lividi sul cuore

340 15 20
                                    

Il signor Daniele si era riuscito a prendere qualche ora libera per tornare a casa,soprattutto perché Federico lo aveva chiamato per informarlo dello stato d'animo di Giorgia,aveva parlato di quella notte,ma,come promesso,non aveva neanche accennato a ciò che gli aveva rivelato la sorella

L'uomo parcheggiò sotto il palazzo e scese dalla macchina,entrò e sali velocemente le scale,aprì la porta e si guardò intorno cercando la figlia

Erano le 13:00,ma conoscendola poteva ancora star dormendo

Aprì piano la porta della sua camera

Si sorprese non trovandola sul letto

Allora andò fuori al balcone

Appena uscì la vide lì seduta sul divanetto,con una tazza di latte in mano e lo sguardo perso verso avanti

Sembrava non si fosse neanche accorta del padre,non aveva sentito il rumore delle chiavi della porta e dei suoi passi

L'uomo si fermò un attimo a guardarla,lui era lì per lei,ma non sapeva cosa dirle,perché lei stava male per la separazione da Ciro e lui invece ne era felice

Decise di non pensare più

Fece due passi

"Amore"
Disse solo mentre si avvicinava

Giorgia si girò di scatto

Quella parola non la fece pensare a suo padre,ogni volta che sentiva quella parola lei pensava solo a lui,e stava iniziando ad odiare questa cosa,non poteva immaginare quante volte l'avrebbe sentita,o meglio prima non ci faceva caso

Quando capì che era il padre abbozzò un sorriso forzato,e il padre lo ricambiò

Daniele si mise accanto a lei seduto e gli diede un bacio sulla fronte

Ci furono secondi di silenzio poi lei parlò

"Hai il giorno di riposo?"
Chiese tanto per riempire quel silenzio,sapeva il motivo per cui il padre era lì,ma lo voleva evitare

"Più tardi devo tornare,ho qualche ora,lo sai in questo periodo c'è un sacco di gente"
Disse l'uomo rispondendo

"Lo so..."
Affermò lei

Ritornò il silenzio

Giorgia guardava davanti a se e lui guardava lei,provando a pensare a cosa dire

Poi decise di iniziare da una "semplice" domanda

"Come stai?"

Giorgia vece un respiro profondo

"Male"
Rispose lei,decise di non mentire come avrebbe fatto anni fa

"Ma questo già lo sai...hai sentito Federico no?"
Continuò lei,non volendo che il padre facesse finta di non sapere,non sarebbe servito a nulla,anzi dover spiegare la motivazione per cui sta male non l'avrebbe aiutata

"Si,è vero"
Confermò l'uomo

"Stai...meglio di prima però"
Continuò lui sperando in una risposta affermativa

Giorgia si poggiò sullo schienale continuando a guardare avanti,fece un sorso dalla tazza e poi rispose

"No"
Si prese un secondo poi continuò

"Non sto meglio,io...non so come fare a stare meglio"
Parlava lentamente,aveva una voce persa e bassa,né arrabbiata ne triste,solo assente,come se non avesse emozioni,nonostante quello che stesse dicendo fosse pieno di emozioni

"Lui mi ha distrutto...ha distrutto tutto...e non so come andare avanti...perché nonostante lui abbia distrutto tutto-"
Si bloccò un secondo,alzò lo sguardo verso il padre che la ascoltava attento

Il muretto sul mare //Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora