racconti

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Era il giorno seguente all'incontro con Ciro,quella notte qualche lacrima l'aveva versata,vederlo,perfetto bello e affascinante come sempre,non le aveva fatto del bene,anzi,ora gli mancava ancora di più,però era anche arrabbiata con lui,quel suo tipico atteggiamento spavaldo e senza filtri l'aveva odiato,anche se quando stavano insieme le piaceva perché era parte integrante del suo carattere,era parte del suo fascino

Ora era sul suo letto a telefono con Gabriella,aveva appena finito di raccontarle tutto ciò che si erano detti la sera prima

"Vabbè quindi è andata bene comunque,c'è stai andando avanti,non hai pianto non hai detto che lo ami non ti sei buttata tra le sue braccia,stai andando avanti"
Asserì Gabriella dall'altra parte del telefono dopo che Giorgia le aveva raccontato tutto ciò che era successo la sera prima nei minimi particolari

Lei fece un forte sospiro

"No Ga...non è andata bene,non mi sono buttata tra le sue braccia ma ieri sera,quei pochi minuti in cui ho parlato con lui,anche se stavamo litigando diciamo,quei minuti sono stati i più belli in assoluto dal giorno che mi ha lasciata...non sto andando avanti,sono ferma al punto di partenza,infatti appena sono tornata a casa ho pianto perché c'è l'avevo a due passi e non potevo abbracciarlo e non potevo baciarlo"

Gabriella rimase un attimo in silenzio non sapendo cosa rispondere all'amica
"E quindi che vuoi fare? Ci vuoi tornare insieme?"
Chiese confusa la rossa

"No...non sono uno zerbino,sto solo dicendo che tuttora mi fa stare bene solo stare accanto a lui"

"E allora aspetteremo di dimenticarli del tutto,aiutandoci con canne e vodka"
Disse Gabriella con una serietà scherzosa

Giorgia sorrise dall'altra parte del telefono
"Già mi sembra il piano più efficace"
Rispose continuando con un tono scherzoso

"Quindi stasera che fai?"
Chiese la rossa

"Stasera lavoro,ieri ho avuto il riposo"
Spiegò Giorgia

"Vabbè allora ti posso venire a prendere dopo il lavoro e facciamo la serata canne e Vodka"
Propose Gabriella

A primo impatto voleva dire di no,ma sapeva che anche l'amica aveva bisogno di pensare ad altro

"Va bene,allora a dopo,ora devo andare che tra un po' vado a lavoro"
Disse la ragazza dopo che si salutarono chiuse la chiamata sbuffando perché si doveva alzare da quel letto per lei così comodo

Uscì in cucina dove trovò il fratello

"Fede mi accompagni tu a lavoro o vado a piedi ?"
Chiese lei

"Ti accompagno io"
Rispose subito lui

"Grazie,il ritorno non mi serve,dormo da Gabriella,mi passa a prendere lei dopo il lavoro"
Lo informò lei

"Ah okay perfetto"
Il ragazzo nascose la sua felicità nel sapere che la sorella non avrebbe passato la notte sul suo letto a pensare a Ciro,probabilmente piangendo

Giorgia passò accanto al fratello e prese una bottiglia d'acqua e un bicchiere,quando stava per versarsi l'acqua che distratta dalla voce del fratello

"Ho visto che avete parlato ieri"
Affermò Federico,ne voleva parlare già la scorsa sera ma si era trattenuto,ora non ci era riuscito

"Penso l'abbiano visto tutti"
Parlò lei dopo un profondo respiro

"Già,e cosa voleva?"
Chiese il ragazzo con una nota di disprezzo

"Voleva sapere come stavo,gli ho detto che stavo male"
Spiegò la ragazza

Il muretto sul mare //Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora