flame: 38

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Epilogo

2 aprile 2023,
Fiamma

Ancora un'altra settimana e senza rendersene conto erano alla terza puntata, il tempo volava via, schizzava sotto le loro mani senza che se ne accorgessero e tutto sarebbe finito in breve. Aveva vinto la gara inediti radio, mentre Samu l'audizione con Irma di Paola. Sembrava andare tutto bene.

Prima manche: Zerbi - cele VS Todarisa. Iniziarono benny e Mattia contro Aaron, per lei i primi erano superlativi, puro fuoco e passione. Rappresentavano ciò che avrebbe voluto essere lei cantando, fiamme.
Infatti vinsero nonostante Aaron fosse a suo volta bravissimo, ma non perse tempo rifacendosi subito nell'esibizione successiva contro Alessio, prendendo punto che sommato a quello che Isobel aveva guadagnato contro Wax, li fece vincere.

Wax era il primo eliminato provvisorio.

Il suo migliore amico era in eliminazione e lei non sapeva come affrontarlo. Erano già uscite quattro persone eppure nessuna di loro era per lei così tanto importante quanto il rosso o quanto il riccio che le stava accarezzando il braccio per consolarla. Eppure non c'era tempo per piangersi addosso, non in quel momento, non quando stava a loro a scendere.

Maddalena perse il guanto di sfida, di nuovo. La faceva arrabbiare quella storia perché per lei erano entrambe sue talenti spettacolari e non sarebbero dovuto essere confrontate così tanto.

«Schieriamo Aaron contro...» Rudy lèsse dal suo quaderno, probabilmente le tattiche a cui avevano pensato. «Bloom.» Annuì, guardando la sua insegnante per sapere cosa cantare.

«Bloom fa il duetto con Samu.» Si strinsero la mano.

Era stata un'idea dei loro professori, dato che erano l'unica coppia nella stessa squadra, perché non sfruttare l' amore che li univa per mettere su un esibizione commovente? Così era nato quel duetto.

Per primo si esibì il biondo, facendole salire l'ansia da quanto era bravo.

«Lo batteremo.» Samu dietro di lei le strinse i fianchi e le lasciò un bacio sul collo, sciogliendole i muscoli con le sue carezze.

Bloom si sedette al pianoforte che un ragazzo della produzione aveva trascinato dentro, fece un sospiro profondo e lanciò uno sguardo al suo ragazzo prima di riportarlo sulle sue dita, posate delicatamente sui tasti bianco-neri. Sul palco c'erano solo loro, nello studio c'erano solo loro, solo il loro amore sotto forma d'arte.

La voce delicata e graffiante al medesimo tempo di Bloom cantava Daylight, con la voce rotta dalle emozioni che stava provando. Sarebbe riuscita ad emozionare anche un sordo.

Samu contemporaneamente ballava sulle note della stessa canzone e anche se il modern non era il suo stile, gli veniva in maniera perfetta. Era capace di smuoverti qualcosa dentro qualsiasi cosa facesse.

Muovere viene dal latino movēre che significa smuovere, mettere in movimento qualcosa ma veniva usato anche in senso artistico-culturale per indicare la capacità di un opera di scaturire sentimenti nel lettore/ascoltatore.

Non si poteva dire che mille emozioni non si stessero muovendo negli stomachi del pubblico e dei giudici, persino i professori della squadra avversaria erano commossi. Era inevitabile difronte a quell'incredibile dichiarazione d'amore, a quella testimonianza di complicità che i due rappresentavano.

Dicendomi che non ci andrò
Telling myself I won't go there

Oh, ma so che non mi importerà
Oh, but I know that I won't care

Flame | samusegretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora