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"c'eri, nei giorni neri
Quelli che piove troppo forte per stare in piedi
E fottevamo anche la morte volando leggeri
M'hai chiesto, "Dimmi cosa temi, che cosa credi?"
La mia risposta sei tu"
- Riccardo Zanotti
(Pinguini tattici nucleari; ricordi)

02.10.2022,
Fiamma

«i pinguini tattici nucleari!» Maria annunciò l'ospite della puntata, facendo saltare in piedi prima di tutti Bloom. Si portò le mani alla bocca, sorpresa, sentendo già gli occhi diventare lucida.

«cantate il vostro nuovo singolo, ricordi» Bloom lo sapeva già a memoria, come ogni loro canzone di ogni singolo album.

Erano stati la sua band preferita dal primo momento che li aveva sentiti. Amava la loro arroganza, l'ironia spinta, il loro saper essere seri quando serviva. Amava come riuscivano ad affrontare temi pesanti con una facilità incredibile rendendo anche la guerra un ritornello orecchiabile che canti camminando. Erano cambiati tanto negli anni, eppure non aveva mai smesso di seguirli e sostenerli. Da aspirante cantante, sapeva e cedeva che cambiare fosse normale e, anzi, giusto.

«vedi, ci sono dei ricordi che mi devi» cantò in coro con loro, a squarciagola, ottenendo una risatina di Mattia. Inevitabilmente le lacrime scesero sulle sue guance. Aveva davanti i suoi idoli, e stavano cantando una canzone che lei sentiva tanto vicina a se stessa.

«c'eri nei giorni neri, quelli che piove troppo forte per stare in piedi» aveva pensato a luce non appena aveva sentito quelle parole, non poté fare altrimenti. Lei era stata il suo ombrello nei giorni in cui persino il cielo piangeva con lei.

«bravi!» urlò tra gli applausi e le grida del pubblico.

«Bloom ma che fai piangi?» la prese in giro Maria, e Riccardo, il cantante, la seguì a ruota.

«Maria che ti devo dire» rise fra le lacrime. «la canzone è bellissima, poi loro sono la mia band preferita. Li seguo dalle medie quando ho sentito tetris per la prima volta, sarò stata a tipo 11 concerti, cioè questo è un sogno» si grattò i palmi in ansia.

«la bestemmia di un credente, quando urta il comodino. La preghiera di un agnostico, di fronte al grigio fo un mattino» si avvicinò il microfono alle labbra lui, e con la mano le fece segno di continuare.

«invernale» intonò sorridendo.

«invernale» raggiunsero insieme la nota più alta.

«E scusa se ti dico certe cose
Ma a qualcuno devo dirle» lui l'ascoltò attentamente, concentrato sulla sua voce.

«E l'unico qualcuno che conosco sei tu» sfumò lui, sotto l'applauso del pubblico.

Non le sembrava vero di aver appena cantato con il suo cantante preferito, colui che negli ultimi anni era stato per lei un modello di ispirazione.

«sei davvero brava» le sorrise, poi poco dopo uscirono dallo studio.

«aiuto» si girò sorridente verso il suo amico accanto a lei. «non ci credo cavolo»

«che culo hai» la prese in giro il latinista, abbracciandola.

«se l'è meritato» intervenne Samu, alle sue spalle. Arrossì ripensando all'abbraccio di poco prima.

🂱

«signorina» Maddy entrò in camera appellandola in tono perentorio. «parliamo»

Prese posto davanti a Bloom che, confusa, si tirò su a sedere sul proprio letto. Era entrata scenicamente senza però farle capire niente di quello che voleva.

Flame | samusegretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora