai suoi enigmi. Mi metto a studiare. Ho ke sue punte inesistenti addosso ma non mi mette a disagio.

"Rimarrai a fissarmi fino a domani mattina?"

LJ:"io potrei."

"Lo so che tu potresti ma,non è noioso guardarmi studiare?"

LJ:"come fai a non aver paura di me?"

"Non ho pauta,semplice,non c'è un perchè."

Si avvicina pericolosamente verso di me puntandomi uno dei suoi artigli alla gola.

LJ:"e adesso?" Mi chiede.

"No." Rispondo tranquilla.

Inizia a esercitare una leggera pressione.

LJ:"e ora?"

"cosa vorresti dimostrare in questo modo?"

LJ:"che non sono un tipo di cui ti devi fidare."

Fa togliendo l'artiglio dal mio collo.

"Sarà,io non ho paura e mi fido."

LJ:"sono un mostro,come fai a fidarti?"

"Mi fido e basta,per dare fiducia non c'è bisogno di una giustificazione." Lo vedo che sposta la testa su un lato. Continua a non capire.

"Dove vivi tu?"

LJ:"non ho una casa fissa."

"E dove abiti ora?" Lui si posa su una poltroncina e appena finito di parlare inidca il mio armadio.

"Abuteresti li dentro?"

LJ:"sotto il letto è occupato e nella lavatrice c'è un mio amico."

"Capisco." Riprendo a studiare sempre con lui che mi tiene d'occhio."e quando avrai finito qui,dove andrai?"

LJ:"non lo so..."

"Dovresti avere una casa tua nel periodo in cui decidi in quale casa andare."

LJ:"si..non ci vado spesso,sto troppo solo."

Abbasso lo sguardo e riprendo a studiare per la terza volta.

LJ:"cosa studi?"

"Spagnolo."

LJ:"o santo operatore! Non me ne parlare,io e lo spagnolo siamo una cosa proprio diversa."

Rido alla sua affermazione."ricordi me quando si trattta di geometria."

LJ:"se solo studiassi un po'."

"Vorresti dire che non studio?"

LJ:"collezioni tre."

"A geometria."

LJ:"e inglese."

"Smettila di guardare il mio libretto!"

Lui sorride quando mi innervosisco,lo diverte.

LJ:"ho persino trovato un quaderno ma è serrato."

"Il mio diario."

LJ:"si."

"Smettila di rovistare tra le mie cose." Ancora una volta ride. Chiudo il libro di spagnolo."dovresti uscire,devo cambiarmi."

LJ:"fallo."

"Tu però devi uscire."

LJ:"perchè?"

"Sai esiste una cosa chiamata'differenza di sesso',io sono femmina e ti maschio..*minuto di silenzio*almeno credo."

LJ:"ma ti ho vista nuda molte volte,ora ti vergogni?"

"Cosa!?"

LJ:"ahah,scherzavo sciocca,okay però sbrigati." Scompare così di colpo anche lui. Mi prendo il mio tempo e mi metto il pigiama. Mi poggio sul letto e con molta calma avverto Jack che sono pronta.

"Jack son-" non finisco di parlare che lui compare difronte al letto.

LJ:"bene." Dice solo. Io ho una domana o forse di più da fargli,la curiosità sta prendendo il sopravvento.

"Jack,posso farti alcune domande?"

LJ:"certo."

"Allora,la prima è: come fai a sapere chi sono;come mai non mi hai uccisa quando potevi;perchè ti fidi di me;cosa vorresti fare..."

LJ:"ehy,calma. Calma okay? Okay. Allora,qual'era la prima domanda?"

"Come fai a sapere chi sono?"

LJ:"è da molto che ti osservo Jill,poi?"

"Come mai non mi hai ancora uccisa?"

LJ:"domanda di riserva?"

"Perchè ti fidi di me?"

LJ:"per dare fiducia c'è bisogno di una giustificazione."

"Quelle sono le mie parole!"

LJ:"gne gne,poi?"

"Cosa vorresti fare?"

LJ:"con chi?"

"Con me..."

LJ:"...niente." Rispose dopo un po'.

"okay." Dissi io poi,per rompere quel silenzio imbarazzante. Rimetto il libro nello zaino e mi sistemo nel letto.
Sento il telefono squillare. Jack me lo passa. Rispondo.

#Iniziochiamata

"Pronto?"

M:"tesoro,sono mamma,sto per tornare okay?"

"Si mamma,tranquilla,stavo per addormentarmi."

M:"okay,allora buona notte."

#Finechiamata

Guardo Jack ultimi due istanti ptima di addormentarmi poi,buio.

il demone della scatolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora