Steiner si scusa con Sanderson e corre al telefono, per poi estrarre il cercapersone e comporre in fretta e in furia il numero sul display, diverso dal precedente come al solito.
«Complimenti, non hai menzionato la valigetta. Vedo che ci possiamo fidare di te.»
Annuncia, priva di emozioni, la voce della chiamata precedente.
«Jimmy, sono occupato ora. Ti richiamo stasera, va bene?» risponde Steiner, per non far intendere allo sceriffo, che già sospetta di lui, cosa stia accadendo in realtà.
«Continua così, poi parti appena se ne andranno. Non importa cosa ti diranno, è impossibile che sospettino di te.»
«Va bene, Jimmy, salutami il papà e la mamma. A dopo.»
Attacca subito dopo. Sanderson ha osservato la scena con attenzione tramite lo spiraglio della porta, pronto a individuare qualsiasi cosa che non andasse. Ormai questa sorta di ombroso presentimento nei riguardi di Steiner si è radicato nella sua mente e non vuol proprio lasciarlo andare. Sa che ha omesso qualche dettaglio. Di certo non può aspettarsi quanto sia significativo...
«Mi scusi, era mio nipote Jimmy. Mi ha regalato quest'aggeggio e adesso non mi lascia più in pace.»
«Ah, non sapevo che suo fratello avesse un figlio. Mi ricordavo di una ragazza, in realtà.» Afferma il malpensante, nella speranza che Steiner cada nel tranello.
«No, no. È il figlio di mio cognato, il fratello di Stella.»
«Ah, a proposito, condoglianze. Avevo sentito che fosse venuta a mancare, ma non trovavo opportuno venire a fare visita, sa.» Borbotta per puro obbligo sociale.
«Fa nulla.» Lo liquida Steiner, con un palese fastidio per il suo finto interesse di facciata.
«Permette una domanda? Perché ha staccato subito la chiamata con il 911? La prassi è quella di tenere quanto più possibile al telefono il chiamante. È per motivi di sicurezza, sa.» Incalza di nuovo dopo il breve stallo di prima. Può sembrare che si stia avvicinando alla soluzione del mistero che circonda Steiner, ma l'altro cerca comunque di divincolarsi dalla pressione inquisitoria.
«Ecco, sceriffo, quel criminale che mi ha sparato con la mitragliatrice era ancora da qualche parte in giro, quindi mi sono spostato in un punto con una visuale migliore sull'esterno, tutto qui.»
«Io direi che si vede tutto piuttosto bene anche da dove si trova il telefono.» Continua lo sceriffo, dopo essersi avvicinato alla finestra.
«Ad esempio, riesco a vedere il mio partner, da qui.»
«È molto esposta come posizione, però. Credo se ne sia accorto anche lei.» ReplicaSteiner che a stento riesce a trattenere l'astio spaventato per quell'uomo chesembra aver fatto voto di smascherarlo, il quale, però, imbarazzato, ècostretto ad annuire. Proprio non riesce a trarre in inganno quello che a prima vista non è altro che un campagnolo dal grilletto facile.
Il partner di Sanderson interrompe il loro duello.
«Lou, dobbiamo parlare. È urgente.» Afferma l'uomo, un tipo alto, con le spalle larghe e il viso squadrato indurito dalla preoccupazione. I suoi occhi danzano frenetici dietro lo spesso schermo dei suoi occhiali da vista rettangolari.
«Dimmi, Roth.»
«In privato.» Ribatte il vice, che lancia uno sguardo guardingo a Steiner. La cosa lo manda in apprensione. E se sapessero qualcosa della valigetta? Non appena escono e si allontanano per parlare, sale veloce al piano di sopra. Sollevata la valigetta si accorge della chiazza di sangue sottostante. La getta nell'armadio e, con uno scatto, leva la coperta. La macchia, però, è ancora visibile. Preso dal panico, capovolge con fatica il materasso e corre di nuovo al piano di sotto. Per fortuna, gli agenti stanno ancora parlando e sembra che nessuno l'abbia visto. Ma non importa. La paranoia gli ha corrotto i pensieri ed è ormai convinto che sappiano tutto. Tanto da deformare il labiale dei due, che gli appare come un ghigno malefico e soddisfatto. È solo una visione figlia della sua instabilità mentale, ma è così convincente che sobbalza e si copre gli occhi, lasciando aperta solo una minuscola fessura tra le dita, dalla quale sbuca il suo occhio azzurro spaventato, per continuare a vigilare sulle loro cospirazioni.
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How to kill Innocence
ParanormalTRE DESTINI INTRECCIATI NEL DESERTO AMERICANO Stati Uniti, 1980: un sicario silenzioso, all'apparenza un professionista gelido dall'animo calcolatore, viene assoldato da una famiglia mafiosa per un compito abbastanza semplice, trasportare una valige...