Marty's Grill and Bar
Il professionista siede ancora nella stessa posizione, congelato nel tempo. Ma non gli viene il torcicollo, a mantenere lo sguardo fisso su quella dannata porta? La noia lo sta vincendo, gli ha reso il viso afflosciato, lo ha sciolto e ora gocciola sul bancone. Tenta di tenere le mani occupate giocherellando con il cercapersone, mentre sbuffa ogni tanto. L'interminabile attesa delle sue prede lo divora. Ma la sua serata sta per diventare molto meno noiosa. La lince che lo mangiava con lo sguardo ha preso iniziativa. Percorre con ampie falcate determinate il locale. È longilinea, sinuosa, resa alta dai tacchi pronunciati. Il vestito è sobrio ed elegante, di un profondo e audace verde smeraldo, un abbigliamento fuori dal comune per quel posto, che la fa brillare di luce propria. Si siede con un certo portamento sullo sgabello libero di fianco al professionista. Lui dapprima la ignora, carpito com'è dalla porta – tanto per cambiare – chiusa.
Rimane in silenzio per un po': si aspetta che la noti per magia. Poi, capisce che è solo tempo perso e serve qualcosa che catturi la sua attenzione.
«Wow, non mi aspettavo uomini così eleganti in questo posto.» Osserva, con una punta seduttiva. La mancanza di una risposta la delude tanto da ferirla nell'orgoglio. Decide quindi di provarci con più aggressività. È ossessionata dal conquistarlo proprio come lui lo è dallo scontro con le canaglie.
«Sa, questo è proprio un bel vestito.» Mormora seduttrice, ma in risposta riceve un solo bofonchio. Lui non vuole cedere, ma lei non intende demordere.
«Beh, mi domando cosa faccia nella vita un uomo così a modo come lei.» Sospira, con un pizzico di ironia, risentita per la non-risposta.
«Non è di suo interesse, signorina.»
Il tono avvelenato del professionista, che nemmeno l'ha guardata in viso, la lascia sbalordita.
«Ah, lei è così gelido che inizio a sentir freddo.»
«Già. Forse è il caso di coprirsi.» È seccato e quelle avance non sono altro che una perdita di tempo che lo distoglie dalla sua missione cruciale.
La donna finge di battere bandiera bianca, ma intanto pianifica la prossima mossa. Perché tanto interesse per quell'uomo? Certo, è affascinante, ma abominevole allo stesso tempo.
«Marty, portami due Martini, perfavore»
«Arrivano.»
Il barista, già a conoscenza delle sue intenzioni, la guarda con sospetto e disappunto.
«Ah, io non bevo.» Esclama il professionista, con un'improvvisa rottura del suo silenzio.
«Chi ha detto che erano per lei?» gli domanda la donna, sprezzante e compiaciuta. Si è impantanato nella sua trappola; quel sorriso arguto non mente. Dopo uno sguardo risentito, però, l'altro torna a guardare la porta. Quando i Martini vengono serviti, lei ne fa scivolare uno nella sua direzione. Dopo un'iniziale indifferenza, con titubanza ne stringe lo stelo e lo manda giù senza troppe prediche.
«Ma come, non era quello che non beveva?» lo canzona. «Versane altri due, Marty.»
Il professionista si gira verso di lei, che coglie l'occasione per accoltellare i suoi occhi con un'occhiata dalla forza inspiegabile, in grado di catturarlo all'istante. È ammaliato a sufficienza da far cadere il muro impenetrabile che lo corazza.
«Scusi, posso usare il "tu"?»
Lui annuisce senza troppo interesse, ma in realtà sta lottando per non farsi sciogliere da quello sguardo tanto sensuale. Sono bastati quegli occhioni che vogliono sussurrargli orgasmi a cancellare la valigetta, la porta e tutto il resto.
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How to kill Innocence
ParanormalTRE DESTINI INTRECCIATI NEL DESERTO AMERICANO Stati Uniti, 1980: un sicario silenzioso, all'apparenza un professionista gelido dall'animo calcolatore, viene assoldato da una famiglia mafiosa per un compito abbastanza semplice, trasportare una valige...