Libertà

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La mattina seguente si svegliarono abbracciati nella stessa posizione in cui si erano addormentati

Sempre alle 6 dal dottore che doveva fare la medicazione

"Dottò quinn riman m fat iscì ra sto carcr?"
Gli chiese il moro assonnato con aria infastidita

Non gli piaceva essere costretto a letto,soprattutto se quel letto era piccolo e stretto

"Si,oggi pomeriggio ti leviamo i punti,domani mattina ti facciamo uscire,e ti assicuro che il carcere è peggio di questo"
Rispose il dottore scherzoso

Il moro si mise sul volto un ghigno in segno di sfida

"Ij t'assicur c'ò carcr è meglio,almen la t può movr,fidati"
Rispose lui serio guardandolo negli occhi,quasi a volergli far capire che lui ci era stato in carcere

Gli piaceva vedere le facce degli altri spiazzati da quest'ipotesi,che rimaneva tale perché non avevano il coraggio di chiederglielo

Sorrise il moro divertito

Giorgia intanto lo guardava scuotendo la testa

Quando lui lo vide fece una faccia come per chiederle "che ho fatto ?"

Lei continuò a scuotere la testa abbassandola

Il dottore continuò la medicazione in silenzio,cosa che fece divertire ancora di più il moro

Gli piaceva immaginare cosa stesse pensando,cosa si stava domandando

Adorava provocare quella preoccupazione nei volti altrui,a parte quello della ragazza,il suo per lui doveva essere perennemente sereno o sorridente

Quando il dottore uscì Giorgia iniziò a parlare subito

"Glielo dovevi proprio dire?"
Gli chiese lei inclinando la testa

"E ja ciù ciù m fa tropp ridr ch'ella facc"
Iniziò lui creando un'espressione contrariata nella ragazza

"E ja ha sbiancat,parev chiù mort iss ca ij"
Continuò lui ridendo

A quelle parole Giorgia non riuscì a trattenere un sorriso

Alla fine faceva veramente ridere il volto del dottore

"Ven ca ramm nu vas"
Gli disse poi Ciro che ancora non aveva avuto il suo bacio del buongiorno

Lei si avvicinò per concederglielo e concederselo

"Oggi devi fare sempre lo stesso orario ?"
Le chiese poi

"Si,però nun t'agg itt na cos"
Si ricordò lei

"Che cos?"
Chiese subito lui

"Ajer agg chiest alla signor Nunzj nu juorn é ripos p riman"
Iniziò lei facendo drizzare le orecchie al moro

"E c'ha itt?"
Chiese troppo curioso

"M'ha itt é si,nun m'ho aspettav pecchè l'avev pres già o juorn é l'incidente"
Disse lei entusiasta

"Vabbuò ma t l'er ra p forz,chillù post funzion sul graz a te"
Rispose lui ovvio e contento

"E tu c n saj?"
Gli chiese lei stranita

"T so venut a guardà a lavor nu sacc é volt,praticamente tu faj tutt e l'at t provn a seguì,certi giorn manc c riescn,soprattutt chillù scem e Giovann"
Rispose lui

Il muretto sul mare //Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora