l'impossibilita di reprimere e schiacciare

396 14 4
                                    

..."Ti amo ciù ciù"
Si guardarono qualche secondo dopo che Ciro disse queste parole quasi in un sussurro

Il moro si aspettava una risposta,una qualsiasi risposta,anche di rabbia,una reazione,che però non arrivò
Perciò si rigirò verso la porta aprendola e,nel silenzio della stanza,uscì

Giorgia rimase in silenzio a fissare la porta bianca ormai chiusa

Poi tutte le emozioni represse dall'orgoglio vennero a galla presentandosi con un senso di vuoto allo stomaco che quasi fece paura alla ragazza

In pochi secondi i suoi occhi si inondarono di lacrime

Con il respiro affannoso stava realizzando cosa davvero fosse successo:
Ciro,il suo Ciro,non era più suo,l'aveva lasciata
realizzò che questo non era stato un semplice litigio,che lui tra qualche ora non si sarebbe ripresentato sotto casa sua in cerca di pace,non sarebbe tornato...Niente più baci,carezze e parole d'amore

Niente più scherzi e provocazioni
Niente più sguardi di affinità
Niente più casa al mare
Niente più famiglia e futuro
Niente più muretto sul mare

Tutti questi pensieri le riempirono la mente,tutto ciò che non avrebbe più avuto,ciò che la rendeva veramente felice,ora era svanito nel giro di pochi minuti

Il suo respiro nel pianto si fece sempre più veloce e irregolare a causa dei singhiozzi che le riempivano la bocca

Sbattè violentemente un pugno sul tavolo e poi buttò la testa indietro sulla sedia con lo sguardo sul soffitto mentre cercava di regolarizzare,per quanto possibile,il respiro

Cercava di non pensare,di eliminare dalla mente tutte quelle immagini che le passavano per la testa

Iniziò a fare dei respiri profondi,a ricacciare dentro tutte le sue lacrime,a reprimere ogni suo pensiero e sentimento

Non voleva piangere,non voleva pensare,non voleva credere a quello che era appena successo e tantomeno ne voleva parlare
——
E lo stesso valeva per Ciro,che ora era sul suo SH che correva più di quanto non avesse mai fatto

Arrivò a casa sua in un secondo,e di corsa entrò nella sua stanza,non guardò in faccia a nessuno,neanche si domandò se il fratello fosse tornato

Era incazzato
Incazzato con il mondo
Perché l'aveva fatto nascere nella famiglia sbagliata,o meglio nel contesto sbagliato
Incazzato con il padre che aveva scelto questa vita,seppur lui ci sguazzasse alla meraviglia sentendosi potente
Gli piaceva girare per Napoli essendo temuto e rispettato così da farlo sentire potente
Gli piaceva essere ricoperto di soldi e poter avere tutto quello che voleva

Ma ora non era più così,lui ora voleva Giorgia ma questo mondo non gli permetteva di averla come lui la voleva

Era così pericoloso che gli dava fastidio

Gli dava fastidio anche il fatto che lui fosse preoccupato per lei,perché non ne era abituato
Gli dava fastidio star male perché non poteva averla

Gli davano fastidio le sue emozioni

Per questo si chiuse nel silenzio

Era nella sua stanza con una canna appena girata e già accesa
Fumava e basta
Avrebbe voluto sapere come si potesse fare a spegnere il cervello e le emozioni
Non voleva pensare
Ma non poteva farlo,per questo sdraiato sul suo letto rimase zitto con la tristezza e l'impotenza che gli scorrevano nelle vene insieme alla rabbia
——
Giorgia,con non poca fatica,si era diretta in bagno
Si lavò il viso così da ripulirlo da tutte quelle lacrime che glielo avevano bagnato
Poi decise di lavarsi a pezzi,dato che a causa della ferita non poteva farsi una doccia
Dopodiché si lavò anche i capelli,cercava di impegnarsi in altri modi così da non pensare a quello che era successo poco prima

Il muretto sul mare //Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora